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HOUSE OF THE DRAGON – Stagione 2, episodio 5. La recensione

Pubblicato il 16 luglio 2024 di Roberto Recchioni

E siamo punto e a capo.
Dopo un quarto episodio che aveva dato una scossa agli eventi, portando in scena un po’ di azione, con la quinta puntata della seconda stagione di House of the Dragon si torna al muovere pezzi sulla scacchiera e al doversi confrontare con le conseguenze delle mosse fatte in precedenza. Daemon continua a interpretare il doppio ruolo di Amleto e Rapunzel, chiuso nel suo castello a parlare con i fantasmi, Alicent si dibatte con la sua morale mentre lotta contro il patriarcato, Rhaenyra patisce l’inazione mentre lotta contro il patriarcato pure lei, Aemon fa il sorriso inquietante e Criston Cole sta antipatico un poco a tutti.

Non vi scrivo un più dettagliato riassunto degli eventi perché, sinceramente, non saprei farlo, tanto l’episodio è frammentato e discontinuo. Una linea narrativa esiste, sia chiaro, ed è anche “ineluttabile” se vogliamo, ma riguarda lo sviluppo e l’andamento di tutta la stagione nel suo complesso, non di questo episodio, che è poco più di un taglia e cuci di momenti di servizio, utili alla storia, certo, ma che non sono di reale interesse e che, soprattutto, sono anche piuttosto noiosi.

Sembra che io debba citare Shakespeare ogni volta che parlo di HotD (ma è davvero difficile non farlo, essendo la scrittura di questa serie così pesantemente ispirata dal Bardo dell’Avon), ma Shakespeare sapeva di scrivere un teatro popolare e che qualsiasi fosse il tema della sua opera, il pubblico andava conquistato con grandi contenuti, fatto innamorare con personaggi straordinari e poi tenuto attaccato alla narrazione con il ritmo e i colpi di scena. Questa lezione, gli sceneggiatori della seconda stagione di HotD sembrano essersela un po’ scordata e ora paiono pretendere attenzione e amore dalla loro audience in cambio di niente.

Poi, sia chiaro, tenendo conto del terribile materiale originale su cui la serie di Ryan Condal si basa, la cosa strana è che la prima stagione fosse così buona, piuttosto che questa seconda sia più debole, però penso che prendendosi qualche libertà maggiore rispetto al testo originale, si sarebbe potuto fare qualcosa di più coinvolgente.

Detto questo, la serie è sempre bellissima a vedersi, le regie sono sempre sontuose ed eleganti e gli attori fanno del loro meglio con quel poco che hanno a disposizione, ma la noia sta iniziando a soverchiare l’ammirazione estetica, e per la prima volta, ho avuto la tentazione di usare l’avanti veloce per arrivare alla fine di questo estenuante quinto episodio.

Poi, sono sicuro che le prossime puntate saranno fantastiche e che, alla luce di un grande finale, anche questo episodio mi sembrerà necessario, ma per ora non è così.

House of the Dragon è disponibile in Italia su Sky e in streaming solo su NOW.