Visto che mancano ormai solo pochi giorni all’uscita, mercoledì 24, di Deadpool & Wolverine – terzo film di Deadpool e sua prima sortita nell’MCU – un po’ di curiosità sul primo dei due protagonisti della pellicola, il mercenario chiacchierone. Ecco allora 7 cose che forse non sapevate su Deadpool…
Deadpool appare per la prima volta nei fumetti Marvel sulle pagine di The New Mutants 98 (data di copertina, febbraio 1991). A ideare il look e il nome del personaggio, è il disegnatore della testata, Rob Liefeld. Lo sceneggiatore dell’albo, Fabian Nicieza, lo perfeziona aggiungendogli la celebre parlantina.
La testata New Mutants è diventata, sotto la cura Liefeld, X-Force, un albo estremamente popolare a quei tempi. E lo stesso vale per Deadpool, che torna sul numero 2 di X-Force (la testata che prende il posto di The New Mutants) e diventa molto amato dai fan. È solo l’inizio di una carriera che lo renderà uno tra i personaggi più popolari della Casa delle Idee nel nuovo millennio.
Ma chi o cosa si è ispirato Rob Liefeld per la creazione di Deadpool?
Per ideare questo antagonista dei Nuovi Mutanti/X-Force, Liefeld pensa a un mercenario imbottito di armi (dirà in un’intervista che gli piacevano le armi dei Vendicatori/Avengers, come lo scudo di Capitan America e il martello di Thor). La maschera ricorda non a caso quella di Spider-Man, un design efficace e semplice da realizzare, cosa che Liefeld dice ai tempi scherzosamente di invidiare ai colleghi e amici che hanno lavorato alle storie dell’Arrampicamuri, i futuri compagni nell’avventura Image Todd McFarlane ed Erik Larsen.
Quindi un pizzico di Spider-Man, a cui Liefeld aggiunge il carattere badass e il passato tormentato di Wolverine e di Snake Eyes dei G.I. Joe. E quando Nicieza, vendendo la proposta di Liefeld per questo nuovo personaggio, gli fa notare che ricorda Deathstroke, l’antagonista dei Teen Titans in casa DC, i due decidono di scherzarci su. E così se il vero nome di Deathstroke è Slade Wilson, quello di Deadpool sarà Wade Wilson. Una specie di cugino di Deathstroke.
La DC Comics restituirà anni dopo il favore: in Superman/Batman Annual 1 (2006), Joe Kelly ed Ed McGuinness infileranno un doppio di Deathstroke con un look simile a quello di Deadpool.
E ok, ma perché si chiama Deadpool?
Il motivo per cui Deadpool ha adottato quel nome da battaglia è simile a quello spiegato poi nei film. Nell’albo del 1998 Deadpool and Death Annual 1, in cui Deadpool flirta con l’incarnazione marveliana della Morte (non è per lui la prima volta), viene raccontato che ai tempi in cui si è sottoposto agli esperimenti del progetto segreto Arma X (lo stesso programma governativo che ha rivestito di adamantio le ossa di Wolverine), lui e altri poveri disgraziati sembravano destinati a morire. Perciò si scommetteva su chi avrebbe tirato le cuoia prima: una “deadpool”, la lotteria dei morti. Nome poi adottato da Wilson per le sue scorribande.
Quindi no, le piscine non c’entrano.
Il fatto che i fan Marvel trovarono Deadpool un personaggio molto figo generò tutta una serie di sue comparsate in altri fumetti Marvel, anche non legati ai mutanti. La prima miniserie tutta per lui arriva nel ’93, The Circle Chase: la scrive uno dei suoi co-creatori, Fabian Nicieza, e la disegna un appena diciannovenne, ma già lanciatissimo Joe Madureira. A questa prima miniserie da 4 numeri fanno seguito un’altra mini l’anno dopo e, dal 1997, la prima serie regolare di Deadpool.
Tutta la faccenda della rottura della quarta parete, che diventerà una delle caratteristiche del personaggio in qualsiasi media appaia, non è presente dall’inizio. Arriva solo con il numero 28 dell’appena citata serie regolare: quando il sicario Bullseye chiede a Deadpool da quanto tempo i due non si vedono, quest’ultimo risponde che è “dal numero 16” di quel fumetto.
È solo una frase, ma da lì in poi le interazioni con i lettori e la consapevolezza di essere un personaggio di un mondo di fantasia diventano sempre più frequenti, ricalcando quanto successo in precedenza con il personaggio di She-Hulk.
Nell’ultimo trailer di Deadpool & Wolverine si vede Lady Deadpool e s’intravede la sagoma dei Deadpool Corps alle sue spalle. Il concetto alla base dei Deadpool Corps – apparsi per la prima volta nei fumetti su Prelude to Deadpool Corps 1, nel 2010 – è quello di un gruppo di Deadpool provenienti da vari universi paralleli. Qualcosa di simile, in pratica, a quanto visto con gli Spider-Man nei film d’animazione della Sony. Del supergruppo fanno parte l’insicura Lady Deadpool (Wanda Wilson di Terra-3010), Headpool (una testa fluttuante di un Deadpool zombie) e anche il cane Dogpool…
Tra una chiacchiera e l’altra, Deadpool ha ammazzato tutto l’universo Marvel. Più volte. In una serie di pubblicazioni note complessivamente come Deadpool Killogy (da noi, Uccidologia), Deadpool ha fatto fuori chiunque, nell’arco dei capitoli Deadpool Kills the Marvel Universe, Deadpool Killustrated (in cui si industria per finire il lavoro) e Deadpool Kills Deadpool. Perché se hai eliminato tutti gli altri, il problema restano le varie versioni di te stesso in circolazione…
A oggi, Deadpool è apparso in decine e decine di videogiochi. Ma il primo e per il momento unico titolo tutto per lui è uscito nel 2013 per varie console e per PC. Sviluppato da Activision e High Moon Studios, Deadpool era un titolo divertente per tutta la sua componente meta, anche se sempliciotto e poco brillante dal punto di vista della giocabilità.
Per quanto riguarda invece il mondo dell’animazione, le prime apparizioni di Deadpool in versione cartoon risalgono alla serie animata degli X-Men degli anni 90, Insuperabili X-Men, dove Deadpool fa capolino in almeno tre occasioni, a partire dal quarto episodio della prima stagione (“Incontri pericolosi”/”Deadly Reunions”).