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Apple TV+: troppi costi e pochi spettatori, una piattaforma in difficoltà?

Pubblicato il 23 luglio 2024 di Filippo Magnifico

Negli ultimi anni, Apple ha cercato di ritagliarsi uno spazio nel competitivo mondo dello streaming video. Apple TV+, lanciato nel 2019, è stato accolto con grandi aspettative e ha rapidamente ottenuto lodi dalla critica per i suoi contenuti di alta qualità. Tuttavia, una recente analisi fatta da Lucas Shaw di Bloomberg ha evidenziato significative problematiche economiche del servizio.

Eddy Cue, responsabile per i servizi aziendali di Apple, ha chiesto ai dirigenti Zack Van Amburg e Jamie Erlicht di Apple Studio di esercitare un maggiore controllo sulle spese di produzione. Un esempio emblematico è la serie Severance, la cui seconda stagione avrà un costo stimato di 20 milioni di dollari per episodio. Anche se la serie ha ricevuto ottime recensioni, il costo è straordinario considerando l’assenza di spettacolari effetti speciali o la necessita di portare a schermo dei draghi che siano il più realistici possibile (il riferimento è ovviamente a House of the Dragon).

Secondo Shaw, ci sono due prospettive su questo esborso finanziario. Da un lato, è comune che le nuove piattaforme di streaming affrontino eccessi di spesa nei loro primi anni, come accaduto a Netflix e Disney+. D’altra parte, Apple è conosciuta per la sua generosità nei finanziamenti a Hollywood. Con una capitalizzazione di mercato superiore ai 3 trilioni di dollari e profitti annuali di 100 miliardi di dollari, ha le risorse per sostenere spese elevate. Tuttavia, l’azienda afferma che ogni investimento è giustificato.

Ma perché Apple ha investito così tanto nello streaming? Le risposte sono due. In primo luogo, Apple mira a diversificare le sue entrate, espandendosi oltre i dispositivi hardware come iPhone e iPad, sperando che Apple TV+ diventi un servizio redditizio nel tempo. In secondo luogo, Apple utilizza Apple TV+ come strategia di marketing per incrementare le vendite di dispositivi Apple attirando i consumatori con contenuti esclusivi.

Nonostante queste spiegazioni, Apple TV+ non ha raggiunto la popolarità di Netflix e Disney+. Secondo il servizio di monitoraggio degli abbonamenti Antenna, Apple TV+ contava solo 18 milioni di abbonati negli Stati Uniti a gennaio, briciole rispetto ai milioni di abbonati delle piattaforme concorrenti.

ted lasso

A parte Ted Lasso, molte produzioni di Apple TV+ non hanno trovato un’ampia audience, riducendo così la possibilità del servizio di rappresentare un importante strumento di marketing per l’azienda. Tuttavia, l’esempio di Ted Lasso dimostra che il servizio può produrre contenuti di grande impatto culturale.

Il richiamo di Eddy Cue a un maggiore controllo delle spese indica una chiara volontà di contenere i costi e forse di ridisegnare la strategia dell’azienda nello streaming. Resta da vedere come questi cambiamenti influenzeranno la produzione futura e l’espansione della base di abbonati. Solo il tempo dirà se l’azienda riuscirà a consolidare la sua posizione in un mercato altamente competitivo o se dovrà rivedere profondamente la sua strategia.

Fonte: Businessinsider

Tag: Apple TV