Il 19 giugno 2015 arrivava nelle sale cinematografiche statunitensi – in Italia dovemmo attendere fino al 16 settembre – Inside Out, il lungometraggio animato Disney-Pixar capace di rappresentare una vera e propria rivoluzione per il genere. La stessa casa di produzione aveva bisogno di una scossa, dopo anni non brillantissimi dal punto di vista qualitativo, e per tale motivo possiamo considerare Inside Out un ottimo film arrivato al momento giusto. L’idea iniziale è di Pete Docter, già sceneggiatore e regista di alcuni lungometraggi iconici della Pixar come Monsters & Co. e Up, che cominciò a lavorarci – insieme a Meg LeFauve e Josh Cooley – dal 2011; la colonna sonora fu affidata ad un numero uno: Michael Giacchino. Il primo trailer arrivò a fine 2014, mentre la presentazione ufficiale del film avvenne nell’importante palcoscenico del Festival di Cannes.
Complessivamente il primo Inside Out incassò al botteghino 858 milioni di dollari, posizionandosi al ventesimo posto della classifica riguardante il maggior numero di incassi ottenuti da un film di animazione. Il 10 settembre 2022 è stato annunciato lo sviluppo di un secondo capitolo, scritto da Meg LeFauve e diretto da Kelsey Mann, il quale arriverà nelle sale italiane il 19 giugno 2024.
Inside Out si presentò da subito come un film innovativo, in grado di arrivare alle menti e al cuore dei bambini ma anche e soprattutto di chi bambino non lo era più da tempo. Non è, infatti, un’eresia considerare Inside Out un lungometraggio il cui vero target sono gli adulti. Parlare di emozioni umane e di come esse influenzino la nostra quotidianità può essere considerato un argomento interessante, ma a tratti scomodo per un pubblico di bambini. Inside Out rappresenta quasi un’evoluzione di Monsters & Co., il quale anni prima aveva basato l’intera trama sull’emozione della paura. La protagonista della storia è l’undicenne Riley, ma soprattutto le emozioni primarie che albergano nella sua mente: Gioia, Disgusto, Tristezza, Paura e Rabbia; ognuna di loro lavora affinché nella bambina possano nascere dei ricordi capaci di costituirne la memoria, quelli più importanti – chiamati ricordi base – danno invece vita alla sua personalità.
Se inizialmente non è chiaro il ruolo di Tristezza, andando avanti essa si rivelerà essere l’emozione più importante. È proprio merito della tristezza se noi esseri umani mostriamo il nostro lato più nascosto e intimo, permettendo agli altri di vederlo e di confortarci; esattamente come avviene a Riley, la quale grazie a Tristezza riesce ad esprimere totalmente il proprio stato d’animo, lasciandosi poi abbracciare dai suoi genitori, i quali prendono quindi consapevolezza dei sentimenti della loro figlia. Inside Out sottolinea quanto la nostra fragilità rappresenti un segno di autenticità e umanità, in grado di connetterci con il mondo circostante in modo profondo.
Inside Out riscosse un enorme successo di pubblico e critica. Nel 2016 trionfò come miglior film d’animazione ai Golden Globes, ai BAFTA e agli Oscar – in questi ultimi ottenne persino una storica nomination per la miglior sceneggiatura originale –. Dopo anni di attesa il 19 giugno 2024 arriverà nelle sale italiane il secondo capitolo, il quale si candida già ad essere uno dei titoli cinematografici di maggior successo nell’estate 2024. In Inside Out 2 ritroveremo Riley, ma soprattutto le emozioni che abbiamo conosciuto e amato durante il primo film, alle quali se ne aggiungeranno delle nuove. Crescendo la nostra mente si amplia sempre di più, abbracciando molteplici stati d’animo – rispetto a quelli basilari che ci accompagnano dall’infanzia –, sulla carta appare quindi geniale l’idea di portarli tutti sullo schermo. Imbarazzo, Invidia, Noia e Ansia – la più attesa, considerando il momento storico in cui sempre più adolescenti scopre di soffrirne – si uniranno a Gioia, Disgusto, Tristezza, Paura e Rabbia per un’avventura tutta da vivere.
Nella versione italiana a doppiare queste nuove emozioni saranno rispettivamente Federico Cesari, Marta Filippi, Deva Cassel e Pilar Fogliati. Nelle ultime ore il presidente della Pixar Jim Morris ha rivelato che prima di approdare su Disney+ Inside Out 2 resterà nelle sale per almeno 100 giorni (il limite fino a questo momento era stato di circa 90), così da permettere a quanto più pubblico possibile di vivere l’esperienza del film in sala. Morris ha inoltre tracciato la strada per il futuro: lungometraggi al cinema e serie tv (spin-off e non solo) sulla piattaforma streaming. Di Inside Out è stata recentemente annunciata la messa in produzione di una serie tv spin-off, da distribuire direttamente su Disney+. Sempre sulla piattaforma streaming è ovviamente disponibile il primo film, mentre vi ricordiamo che il secondo arriverà al cinema dal 19 giugno 2024.