Alle parole, sono seguiti i fatti.
Fiona Harvey, avvocato scozzese che sostiene di essere stata il modello reale per il personaggio di Martha nella serie Netflix Baby Reindeer, ha intentato una causa contro il gigante dello streaming, chiedendo almeno 170 milioni di dollari di danni per diffamazione, sofferenza emotiva intenzionale, negligenza e violazione del diritto alla propria immagine.
La querela, presentata giovedì presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Centrale della California, afferma che il personaggio “Martha” in Baby Reindeer, interpretato da Jessica Gunning, si basa su Harvey. La serie è accusata di diffondere “brutali menzogne” su Harvey, descrivendola come una stalker condannata due volte e che ha aggredito sessualmente Richard Gadd, il creatore della serie.
Harvey sostiene che questa rappresentazione ha “distrutto” la sua reputazione e la sua vita. In risposta, Netflix ha dichiarato che si difenderà con vigore e sosterrà il diritto di Gadd di raccontare la sua storia.
Nello specifico, la donna chiede:
Questi importi non includono le spese legali.
La serie Baby Reindeer, lanciata a livello mondiale su Netflix l’11 aprile, racconta la storia di Donny Dunn, un alter ego fittizio di Richard Gadd, che passa da barman a comico mentre viene perseguitato da una donna di nome Martha. Nonostante Gadd avesse dichiarato di aver modificato i dettagli identificativi di Martha, gli utenti sul web, principalmente su Reddit e TikTok, hanno rapidamente identificato Fiona Harvey come la vera Martha.
Subito dopo la messa in onda della serie, Harvey è apparsa nello show di Piers Morgan, dove ha negato di aver inviato a Gadd 41.000 email, definendo Baby Reindeer come un’opera esagerata. Nella sua causa, accusa Netflix di non aver verificato la veridicità della storia raccontata da Gadd.
Netflix ha recentemente risolto una causa simile con Linda Fairstein, accettando di donare 1 milione di dollari all’Innocence Project e di aggiungere una clausola di esclusione di responsabilità alla serie When They See Us.
Sarà interessante vedere come si svilupperà questa vicenda legale e quale impatto avrà sulle future pratiche narrative di Netflix e di altri giganti dello streaming.
Fonte: Variety