X-Men ’97, episodio 10: tutti gli easter egg del finale di stagione

Ed eccoci qua. Il 10° e ultimo episodio di questa prima stagione di X-Men ’97 ha chiuso un po’ di discorsi, lasciandone ovviamente aperti degli altri per la stagione 2. Intanto, come fatto nelle scorse settimane, ecco un listone di easter egg, cameo e citazioni varie contenuti nell’episodio 10, con qualche spiegazione annessa. A me, miei fan degli X-Men! Ovviamente, da qui in avanti, spoiler!

SUPER-EROI CON UN SUPER-PROBLEMA (ANZI, DUE)

Una delle cose che sono state più apprezzate di X-Men ’97, anche da chi scrive, è che la serie è davvero calata nel Marvel Universe. Eventi di portata planetaria, come il blackout causato da Magneto o l’Asteroide M che sta per scatenare un inatteso remake dell’estinzione dei dinosauri, destano pertanto l’attenzione di tutti gli altri eroi del pianeta, e la serie continua a mostrarcene a nastro. Esattamente come avrebbe fatto un fumetto Marvel. Vediamo perciò in azione Daredevil (alle prese con degli sciacalli a Manhattan)…

…il Dottor Strange (che è tornato a operare, ma con la magia), la coppia di giustizieri Cloak e Dagger (ricordate la loro serie TV? No? Non vi siete persi nulla)…

…o Iron Man e Capitan America, che stanno difendendo il presidente Kelly (personaggio dei fumetti, visto anche nei primi film degli X-Men). Iron Man ha appropriatamente addosso una delle sue armature degli anni 90 (la Modular Armor di Iron Man #300. Vedi qui). È anche quella che Tony indossa nel suo cartoon personale del ’94 e nei primi e popolarissimi videogiochi Capcom con gli eroi Marvel. Giochi che devono essere piaciuti molto anche agli animatori di questa serie, visto che Ciclope a un certo punto tira fuori la sua super da Marvel vs Capcom 2, incrociando le braccia sul petto…

Ma l’elenco delle facce (e maschere) famose non è finito. Abbiamo anche ben due Pantera Nera (T’Challa, con le Dora Milaje, e suo padre T’Chaka, che qui è ancora vivo),

Psylocke con un gruppo di mutanti di Alpha Flight (i gemelli Northstar e Aurora, Puck) e quella che ha tutta l’aria di essere Cecilia Reyes,

e infine il giapponese Silver Samurai e i russi Dinamo Cremisi, Stella Nera e Omega Red.

BASTION CONTRARIO

Anche le ali metalliche in stile Arcangelo che sfoggia il signor Sebastion Gilberti, alias Bastion, vengono dai fumetti.

BLUE MOON

E quelle strane costruzioni sulla luna? Pure. La luna, nella storia del Marvel Universe, non è mai stata particolarmente disabitata: è stata dimora sia dell’Osservatore che degli Inumani, stabilitisi nella cosiddetta Area Blu del nostro satellite. E infatti gli edifici che vediamo sono tutti illuminati di blu… L’Area Blu della Luna è anche il luogo in cui gli X-Men hanno affrontato la Guardia Imperiale Shi’ar nella saga di Fenice, ed è apparsa anche come livello dei summenzionati picchiaduro Capcom, come potete vedere dal riquadro nella foto qui sopra. E sì, se ve lo state chiedendo, l’Area Blu della Luna ha un’atmosfera respirabile.

PROTOCOLLI MAGNETO

Nei fumetti degli X-Men, i “Protocolli Magneto” erano una serie di satelliti pensati per fermare i poteri di Magnus. Qui sono invece un bel fascicolo, letto il quale il presidente Kelly decide di far parlare i missili. Interessanti i dati che leggiamo sul dossier. Aguzzate l’occhio: si parla dei gruppi guidati da Magneto (compresi gli Accoliti), dei suoi alias Ian M. e Michael F. (cioè gli attori che lo hanno interpretato al cinema, Ian McKellen e Michael Fassbender), della moglie morta e dei suoi figli, Quicksilver e Scarlet Witch. Un altro nome è coperto dal segreto di stato…

…ma noi sappiamo trattarsi di Polaris. E infatti, nell’immagine mentale successiva di Magneto, troviamo i suoi tre figlioletti in barca con Rogue. Un’ultima cosa: i “power ratings” nella scheda di Magneto vi ricordano qualcosa?

Riprendono il retro delle card Marvel negli anni 90 (qui sopra, il retro di una card di Magneto del 1991).

FANTASTICO MORPH

Aggiorniamo il listone delle trasformazioni di Morph con lo pterodattilo umano Sauron e con… Mister Fantastic dei Fantastici Quattro! Resta una domanda: se, come visto nella serie e come ribadito dalla descrizione dei poteri di Morph nella sigla di coda, lui può assumere l’aspetto e i poteri di CHIUNQUE, seppur per breve tempo, perché non si trasforma ogni volta in Silver Surfer? In Thor? Direttamente in GALACTUS?

LA CASSETTA

Cosa vuol dire quel numero sul mangianastri di un’automobile? Ha un qualche significato? Ho cercato tra i fumetti Marvel con data di copertina giugno 1996 e ci ho trovato Uncanny X-Men 333: l’albo con la prima apparizione vera e propria di Bastion.

PETER E MJ

Li avevate riconosciuti? Quei due davanti al negozio di televisori sono Peter Parker e Mary Jane. Non solo: il tipo con la giacca da college dietro di loro, dall’aria torva… sembra proprio Flash Thompson. (Prima che qualcuno faccia il precisino: c’è una E sulla sua giacca perché Flash è il soprannome. Il suo vero nome è Eugene).

I SENTIMENTI DI MORPH

Wolverine resta fuori gioco per tutto il tempo, e Morph si trasforma in Jean Grey per tirarlo su con quel “ti amo”. Ma è davvero solo questo? No. Lo sceneggiatore e show runner di X-Men ’97, Beau DeMayo, ha confermato mesi addietro che Morph sarebbe stato un personaggio “non binario”. Le parole che rivolge a Wolverine, quindi, non sono solo da amico.

EROI M.I.A.

Quando Alfiere raggiunge Forge, sei mesi dopo la scomparsa degli X-Men, vediamo un pannello alle spalle del mutante crea-tutto, con i mutanti di cui si è messo sulle tracce. È una citazione della celeberrima copertina di John Byrne per Uncanny X-Men 141, che all’inizio del 1981 ospitò la prima parte della saga Giorni di un futuro passato. Nelle foto sul pannello si vedono, oltre agli X-Men della squadra, anche Colosso, Dust, Magik, Uomo Ghiaccio, Exodus, Shadowcat e la Regina Bianca, insieme a Scarlet Witch e Quicksilver (entrambi “off world” e quindi non arruolabili da Forge).

CLAN ASCANI E APOCALISSE

Gli X-Men, scopriamo, sono stati spediti ai margini del tempo. Una parte nel remoto futuro (3960 d.C.) in cui incontrano il Clan Askani, un ordine religioso di guerrieri guidato da Madre Askani (Rachel Summers), che si è occupata di crescere il giovane Nathan Summers (il futuro Cable) portato lì da Alfiere. L’altra metà del gruppo è finita invece nel 3000 a.C., dove si imbatte in un giovane guerriero:

si tratta di En Sabah Nur, ovvero di Apocalisse. Nemesi storica degli X-Men, in tutti i sensi, visto che è in giro da 5mila anni. È stato interpretato al cinema da Oscar Isaac in X-Men: Apocalisse (2016) di Bryan Singer. Non è tutto…

IL DESTINO DI GAMBIT

Nei titoli di coda scopriamo infatti che ne sarà di Gambit, quando vediamo un sorridente Apocalisse adulto raccogliere una carta da poker bruciata in quel di Genosha. Questo vuol dire che Gambit tornerà in vita come Cavaliere di Apocalisse. Sappiamo anche quale, grazie alle ultime parole di Apocalisse: Morte. Un ruolo, quello di Morte, toccato nei fumetti Marvel a un sacco di mutanti, da Wolverine ad Angelo… passando per lo stesso Gambit. Remy è diventato un cavaliere di Apocalisse in un ciclo di storie (in cui Gambit sfoggiava un look in negativo, con i capelli bianchi e il volto nero) in cui apparivano anche Polaris, Havok… e Sole Ardente, il mio personaggio Marvel preferito.

Fai quello che devi, Stagione 2 di X-Men ’97. Fai quello che devi.