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Salone Internazionale del libro di Torino: Il recap del panel ‘Dalle parole alle immagini’ di Netflix

Pubblicato il 13 maggio 2024 di Marlen Vazzoler

Al Salone Internazionale del libro di Torino ieri si è tenuto il panel di Netflix “Dalle parole alle immagini” moderato da Mario Calabresi, incentrato su tre prossimi adattamenti sia seriali che cinematografici, in arrivo su Netflix.

Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix, ha spiegato l’importanza degli adattamenti per la piattaforma:

“La trasposizione di un testo in un’opera audiovisiva è per Netflix un elemento strategico molto importante sia a livello globale che a livello italiano, dove per noi il confronto con il romanzo, e con le altre forme di scrittura, è importantissimo. Penso che sia molto bello quando le serie o i film con la loro grande diffusione permettono ai libri di tornare nelle classifiche e a tanti nuovi lettori, potenzialmente di tutto il mondo grazie alla diffusione globale del servizio, di scoprire storie italiane recitate nella nostra lingua e di conoscere nuovi volti e talenti”.

All’evento erano presenti:
Alice Urciuolo (autrice del libro), Donatella Diamanti (sceneggiatrice) e Stefano Mordini (regista) per la serie tv Adorazione;
Viola Ardone (autrice del libro) e Cristina Comencini (regista e sceneggiatrice) per il film Il treno dei bambini;
Daniele Mencarelli (autore del libro e tra gli sceneggiatori della seconda stagione) e Vincenzo Nemolato (attore) per Tutto chiede salvezza.

L’adattamento dal punto di vesta degli autori

Viola Ardone:

“Tradurre e tradire sono la stessa parola perché hanno la stessa etimologia, che significa “consegnare”. È quello che succede quando si consegna un testo nelle mani di una regista e di un gruppo di sceneggiatori che portano questa storia in luoghi che non ha ancora visto. Questo è il senso della duplicità semantica del tradire e del tradurre”.

Alice Urciuolo:

“La mia prima reazione all’adattamento e alla lettura della sceneggiatura (di Adorazione), al di là dell’emozione di vedere trasposta la mia storia sullo schermo, è stata la sorpresa di osservare come altre persone avevano maneggiato e trovato all’interno della storia che ho scritto delle cose che non avevo visto, cose che c’erano già e cose nuove. Quindi io ho ritrovato in realtà molto e però ho visto anche un universo narrativo che si adattava appunto a un nuovo medium per quella storia.”

Daniele Mencarelli:

“Uno può vivere partendo dal presupposto che la letteratura e lo scrittore siano Dio, e quindi che tutto quello che s’avvicina in termini di traduzione, tradimento, allontanamento ed evitamento possa essere in qualche modo a tutti gli effetti un peccato; oppure può vivere quella materia che lo scrittore ha prodotto come una materia plastica che a seconda dei linguaggi prende forme diverse. E questa è una grande occasione per poter parlare a pubblici diversi.”

Il punto di vista della sceneggiatori, registi e interpreti

Donatella Diamanti, sceneggiatrice della serie tv Adorazione:

“Un autore di romanzi ha a disposizione le parole con cui può fare tutto, ha un unico codice, quello linguistico, che però è potentissimo. Uno sceneggiatore invece deve prevedere il fatto che c’è l’elemento visivo, e questo elemento visivo deve diventare inevitabilmente azione. Ma a me piace pensare che a un certo punto tutto ciò che abbiamo aggiunto noi avrebbe potuto scriverlo anche l’autrice del romanzo.”

Prosegue Stefano Mordini, il regista di Adorazione:

“La “scrittura visiva” consiste nel saper interpretare un testo, essere fedele nel fuoco centrale del racconto, trovare il fuoco secondario e viaggiare in quell’intercapedine in modo tale che quelle parole non siano fine a se stesse, ma che continuino a vibrare fino in fondo”.

Cristina Comencini, regista e sceneggiatrice de Il treno dei bambini, ha aggiunto: “Nel romanzo i fatti sono necessariamente presentati uno alla volta. In un’immagine di cinema invece c’è la sintesi, nella stessa immagine ci sono tante cose tutte insieme. Dunque il lavoro dello sceneggiatore è riportare nell’immagine la ricchezza che la letteratura ha in più.”

Infine Vincenzo Nemolato, interprete di Madonnina nella serie Tutto chiede salvezza, ha detto:

“Ogni personaggio ha bisogno di qualcosa, e trattando i personaggi come persone reali per cercare di empatizzare con loro in maniera più autentica, cerco di capire come posso raccontare quella persona. Mi baso sui dati di fatto, e con Madonnina era bellissimo perché apparentemente non ce n’erano. Quindi ho cominciato a immaginarmi Madonnina, a fare amicizia con lui e mi ci sono divertito, ho cominciato a guardarlo nella mia immaginazione che proveniva dal romanzo di Daniele.”

Andreatta ha chiuso così il panel:

“Questo è il nostro futuro. Nei prossimi mesi il pubblico vedrà queste storie. Netflix è come un editore che sceglie le storie, e nello sceglierle pensa a un pubblico che è estremamente vasto ed eterogeneo. Queste storie, queste nuove voci, ognuna di loro porta un tassello a quello che è un racconto dell’Italia, che è un mosaico nuovo, attuale, che va al di là di quello che dell’Italia si racconta, che va al di là degli stereotipi, e questo per noi è fondamentale”.

TikTok Book Awards

In questa prima edizione italiana del premio, nella categoria Adattamento a film o serie tv dell’anno hanno vinti Un’estate dopo l’altra e Tutto chiede salvezza, il cui premio è stato consegnato a Nemolato.

  • Megi Bulla, (BookTok creator dell’anno)
  • Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson (Libro dell’anno)
  • Dammi mille baci di Tillie Cole (Revival dell’anno)
  • Un’estate dopo l’altra di Carley Fortune (Romance dell’anno), Tutto chiede salvezza (Adattamento a Serie TV o Film dell’anno)
  • Mondadori Editore (Casa editrice dell’anno)
  • Felicia Kingsley (Autrice dell’anno)