Tom Bombadil finalmente apparirà in un importante adattamento delle opere di J.R.R. Tolkien. Il personaggio, che appare nel libro La compagnia dell’Anello e salva gli Hobbit in pericolo, debutterà nella seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere.
Avrà il volto di Rory Kinnear (Bill Tanner in James Bond; Penny Dreadful, Black Mirror), come possiamo vedere in queste prime foto dell’attore in costume condivise da Vanity Fair.
Rory Kinnear è Tom Bombadil nella S2 de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power)
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Tom ha debole per delle canzoni senza senso e il suo aspetto è caratterizzato da abiti dai colori vivaci. Parlando del look del personaggio, Kinnear ha dichiarato:
“I suoi stivali sono gialli, la giacca è blu e ha una piuma nel cappello, quindi tutti i punti principali sono stati centrati.”
Ha poi sottolineato l’importanza dell’accento di Tom:
“La cosa importante era capire come avrebbe parlato. Ci sono molti dialetti e accenti diversi in tutta la serie, e volevo che si distinguesse in qualche modo da quelli.
Ma volevo anche scegliere un accento che suonasse antico, che fosse britannico, ma sembrasse la parte più antica della Gran Bretagna”.
Il personaggio è stato tagliato sia nella trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, che nel lungometraggio animato di Ralph Bakshi del 1978.
Il co-showrunner J.D. Payne ha spiegato:
“Se non è stato presente negli adattamenti precedenti, è perché in un certo senso è una sorta di personaggio anti-drammatico. È un personaggio che non ha un programma particolarmente forte. Osserva il dramma, ma resta perlopiù in disparte. Nella Compagnia dell’Anello, i personaggi lo incontrano e si trattengono con lui per un po’, mentre Tom elargisce loro alcune conoscenze”.
Patrick McKay, l’altro co-showrunner, ha aggiunto:
“Conoscenze che tuttavia non sono particolarmente rilevanti per qualsiasi cosa stiano facendo o stiano per fare.”
Ha sottolineato Payne:
“Può essere una forza per il bene, ma è difficile da integrare in modo drammatico perché non ha un programma. Non porta avanti niente e non spinge le persone a raggiungere un fine particolare.”
Nella lettera 153 indirizzata al suo correttore di bozze Tolkien spiega che: “Tom Bombadil non è un personaggio importante per il racconto”, ma che è importante come un “commento”.
La passività e il mistero attorno al personaggio lo hanno reso intrigante agli occhi dei due showrunner. McKay spiega:
“Non ha una chiara funzione drammatica che giustifichi la sua inclusione in un adattamento cinematografico grandioso. È stravagante e magico, quasi al limite del ridicolo. Ma possiede anche la saggezza dei tempi, la musica delle sfere e pozzi emotivi che affondano nella storia antica e nel mito, e la sua concezione e funzione sono legate ai miti scandinavi e legami profondi con le fiabe europee.
Quindi, paradossalmente, è al tempo stesso la cosa più da Signore degli Anelli nel Signore degli Anelli, e anche la prima che taglieresti se dovessi adattarlo come film. Noi, però, abbiamo il vantaggio di una serie televisiva, e quindi troveremo il modo per attingere a questo aspetto.”
Il personaggio è stato il protagonista delle storie inventate per i figli alla fine del 1920, per la sua creazione Tolkien ha preso spunto da una bambola olandese di legno che apparteneva a Michael, il figlio secondogenito.
Chris Smith, direttore editoriale dei titoli tolkieniani, ha spiegato che la sua prima apparizione risale a un racconto intitolato Tom Bombadil presente nella nuova edizione delle Avventure di Tom Bombadil e successivamente nella poesia Le avventure di Tom Bombadil pubblicata nel 1934 su The Oxford Magazine.
Fu inserito come personaggio di supporto ne Il Signore degli Anelli, compare ne La compagnia dell’Anello dove Tom prima salva Frodo, Sam, Merry, e Pipino dalle grinfie del Vecchio Uomo Salice e in seguito da degli spiriti maligni: gli Spettri dei Tumuli. Mentre ne Il ritorno del Re viene menzionato da Gandalf.
Il nome elfico di Tom, Iarwain Ben-adar, significa il più anziano e il senza padre. In La Compagnia dell’Anello si descrive come:
“Il più anziano, ecco chi sono. Ricordate, amici, quel che vi dico: Tom era qui prima del fiume e degli alberi; Tom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda. Egli tracciò i sentieri prima della Gente Alta, e vide arrivare la Gente Piccola. Era qui prima dei Re e delle tombe e degli Spettri dei Tumuli. Quando gli Elfi emigrarono a ovest, Tom era già qui, prima che i mari si curvassero; conobbe l’oscurità sotto le stelle quand’era innocua e senza paura: prima che da Fuori giungesse l’Oscuro Signore”.
Durante il Consiglio convocato da Elrond, Gandalf spiega che Tom non avrebbe mai lasciato la Vecchia Foresta per partecipare. Viene inoltre discussa la possibilità in custodia a Tom l’Unico Anello, ma Gandalf nota come non sarebbe stato la persona adatta, perché se ne sarebbe presto dimenticato e avrebbe potuto buttarlo via.
Tradizionalmente vive nella Valle del Sinuosalice. Nella serie Bombadil ha una seconda casa, alla periferia di una regione chiamata Rhûn. Payne spiega:
“Nella nostra storia, è andato nelle terre di Rhûn, che apprendiamo essere state come un Paradiso, verdi e bellissime, ma ora sono una specie di landa desolata. Tom è andato lì per vedere cosa è successo durante i suoi vari vagabondaggi”.
In questi luoghi Tom incrocerà il cammino dello Straniero, il mago smemorato interpretato da Daniel Weyman scortato dai mezziuomini Nori (Markella Kavenagh) e Poppy (Megan Richards), e gli offrirà una guida giocosa. Ricordiamo che dagli indizi finora emersi alla fine della prima stagione lo Straniero dovrebbe essere in realtà Gandalf.
Aggiunge Payne:
“Quando finalmente incrocia il cammino dello Straniero, si potrebbe dire che il suo desiderio sia quello di cercare di impedire che la distruzione avvenuta lì si diffonda alle sue amate Terre dell’Ovest. Sprona lo Straniero lungo il suo viaggio, consapevole che alla fine questo servirà a proteggere il più vasto mondo naturale a cui tiene. Quindi direi che il nostro Tom Bombadil è leggermente più interventista di quanto si vede nei libri, ma solo per un 5% o 10%”.
La seconda stagione, spiega Payne, è davvero incentrata sui cattivi:
“C’è Sauron, che non si nasconde più dietro le sembianze di Halbrand, il furfante naufrago. Il pubblico sa che è Sauron, quindi ora lo vediamo manovrare mentre manipola [l’elfo oscuro ricoperto di cicatrici] Adar, che è un altro grande cattivo della stagione… In realtà, Tom è una sorta di curiosità all’interno di questa struttura perché, pur essendo più cupo e oscuro, Tom Bombadil canta e pronuncia versi che potrebbero essere filastrocche di poesie per bambini. Quindi, in un certo senso, sfida il cambiamento di tono del resto della stagione ed è un vero e proprio punto di luce in mezzo a un mare altrimenti oscuro”.
Fonte Vanity Fair