Ian Gelder, attore britannico noto per il ruolo di Kevan Lannister nella serie HBO Game of Thrones, ci ha lasciato. La notizia della sua scomparsa, avvenuta all’età di 74 anni, è stata confermata da Ben Daniels, marito di Gelder, che ha condiviso un toccante annuncio su Instagram:
Con il cuore infranto e un dolore immenso, scrivo queste parole per comunicare la perdita del mio amato Ian Gelder, mio marito e compagno di vita. Ian ha lottato contro il cancro al dotto biliare diagnosticato lo scorso dicembre, e ieri è passato via alle 13.07. Ho dedicato ogni istante a prendere cura di lui, ma nessuno di noi poteva prevedere la rapidità con cui tutto si è consumato. Ian è stato il mio punto di riferimento per oltre tre decenni; se non eravamo insieme, ci sentivamo ogni giorno. La sua gentilezza, generosità e amore erano senza pari. Come attore, ha incantato e toccato il cuore di chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare con lui. Non so come farò senza di lui accanto a me. Ha affrontato la sua malattia con coraggio, senza mai cedere all’autocommiserazione. Era straordinario e ci mancherà enormemente. Questa foto risale a Natale, poco dopo averlo portato a casa dall’ospedale. Nonostante le settimane più difficili, la sua gioia e il suo amore risplendevano ancora. Riposa in pace, mio dolce Chianni.
La comunità teatrale e cinematografica ha risposto con una marea di messaggi di cordoglio. Fra i primi a esprimere il proprio dolore, Matt Lanter, Richard E. Grant, Leslie Bibb, e Missi Pyle, che hanno ricordato Gelder non solo come un artista di grande talento, ma come un uomo dal cuore immenso, sempre pronto a offrire amore e sostegno a chi gli stava intorno.
Il ricordo di Gelder va oltre il suo ruolo in Game of Thrones. L’attore, infatti, è stato una figura di spicco nel teatro britannico, portando in scena la sua passione e il suo impegno in ogni ruolo interpretato. Ma è la sua umanità, la gentilezza e la generosità che vengono risaltate dai suoi colleghi, evidenziando quanto la sua perdita sia sentita profondamente a livello personale e professionale.
Fonte: Deadline