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14 anni fa andava in onda il discusso finale di LOST

Pubblicato il 23 maggio 2024 di Gian Marco Novelli

Il 23 maggio 2010 veniva tramesso su FOX Italia – in contemporanea con l’America – l’episodio finale di LOST,  ovvero una delle serie tv di maggior successo di sempre. Nella stagione televisiva 2004 – 2005 il debutto di LOST, insieme a quello di Desperate Housewives e successivamente di Grey’s Anatomy, ha donato una linfa inaspettata all’emittente ABC, attirando inoltre le attenzioni anche di coloro non avvezzi alla narrativa televisiva. Possiamo, infatti, affermare che LOST riprese un po’ quanto fatto da Twin Peaks nel 1990, facendo divenire la trama dello show oggetto di dibattito online sui primi social media; un concetto ulteriormente rafforzato e modernizzato qualche anno dopo da Il trono di spade, il quale può essere considerato il prodotto finale di un processo avente radici molto profonde.

Con LOST il pubblico si sintonizzava ogni settimana per cercare di capire i tanti misteri che aleggiavano sull’isola, dove – a seguito di un incidente aereo – si erano ritrovate un gruppo di persone sconosciute. LOST ha dunque rappresentato un punto di svolta per la televisione e – come per qualsiasi altro show importante – il finale spaccò letteralmente in due gli spettatori. Nonostante siano passati 14 anni, ancora oggi si discute di come gli sceneggiatori abbiano deciso di concludere la serie.

Un finale alquanto divisivo

LOST è una serie che ha fatto dei misteri e degli enigmi i suoi punti di forza, il finale però rappresenta una delle cose più chiare e lineari dell’intero show. L’ultima stagione si costruisce tutta intorno alla contrapposizione tra bene e male, rispettivamente incarnati dalle figure di Jacob (Mark Pellegrino) e L’uomo in Nero (Titus Welliver), quest’ultimo fortemente deciso a distruggere l’isola così da poter essere finalmente libero; contemporaneamente la stagione utilizzerà i flash-sideways, un espediente narrativo nato per mostrare una realtà alternativa in cui l’aereo dei protagonisti non è mai realmente precipitato. L’ultimo episodio di LOST unisce però le due realtà, dando vita ad una conclusione inaspettata e decisamente spirituale, intenta a richiamare quello scontro tra scienza e fede portato in scena fin dall’inizio da Jack Shephard (Matthew Fox) e John Locke (Terry O’Quinn).

Nei minuti finali dell’episodio scopriamo che quella realtà alternativa costituisce un luogo atto a far rincontrare tutti i protagonisti una volta morti (chi nell’isola – come mostrato dalla serie – e chi altrove), prima di farli definitivamente trapassare nell’aldilà. Quella di LOST è una conclusione molto forte a livello emotivo, ma sono in parecchi ancora oggi ad avere dei dubbi su di essa, soprattutto in riferimento alle non risposte date ad alcuni importanti enigmi, lasciati volutamente aperti da Damon Lindelof e dagli altri sceneggiatori. A distanza di 14 anni, c’è ancora chi afferma che i protagonisti fossero tutti morti durante lo schianto dell’aereo, ma la serie e gli stessi sceneggiatori hanno più volte rigettato tale ipotesi. Il finale di LOST può piacere o non piacere, ma ostinarsi con inutili convinzioni non rende giustizia alla grandezza della serie.

Ci sarà mai un revival? No, e forse è meglio così

Subito dopo LOST (ed in parte anche durante la sua stessa messa in onda) si sono susseguiti molti titoli simili, i quali hanno provato in tutti i modi a replicarne il successo. Ovviamente, però, di LOST ne esiste uno solo ed il pubblico ha sempre risposto negativamente a serie aventi strutture analoghe. Per anni si è discusso di ipotetici spin-off e sequel, ma alla fine non se ne è mai fatto nulla; il rischio di andare a toccare un’opera del genere risulta ancora oggi altissimo e probabilmente nessun network o sceneggiatore se l’è mai realmente sentita. Durante la promozione di Fallout – avvenuta proprio nelle scorse settimane – è stato chiesto a Michael Emerson (interprete di Ben) come vedrebbe un revival della serie e la sua risposta è stata sorprendente:

Personalmente sono soddisfatto del finale. Però penso che, come qualsiasi altra proprietà intellettuale, potrebbe essere sviluppata da qualcuno che magari potrebbe dargli una nuova spinta… magari con un pre-Lost, un post-Lost se non addirittura una storia ambientata in un universo adiacente al nostro. Dovrebbe basarsi su un’idea del tutto nuova realizzata da nuovi scrittori. Non riesco neanche a immaginare i creatori di Lost che vengono riattirati a scrivere una cosa come questa. Inoltre, non so neanche quali attori della serie originale riusciresti a riavere, penso davvero pochi. Ma potrebbe essere interessante anche per vedere chi accetterebbe la sfida di mettersi in gioco con una serie collegata a una produzione che ha davvero catturato l’attenzione di così tante persone in maniera così forte. Sicuramente sarebbe un compito che incuterebbe un certo timore, anche a livelli di decisioni prese da uno studio. Ma come si suol dire, mai dire mai!

All’attore non dispiacerebbe dunque un revival o un prequel, ma allo stesso tempo è ben conscio dei rischi e delle difficoltà. Per il ventesimo anniversario di LOST, che sarà il 22 settembre 2024, si sta però preparando un documentario speciale, denominato Getting Lost. La premessa di quest’ultimo è quella di analizzare l’impatto avuto dalla serie sui fan e sulla stessa televisione, la quale – è bene ricordarlo – non è stata più la stessa. Nel documentario saranno presenti anche alcuni componenti del cast come Evangeline Lilly, Josh Holloway e Maggie Grace.

Se questo articolo vi ha fatto venir voglia di rivedere LOST, vi ricordiamo che tutte le sei stagioni sono disponibili su Disney+.

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