O.J. Simpson, ex campione di football e attore, è morto. Aveva 76 anni ed era malato di cancro. La famiglia ha confermato la notizia tramite un comunicato sul suo account ufficiale X, chiedendo rispetto e privacy in questo momento di dolore.
On April 10th, our father, Orenthal James Simpson, succumbed to his battle with cancer.
He was surrounded by his children and grandchildren.
During this time of transition, his family asks that you please respect their wishes for privacy and grace.
-The Simpson Family
— O.J. Simpson (@TheRealOJ32) April 11, 2024
Nato a San Francisco, il 9 luglio 1947, Simpson aveva raggiunto la fama nel mondo del football americano, vincendo il prestigioso Heisman Trophy e stabilendo record con i San Francisco 49ers e i Buffalo Bills. La sua carriera cinematografica iniziò ancor prima di lasciare lo sport, partecipando a produzioni come The Klansman e la miniserie Roots, e successivamente recitando nella saga Una Pallottola Spuntata.
Tuttavia, la sua vita fu segnata da eventi tragici. Nel 1994, l’ex-moglie Nicole Brown Simpson e il suo amico Ronald Goldman furono brutalmente assassinati. Simpson fu accusato dei delitti, e il successivo processo divenne uno dei più mediatici e controversi della storia americana, terminando con la sua assoluzione (una vicenda raccontata nella prima stagione di American Crime Story). Nonostante ciò, fu successivamente condannato in sede civile per responsabilità nella morte di Goldman e per aggressione nei confronti dell’ex-moglie, con un risarcimento milionario alle famiglie delle vittime.
Oltre alle vicende giudiziarie, Simpson affrontò ulteriori problemi legali, culminati in una condanna per rapina, sequestro di persona e altre accuse legate a un evento di memorabilia sportiva a Las Vegas, che gli costò quasi nove anni di carcere fino al rilascio nel 2017.
La sua scomparsa chiude un capitolo controverso di storia americana, lasciando dietro di sé discussioni sul sistema giudiziario, la fama e le sue conseguenze.
Fonte: Variety