Eleanor Coppola, figura emblematica nel mondo del cinema documentario e testimone straordinaria dei dietro le quinte di una delle produzioni più tumultuose della storia del cinema, Apocalypse Now, è morta a 87 anni nella sua casa a Rutherford, in California. La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla famiglia Coppola tramite un comunicato all’Associated Press. La sua partenza segna la fine di un’epoca per il cinema, lasciandoci in eredità un patrimonio di opere che continuano a ispirare cineasti e appassionati del cinema documentario.
Eleanor Coppola entrò nell’orbita della regia quasi per caso, armata di una videocamera durante le lunghe e travagliate riprese di Apocalypse Now nelle Filippine – un progetto che si trasformò in un epico viaggio nel cuore delle tenebre della produzione cinematografica. La sua capacità di catturare momenti di crisi, di tensione, ma anche di creatività e genio, trasformò quel materiale in Viaggio all’inferno (Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse), un documentario che ha vinto un Emmy, diventando pietra miliare del genere.
Oltre alla sua celebre incursione nel mondo del documentario, Eleanor Coppola ha anche esplorato la regia di lungometraggi narrativi. Il suo debutto, Parigi può attendere, presentato al Toronto International Film Festival nel 2016, e il successivo Love Is Love Is Love, hanno dimostrato la sua versatilità e la sua passione per raccontare storie che si collegano profondamente con l’esperienza umana.
Nata Eleanor Neil a Los Angeles nel 1936, la sua vita si è intrecciata con quella di Francis Ford Coppola in un legame di amore e creatività, testimoniato dalla loro proficua collaborazione sia in campo personale che professionale. La loro unione ha generato non solo capolavori cinematografici, ma anche una discendenza di cineasti, con Sofia e Roman Coppola che continuano il legame della famiglia con il mondo del cinema.
Eleanor Coppola, attraverso il suo lavoro, ha offerto uno sguardo unico sulle sfide e le gioie della creazione artistica. La sua eredità sopravvive non solo nei suoi film, ma nel ricordo di chi ha condiviso il suo viaggio e nella prospettiva che ha fornito sul processo creativo, rendendola una figura indimenticabile nel panorama cinematografico mondiale.
Fonte: Variety