Se siete stati ragazzini nei primi anni 90, ricorderete gli “Eroi del wrestling” venduti da Gig. Una serie di pupazzetti dalle proporzioni caricaturali, popolarissimi durante quel primo grande boom della WWF (oggi WWE) presso i giovani fan di Ultimate Warrior, Hulk Hogan o i Legion of Doom. Nel terzo assortimento di quelle figure prodotte da Hasbro, nel 1992, c’è anche il biondo Texas Tornado: con una fascia bianca tra i capelli e le braccia che si aprono per eseguire il suo “Texas Twister”. Meno di un anno dopo, nel febbraio del ’93, Kerry Von Erich, meglio noto come Texas Tornado, si suicida. E il suo è solo uno dei tantissimi lutti che hanno colpito questa famiglia di wrestler, i Von Erich, la cui storia è stata raccontata nel film The Warrior – The Iron Claw, con Zac Efron.
“La maledizione dei Von Erich”. È così che la stampa USA chiama sin dagli anni Novanta la serie di morti che ha funestato la famiglia Von Erich, portandosi via quasi tutti i suoi figli nel volgere di pochi anni. Una storia narrata nel film The Warrior – The Iron Claw, scritto e diretto da Sean Durkin (The Nest – L’inganno), in cui Zac Efron veste i panni dell’unico rimasto dei Von Erich, Kevin. Il film, nelle sale USA dal 22 dicembre, è stato accolto molto bene dalla critica statunitense e arriverà da noi l’1 febbraio.
Quello dei Von Erich, innanzitutto, è un nome d’arte. Più precisamente, un nome da villain nazista, visto che il patriarca della famiglia, Jack Adkisson, era un vecchio wrestler texano classe ’29 che negli anni 60 aveva scelto come ring name “Fritz Von Erich” per fare l’heel, il cattivo: insieme al canadese Walter Sieber, formava i malvagi fratelli “tedeschi” Von Erich. Come nelle famiglie del circo, anche in quelle del wrestling i figli tendono a seguire le orme dei padri, e lo stesso vale per i figli di Jack/Fritz. Cinque di loro, però, moriranno ancora giovanissimi.
La sorte inizia ad accanirsi contro questa famiglia già con il primo figlio, Jack Jr: nel 1959, all’età di sei anni, rimane folgorato da un cavo elettrico scoperto, cade in una pozza e affoga. Prima di rititarsi, a inizio anni 80, e occuparsi unicamente della gestione della sua promotion texana, la World Class Championship Wrestling, Fritz Von Erich continua intanto a viaggiare da un ring all’altro per il suo lavoro. Va spesso anche in Giappone, alla All Japan Pro Wrestling, dove ha aiutato a ricostruire la scena del puroresu (il wrestling nipponico), affrontando con la sua mossa più celebre, la “Iron Claw”, una presa al volto fatta con la sua manona, Antonio Inoki e Giant Baba. In un numero di Tiger Mask, il manga dell’Uomo Tigre, proprio Baba cita “Iron Claw Fritz Von Erich” come uno dei wrestler americani più forti, insieme a Bruno Sammartino e Gene Kiniski.
Tutti gli altri cinque figli di Jack/Fritz diventano dei wrestler, e proprio in Giappone muore David, il terzogenito, soprannominato “La rosa gialla del Texas”. Nel 1984 si trovava a Tokyo per una tournée con la All Japan Pro Wrestling quando venne trovato morto nella sua stanza. Aveva solo 25 anni.
La causa ufficiale del decesso fu enterite, ma si parlò di un abuso di antidolorifici. Nel film The Warrior – The Iron Claw, David è interpretato da Harris Dickinson. Nella pellicola appaiono anche altri wrestler famosi dell’epoca, come Bruiser Brody e Ric Flair. Secondo l’autobiografia di quest’ultimo, fu proprio Bruiser Body a nascondere gli antidolorifici trovati nella stanza di David, di cui era molto amico. Anche a Bruiser Brody, al secolo Frank Donald Goodish, non restava per la cronaca molto da vivere: sarebbe morto nell’88, dopo esser stato accoltellato in uno spogliatoio da un collega.
Il più famoso dei figli di Von Erich era il quarto, Kerry, il Texas Tornado di cui parlavamo all’inizio (che in The Warrior – The Iron Claw ha il volto di Jeremy Allen White, il Carmy di The Bear). Noto in precedenza anche come “The Modern Day Warrior”, Texas Tornado toccò l’apice della sua popolarità quando affrontò insieme a Ultimate Warrior e i Legion of Doom il Perfect Team (Mr. Perfect con i tre Demolion, Ax, Crush e Smash), in uno dei match 4-contro-4 a Survivor Series ’90. Altrettanto celebri le sue sfide con Mr. Perfect per il titolo di Campione Intercontinentale in quegli anni. Un super-eroe in carne e ossa in mezzo ad altri coloratissimi eroi del ring.
Quello che i fan non sapevano è che Kerry aveva perso un piede, amputatogli dopo un brutto incidente in moto, nel 1986. E da allora saliva sul ring con una protesi: era un segreto noto solo ai suoi colleghi. Ma l’incidente l’aveva fatto precipitare in un tunnel di antidolorifici e droghe, per le quali viene arrestato una prima volta. Quando lo fermano la seconda volta per il possesso di sostanze, nel ’93, Kerry sa che avendo violato i termini della messa alla prova, lo aspetta un lungo periodo in carcere. Si spara un colpo di calibro .44 al cuore nel ranch del padre. Aveva 33 anni, e il suo fu il terzo suicidio in casa Von Erich.
Prima di lui, anche i fratelli Mike e Chris si erano infatti tolti la vita, schiacciati dal peso del loro nome d’arte e dall’impossibilità di diventare delle star. Mike non era stato in grado di tornare a lottare dopo un infortunio e la scoperta di una rara malattia, e nell’87 si era suicidato con un’overdose di tranquillanti, a 23 anni. Chris era depresso da tempo per la morte del fratello Mike e per un problema alle ossa che le rendeva molto fragili, impedendogli di portare avanti la carriera tra le corde che ci si aspettava da un Von Erich. A 21 anni si era ucciso con un colpo di pistola.
Solo uno dei sei fratelli Von Erich è rimasto in vita, Kevin. È stato pure lui per qualche mese in WWF, nel ’91, poi è andato in Messico per lottare in lucha libre, e a 60 anni, nel 2017, è tornato sul ring per un match tra vecchie glorie. Negli USA quando si parla della “maledizione dei Von Erich”, che ha tormentato suo padre fino all’ultimo giorno – Fritz/Jack se n’è andato nel ’97, dopo aver sepolto cinque dei suoi sei figli – si punta quasi sempre il dito contro i metodi educativi del patriarca e la pressione del business di famiglia. Ma nonostante ciò, anche Kevin ha trasmesso il mestiere ai figli: Marshall e Ross Von Erich, un tag team che proprio qualche giorno fa, a dicembre, ha debuttato nella All Elite Wrestling, una delle principali leghe di wrestling d’America dopo la WWE. Una terza generazione completata dalla cugina, Lacey Von Erich, figlia di Kerry e famosa per gli anni trascorsi in TNA.
Ospiti del podcast di Chris Jericho, Talk is Jericho, i due fratelli hanno parlato a fine dicembre del film con Efron e del peso del loro nome, un’eredità per loro molto importante e che ha un grande seguito in Paesi come il Giappone. Un cognome da finti cattivi nazi degli anni 60, scelto dal nonno con la sua manona dalla presa di ferro, che i due continuano a usare con orgoglio.