Trailer serie animata The Doc(Manhattan) is in
Ieri sera è stato diffuso sui social di Netflix il nuovo trailer di Masters of the Universe Revolution, serie animata dei MOTU in arrivo su Netflix il 25 di questo mese, che funge da seguito alla precedente Masters of the Universe: Revelation del 2021, e che è realizzata dagli stessi autori (capeggiati da Kevin Smith). Bene, quei due minuti tondi di trailer sono bastati per infilarci tanti nuovi personaggi per lo show, pescati dai giocattoli vintage, dalla vecchia serie animata degli anni 80 e più in generale dalla lore ormai quarantennale dei Masters. E anche un nuovo completino per He-Man…
Pronti via, e King Randor ci lascia. Il che significa che ora Adam sarà il nuovo re, e dovrà decidere, come gli ha detto il padre, se regnare come il biondo principe magrolino che è o come He-Man. Detta così, non sembra in effetti una scelta difficile.
Subito dopo vediamo il nuovo Skeletor, che in Masters of the Universe: Revolution appare da principio come un cyborg. Alla fine della serie precedente è stato infatti assimilato dalla Scheda Madre, una tecnologia al cui culto si erano votati, in sua assenza, Tri-Klops, Trap Jaw e altri suoi ex sgherri.
Il tizio di spalle che viene “assimilato” pure lui dai cavi che escono dal braccio a forma di testa di caprone di Skeletor (che fa le veci del suo tipico scettro) è quella vecchia sagoma di Two-Bad.
La fine della serie precedente aveva preannunciato l’arrivo dell’Orda Infernale di Hordak, ed eccola qui. I suoi scagnozzi sono Leech, Grizzlor e Mantenna. “Chi domina la tecnologia, domina l’universo”, dice Hordak, che è un po’ come “Chi controlla i rimbalzi, controlla la partita”. Fatto sta che in una sequenza in stile 300, spedisce Skeletor giù per un dirupo. Quello non ha fatto neanche a tempo ad atteggiarsi con la corona da re, che già lo trattano così. Il solito, povero Skelly.
Questo fermo immagine, che ci ricorda che ora nel cast originale c’è anche William Shatner, ci mostra del resto un Castello di Grayskull già customizzato dai suoi nuovi inquilini dell’Orda. Che tamarri, possiamo dirlo?
Questa donna rettile verdolina ha una luuuuunga storia alle spalle. La primissima versione giocattolo di Teela aveva quel copricapo da cobra perché era il frutto della fusione di quelli che avrebbero dovuto essere inizialmente due personaggi diversi: una donna guerriera e Sorceress, una maga legata al culto dei rettili, diversa da quella vista in seguito nel cartoon degli anni 80.
Quella prima Sorceress fece comunque a tempo ad apparire nei primissimi minicomic, i fumettini allegati alle action figure dei Masters, e lì venne mostrata con la pelle completamente verde. Quel personaggio, che in seguito per distinguerlo dall’altra Sorceress con le ali verrà chiamato nella lore dei Masters Goddess, è poi stato proposto in anni più recenti in varie action figure. Nella foto qui sopra, una variant verdolina di Teela per la linea Masters of the Universe Origins.
Il tizio coi baffi accanto al pompiere Snout Spout, impegnato a rispondere al fuoco di Mantenna e dei robot dell’Orda, è Rio Blast. Un personaggio in stile western lanciato da Mattel nello stesso periodo in cui debuttava il suo BraveStarr. Finora non era mai apparso in una serie animata dei MOTU (no, “Colonel Blast” nella serie vintage di She-Ra non vale: erano due personaggi simili nati dalla stessa idea).
Vediamo poi in azione il drago Granamyr, che è nato nella vecchia serie animata Filmation, e Gwildor, che è uno dei personaggi del film live action del 1987, noto da noi come I dominatori dell’universo, con Dolph Lundgren.
Infine, non solo He-Man, ma anche Skeletor presentano dei nuovi look regali, per venderne ovviamente altri pupazzetti sottolineare meglio le responsabilità del nuovo re e la sua nemesi travolta dall’hubris. Prego notare che il nuovo simbolo sulla corazza di He-Man ricorda molto quello visto nella serie CGI di Netflix. Il costume di Skeletor ricorda invece vagamente, almeno per le parti dorate, una famigerata figure di Skeletor nota come “Disco Skeletor”…
Tutto il resto, lo scopriremo il 25 gennaio.