Secondo un reportage di Axios, Warner Bros. Discovery e Paramount Global hanno cominciato a parlare di una potenziale fusione. Secondo il sito Bob Bakish, CEO di Paramount Global e David Zaslav, il capo di Warner Bros Discovery, si sono incontrati presso la sede della Paramount a Times Square, a New York.
L’incontro è stato confermato da molteplici fonti, tra cui Matt Belloni:
Confirmed meeting ⬇️⬇️ https://t.co/s0u7EyDBr3
— Matthew Belloni (@MattBelloni) December 20, 2023
Zaslav ha anche parlato a Shari Redstone, amministratore delegato dell’azionista di controllo della Paramount, la National Amusements Inc.. Secondo la fonte di Deadline:
“[Redstone] sta facendo un giro di incontri per vedere cosa potrebbe ottenere se decidesse di vendere la società o parte.”
Warner Discovery non potrà effettuare transazioni fino all’8 aprile 2024, per via del periodo di blocco di due anni iniziato dopo la fusione tra WarnerMedia e Discovery. Il blocco è stato concordato come parte dell’accordo Warner-Discovery, che è stato eseguito attraverso una Reverse Morris Trust, che conferisce alcuni vantaggi fiscali. Permetterebbe così a WBD di esplorare un altro accordo.
Il mese scorso Zaslav ha dichiarato agli investitori che le misure per la riduzione dei costi e del debito dell’azienda, hanno messo la compagnia in una condizione tale che gli permetterebbe di allocare più capitale verso le opportunità di crescita.
Alla fine del terzo trimestre, Paramount Global ha registrato un debito a lungo termine di $15,6 miliardi, quello di WBD ammonta a $43,5 miliardi. Ma in termini di valore di mercato, mercoledì il valore di mercato della WBD si aggirava intorno ai $29 miliardi, mentre quello della Paramount superava di poco i $10 miliardi, quindi un’eventuale fusione non sarebbe alla pari tra i due studio.
All’inizio del mese, le azioni dell’azienda sono balzate del 12% in seguito a una notizia riportata da Puck, secondo la quale David Ellison CEO di Skydance Media e RedBird Capital Partners hanno sondato la possibilità di acquisire una partecipazione di controllo di NAI (il che ha gonfiato il prezzo delle azioni di Paramount), mentre si è parlato anche di una fusione Apple/Paramount.
La Paramount è sottoposta a un enorme pressione in quanto alle prese con una montagna di debiti, per trovare un partner strategico o un acquirente. All’inizio di quest’anno NAI ha raggiunto un accordo con i creditori per ristrutturare parte del suo debito, negli ultimi mesi Paramount ha venduto la casa editrice Simon & Schuster alla società di investimenti KKR per $1,62 miliardi e la sua quota di maggioranza in Bellator alla Professional Fighters League per una somma imprecisata.
Recentemente Bloomberg ha riferito che Paramount ha discusso la potenziale vendita di BET Media, che comprende le reti via cavo BET e VH1 e le attività di studio e streaming. Tra i potenziali acquirenti figurano Byron Allen e un gruppo di investitori guidato dall’amministratore delegato di BET Scott Mills e dal dirigente finanziario Shinh Chu di CC Capital Partners. A marzo Paramount aveva esplorato la vendita di BET, ma si era tirata indietro dopo aver stabilito che le offerte erano troppo basse.
Martedì il magnate dei media Byron Allen, fondatore e amministratore delegato di Allen Media Group, ha inviato un’e-mail ai dirigenti e al consiglio di amministrazione di Paramount Global, offrendo 3,5 miliardi di dollari per BET Media Group, che comprende il canale via cavo BET, VH1, BET Studios e il servizio di streaming BET+.
Un aumento di $2,7 miliardi rispetto alla precedente offerta di Allen all’inizio del 2023. Nell’e-mail inviata ai vertici di Paramount, Allen ha scritto:
“State perseguendo una vendita interna a un prezzo inferiore a quello di mercato con il management che non garantirà il prezzo più alto per gli azionisti. Riteniamo che sarebbe una grave violazione del dovere fiduciario da parte del team di gestione e del consiglio di amministrazione di Paramount Global se BET venisse venduta a un prezzo inferiore a quello massimo, in particolare per fornire un accordo di favore a un insider a spese degli azionisti pubblici”.
Hanno discusso come le aziende potrebbero completarsi a vicenda. Ad esempio, i principali servizi di streaming di ciascuna società – Paramount+ e Max – potrebbero fondersi per rivaleggiare meglio contro Netflix e Disney+.
Non è chiaro se WBD acquisterà Paramount Global o la sua società madre, National Amusements Inc. (NAI), ma una fonte che conosce la situazione afferma che entrambe le opzioni sono sul tavolo.
Si dice che WBD abbia assunto dei banchieri per esplorare l’affare.
Una fusione WBD-Paramount Global dovrebbe anche unire le loro attività televisive:
WBD potrebbe utilizzare la propria presenza distributiva internazionale per potenziare i franchise di Paramount, mentre le risorse per la programmazione per bambini di Paramount potrebbero essere essenziali per le ambizioni di streaming a lungo termine di WBD.