La giuria ha giudicato l’attore Jonathan Majors colpevole di aggressione di terzo grado e di molestie. È stato dichiarato non colpevole di aggressione intenzionale di terzo grado e non colpevole di molestie aggravate di secondo grado.
Il verdetto è stato raggiunto da una giuria di sei persone dopo circa quattro ore di deliberazione suddivise nell’arco di tre giorni. La sentenza è fissata per il 6 febbraio. Le accuse prevedono una pena fino a un anno di carcere.
In una dichiarazione rilasciata dopo il verdetto, Ross Kramer, avvocato di Grace Jabbari, si è detto “gratificato” dal verdetto di colpevolezza e spera che sia di ispirazione per altre vittime di aggressioni:
“Siamo lieti che il verdetto di colpevolezza di oggi abbia reso giustizia. La signora Jabbari ha testimoniato pubblicamente e sinceramente, anche se rivivere questi eventi traumatici sul banco dei testimoni è stato ovviamente doloroso. Siamo grati ai giurati e al giudice per la loro attenzione e pazienza, e all’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan per il duro lavoro e il sostegno.
La determinazione della signora Jabbari nel portare avanti questo caso fino alla fine dimostra la sua enorme forza e resilienza. Purtroppo, per ogni sopravvissuto come la signora Jabbari che si fa avanti per accusare il proprio abusatore, ce ne sono molti altri che credono di non poterlo fare. Speriamo che le sue azioni ispirino altri sopravvissuti a dire la loro verità e a cercare giustizia”
Majors non ha testimoniato durante il processo e ha lasciato trasparire poche emozioni, a parte le lacrime durante l’arringa finale del suo avvocato, Priya Chaudhry, che ha detto:
“La sua paura su quello che accade quando un uomo nero in America chiama il 911 si è avverata”.
Majors si è trovato a difendersi contro quattro accuse di aggressione, molestie aggravate e molestie dopo aver chiamato il 911 il 25 marzo, dicendo di aver trovato la sua ex compagna, Grace Jabbari, priva di sensi nel loro appartamento. La polizia ha arrestato l’uomo dopo aver trovato lesioni apparenti sulla donna, tra cui una lacerazione dietro l’orecchio e un dito contuso e fratturato.
L’attore si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse. La difesa ha affermato che Jabbari era stata l’aggressore in auto, sottolineando il fatto che il cappotto di Majors era stato strappato e la donna è stata vista nel video di sorveglianza mentre correva dietro a Majors per strada dopo il presunto alterco iniziale in auto.
Le accuse contro Majors sono state mosse dallo Stato di New York e non dalla vittima. Il caso è stato un processo penale, piuttosto che civile, il che significa che l’onere della prova è più alto per la giuria, che ha dovuto trovare la prova della colpevolezza al di là di un ragionevole dubbio su ogni accusa.
Jabbari, che ha testimoniato sul banco dei testimoni per i primi quattro giorni del processo, ha dichiarato che Majors aveva causato le ferite durante un alterco in auto alcune ore prima. La donna ha dichiarato di aver cercato di strappare il telefono a Majors, che ha quindi tolto il dito di lei dal telefono, le ha afferrato il braccio e la mano destra, le ha storto l’avambraccio e l’ha colpita alla testa per toglierle il telefono.
Durante il processo, l’accusa ha affrontato il caso come un caso di violenza domestica, mentre la difesa ha ripetutamente messo in dubbio la credibilità di Jabbari e l’ha definito una vendetta dell’ex.
Le prime tre accuse sono reati minori e si riferiscono a presunti episodi avvenuti nell’auto.
La quarta accusa di molestie, che è una violazione (il reato più lieve tra le accuse), si riferisce a un’accusa secondo cui Majors avrebbe spinto Jabbari in macchina mentre cercava di uscire. La difesa sostiene che l’abbia rimessa in macchina per impedirle di correre nel traffico. Questa azione è stata ripresa dai video di sorveglianza, mentre l’alterco all’interno dell’auto non è stato ripreso dalle telecamere.
L’arresto ha già avuto ripercussioni su quello che è stato l’anno più importante della carriera di Majors, che ha avuto ruoli da protagonista in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Creed III e la seconda stagione di Loki. In seguito all’arresto, sia la sua società di pubblicità, la Lede Company, che i manager della Management 360 lo hanno abbandonato e la Searchlight Features, di proprietà della Disney, ha rimosso Magazine Dreams dal calendario delle sue uscite.
Fonte THR