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Thanksgiving: la recensione del nuovo horror di Eli Roth

Pubblicato il 15 novembre 2023 di Marco Triolo

La tradizione del Giorno del Ringraziamento è una cosa totalmente americana, e potrebbe sembrare difficile vendere al di fuori degli USA un film incentrato su questa festività. Il problema non si pone, però, con Thanksgiving, che usa il Ringraziamento praticamente solo come scusa per mettere in scena uno slasher che più classico non si può.

In questi film, sin da Halloween, la tradizione vuole che ci sia di mezzo una festività particolare, che serve solamente per fare da cornice e tema alle azioni del serial killer di turno, e Thanksgiving non fa eccezione: c’è giusto un tocco di satira sociale all’inizio, con il prologo ambientato in un grande magazzino preso d’assalto da una folla impazzita durante il Black Friday (che “ormai inizia di giovedì”). Ma, per il resto, il Ringraziamento potrebbe essere sostituito da qualunque altra festa comandata: il punto qui sono le morti fantasiose, il killer imprendibile e gli adolescenti costretti a risolvere il caso in assenza di adulti responsabili.

Thanksgiving nasce da un finto trailer uscito in USA con Grindhouse (da noi, il film è stato diviso in due e dei finti trailer è rimasto solo Machete, anch’esso poi diventato un film). Eli Roth lo aveva girato nello stile del film di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez, con tanto di finta pellicola rovinata, attori “vintage” (Michael Biehn) ed effettacci truculenti. L’idea era ricostruire in tutto e per tutto il look di uno slasher anni ’80. Sono passati sedici anni da allora, e finalmente Eli Roth si è deciso a realizzarlo per davvero quel film, ma ha optato per un deciso cambio di rotta: anziché fare dell’archeologia cinematografica, evocando gli stessi Tarantino, Rodriguez e il collettivo Astron 6, con la loro maniacale ricostruzione d’epoca, ha scelto di ambientare il film ai giorni nostri, pur mantenendosi fedele al canovaccio degli slasher anni ’80.

L’evoluzione degli slasher sul grande schermo ha portato, negli anni ’90, a una rivoluzione totale con l’arrivo di Scream (e del suo purtroppo ignorato antesignano There’s Nothing Out There). Lo slasher è stato messo alla berlina, decostruito, è diventato meta-cinema e fabbrica di meme. Quello che un tempo era il filone più lineare e senza fronzoli dell’horror ha cambiato pelle per restare rilevante. Ora, Eli Roth sembra volerci dire che non serviva tutto questo clamore, perché lo slasher, nella sua semplicità, non sarebbe mai dovuto passare di moda. Con Thanksgiving, Roth manda indietro la videocassetta fino all’epoca pre-Scream, pre-Kevin Williamson, e confeziona uno slasher che più classico non si può. Il fatto che sia ambientato ai giorni nostri serve solo a sottolineare la natura senza tempo del filone.

E in effetti, al di là di un killer che trasmette le sue malefatte live su Instagram, un vezzo che non ha poi tutto questo peso sulla trama, per il resto sembra di assistere a uno qualunque dei tanti slasher di serie B anni ’80, quelli che, per replicare il successo di Halloween e Venerdì 13, puntavano un dito a caso sul calendario e mettevano in piedi un circo a tema in poco tempo e con ben poche ambizioni. Da un lato è una boccata d’aria fresca, dall’altro, purtroppo, non essendo Eli Roth John Carpenter, il risultato è divertente ma dimenticabile quanto i film che omaggia.

Il grande lato positivo di Thanksgiving è però il livello di gore, che va ben oltre il compitino e potrebbe persino far storcere il naso a chi è abituato alla violenza addomesticata degli horror mainstream di oggi. Si vede che Eli Roth è uno che viene dal basso, che ama sporcarsi le mani, un mestierante grezzo e fiero di esserlo che, messo di fronte all’occasione di produrre un film mainstream, non si è affatto addolcito, ma ha deciso di pestare sull’acceleratore. E meno male, dato che, a parte gli ammazzamenti fantasiosi, Thanksgiving non ha tantissimo altro da offrire in termini di personaggi o situazioni particolarmente originali. È tutto da manuale, ma, fortunatamente, per una volta è un manuale che ci piace rileggere.

Thanksgiving arriverà nelle sale italiane il 16 novembre, distribuito da Eagle Pictures. A seguire il trailer.