Cinema SerieTV Attualità

Lo sciopero degli attori è finito! Raggiunto un accordo provvisorio

Pubblicato il 09 novembre 2023 di Marlen Vazzoler

LEGGI ANCHE: Sciopero degli attori: Le trattative riprenderanno martedì

I negoziatori della SAG-AFTRA hanno approvato un accordo provvisorio con gli studios per un nuovo contratto triennale, che preannuncia la fine dello sciopero degli attori dopo 118 giorni. Al momento non sono stati forniti dettagli sull’accordo con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP).

Dal comunicato del sindacato:

“Con un voto unanime questo pomeriggio, il Comitato televisivo/cinematografico della SAG-AFTRA ha approvato un accordo provvisorio con l’AMPTP che pone fine allo sciopero di 118 giorni. Lo sciopero termina ufficialmente alle 12:01 di giovedì 9 novembre.”

Mercoledì il Comitato ha approvato l’accordo con un voto unanime, dopo circa due settimane di trattative. Lo sciopero terminerà alle 12:01 di giovedì mentre venerdì l’accordo verrà presentato ai membri del sindacato. Verrà quindi fissato un periodo di votazione in cui i membri potranno ratificare o respingere il contratto.

Cosa sappiamo

I dettagli del contratto non sono ancora disponibili, ma gli addetti ai lavori affermano che le due parti hanno raggiunto un compromesso sugli aumenti dei compensi minimi. Gli attori riceveranno un aumento percentuale sui compensi minimi nel primo anno del contratto superiore al 5% negoziato dalla WGA e dalla DGA, ma inferiore all’11% proposto inizialmente dalla corporazione.

L’AMPTP è stata inoltre irremovibile nel non accettare alcun modello di condivisione dei ricavi sullo streaming, spingendo invece per una struttura di bonus simile a quella concordata con la WGA, che vedrebbe gli attori di un progetto ricevere denaro aggiuntivo per i film e gli episodi televisivi visti da una certa percentuale di spettatori di un servizio di streaming.

Gli addetti ai lavori affermano che l’AMPTP ha aumentato la portata del pacchetto di bonus nelle sue controfferte, anche nella sua proposta finale, ma non ha ceduto sulla condivisione dei ricavi.

Fonte The Wrap