I Wonder Classics riporterà al cinema Funny Games di Michael Haneke a partire dall’11 dicembre, in versione restaurata.
Presentato al Festival di Cannes nel 1997, Funny Games è un thriller lucido e spietato che riflette sulla rappresentazione della violenza da parte dei media, e sul suo impatto nell’immaginario comune. Dieci anni più tardi, il regista austro-tedesco ne ha girato anche un remake in lingua inglese, con Naomi Watts, Tim Roth, Michael Pitt e Brady Corbet. Dal comunicato ufficiale:
Torna nelle sale italiane FUNNY GAMES, il nuovo titolo di I WONDER CLASSICS, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore. Il film, diretto da Michael Haneke (La pianista, Il nastro bianco) e presentato al Festival di Cannes nel 1997, è un thriller crudo e affascinante che presenta una potente riflessione sull’impatto della violenza nei media. È uno dei lavori più radicali di Haneke su questo tema: l’occhio del regista non mitiga alcuna scena, sfidando l’innocenza dello spettatore e costringendolo a prendere posizione su quanto accade nel film.
Potrete vedere il nuovo trailer qui di seguito.
Sembra una normale vacanza al lago, come ne hanno fatte tante, per Anna, Georg e il loro figlioletto Georgie: la casa è pulita, le provviste sono in frigo e la barca è pronta a essere calata in acqua. Finché due ragazzi dai modi apparentemente cortesi si presentano alla loro porta. Dando il via a una spirale di violenza dagli esiti del tutto imprevedibili.
Nel cast figurano Susanne Lothar, Ulrich Mühe, Arno Frisch, Frank Giering, Stefan Clapczynski, Doris Kunstmann, Christoph Bantzer, Wolfgang Glück, Susanne Meneghel e Monika Zallinger.
Dopo aver riflettuto sulla violenza nei media con Il settimo continente (1989), Benny’s Video (1992), 71 frammenti di una cronologia del caso (1994) e lo stesso Funny Games, Haneke è diventato uno dei registi più apprezzati di Cannes: ha vinto il Grand Prix della Giuria nel 2001 con La pianista; il premio per la Miglior Regia nel 2005 con Niente da nascondere; e due Palme d’Oro con Il nastro bianco (2009) e Amour (2011). Quest’ultimo ha inoltre conquistato l’Oscar per il Miglior Film Straniero.