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Una mamma per amica compie 23 anni, ma il legame tra Lorelai e Rory non accenna ad invecchiare

Pubblicato il 06 ottobre 2023 di Gian Marco Novelli

Se c’è una serie tv perfetta da guardare durante la stagione autunnale, quella è senz’altro Una mamma per amica di Amy Sherman-Palladino. Lo show il 5 ottobre ha spento le candeline del suo ventitreesimo compleanno, eppure non possiamo fare a meno di mettere play all’ennesimo rewatch su Netflix dove sono disponibili tutte le 7 stagioni ed il – meno fortunato – revival. Il passare degli anni non ha, quindi, scalfito la qualità proposta dalle tragicomiche avventure di Lorelai (Lauren Graham) e Rory Gilmore (Alexis Bledel), madre e figlia ma soprattutto confidenti ed amiche. Ciò non è un fatto scontato, infatti, non sono molti gli show che riescono a mantenere intatta la propria qualità dopo più di 20 anni.

Una mamma per amica potrebbe invece fare scuola a molte serie tv odierne, in quanto è stata capace di creare un modo di fare televisione del tutto nuovo ed ancora oggi irraggiungibile per gran parte degli show moderni; negli ultimi anni l’unica eccezione a tale affermazione è stata La fantastica signora Maisel (serie tv originale di Prime Video), ma essendo realizzata sempre da Amy Sherman-Palladino e suo marito Daniel Palladino (gli stessi ideatori di Una mamma per amica) possiamo affermare sia stata indubbiamente avvantaggiata. Proprio i veloci e frizzanti dialoghi da loro scritti hanno reso la serie una vera istituzione, con i copioni degli attori composti dal doppio delle pagine rispetto a quelli preparati per qualsiasi altro show.

Lorelai e Rory: il cuore della serie

Il grande successo di Una mamma per amica lo si deve principalmente al rapporto tra le due protagoniste Lorelai e Rory, fin dai primissimi frame si capisce quanto le due non abbiano il classico rapporto madre-figlia ma qualcosa di molto più profondo. Ciò è, in parte, giustificato dall’esigua differenza di età, infatti, Lorelai rimase incinta di Rory all’età di 16 anni e dopo essere fuggita dalla facoltosa vita dei propri genitori decise di instaurare con sua figlia una relazione maggiormente paragonabile a quella di due migliori amiche. Tale rapporto non ha comunque impedito a Lorelai di crescere Rory in maniera esemplare, anzi le ha solo reso facile il compito. Rory ci viene presentata come una ragazza perfetta (forse anche troppo), amante dei libri e con ottimi voti a scuola, insomma una figlia capace di rendere orgoglioso qualsiasi genitore ed a cui non si può non volere bene.

Durante le stagioni non mancano però degli screzi tra le due protagoniste, forse il più forte è quello avuto tra la quinta e la sesta stagione quando Rory dopo aver avuto la sua prima vera delusione professionale decise di prendersi una pausa dall’università Yale scatenando l’ira di Lorelai, la quale mai avrebbe desiderato per la figlia un destino così simile al proprio. Tale momento rappresentò il punto di maggior rottura per le protagoniste della storia, le quali passeranno molti episodi separate (cosa alquanto insolita per lo show) salvo poi fare pace e lanciarsi in un abbraccio, quasi, liberatorio; un abbraccio capace di cancellare tutte le cose brutte dette da entrambe e di dimostrare – qualora ce ne fosse bisogno – che Una mamma per amica non potrebbe mai esistere senza l’unione tra Lorelai e Rory.

Il sapersi sapientemente destreggiare all’interno di vari generi

Se Lorelai e Rory rappresentano il cuore dello show, è opportuno conferire particolare importanza a tutto il pittoresco contesto che fa da sfondo alle loro vicende: la piccola cittadina di Stars Hollow. Quest’ultima ci viene presentata da subito come un luogo molto particolare, dove abitano le personalità più disparate ed in cui si dà vita ad iniziative particolari come l’asta dei cestini o la maratona di ballo. I cittadini di Stars Hollow sono infatti persone fuori dal comune, costantemente capaci di produrre siparietti comici, linfa vitale per uno show come Una mamma per amica. Risulta altamente improbabile non affezionarsi ad ognuno di loro, tra questi è possibile citare Luke (Scott Patterson) ovvero il proprietario della tavola calda più famosa della città dove le ragazze Gilmore si rifuggono quotidianamente per bere una tazza di caffè (elemento must della serie!);  l’uomo è inoltre segretamente innamorato di Lorelai, la costruzione della loro coppia rappresenta una delle scelte narrative più riuscite di tutta la serie.

Nel corso delle 7 stagioni anche nella vita di Rory si susseguiranno vari ragazzi e sono principalmente tre ad aver fatto battere il suo cuore e quello dei fan: Dean (Jared Padalecki), Jess (Milo Ventimiglia) e Logan (Matt Czuchry). Il tema “fidanzato di Rory” è quello che più ha spinto i fan a chiedere un revival – o un film – dopo la fine della stagione 7. Impossibile dimenticare poi Emily (Kelly Bishop) e Richard (Edward Herrmann), genitori di Lorelai e nonni di Rory; le loro cene del venerdì sono divenute un must della serie. Se Lorelai ha da sempre cercato di fuggire dal ricco mondo dei suoi genitori, una volta costretta a tornarci (per avere i soldi necessari a finanziare l’istruzione della figlia) sarà meravigliata nel vedere Rory affascinata dall’alta società ma soprattutto contenta di conoscere i nonni. Come è possibile intuire la serie non ha un genere di riferimento ma anzi sono molteplici quelli utilizzati: Una mamma per amica fa ridere, riflettere, piangere, arrabbiare e riesce a destreggiarsi con estrema disinvoltura all’interno di tutti questi generi narrativi.

Un revival mal strutturato

La settima stagione di Una mamma per amica nacque fin da subito sulla scia di molte polemiche, i coniugi Palladino lasciarono infatti la direzione della serie a causa di dissidi con l’emittente The WB. Se già il sesto ciclo di episodi presentava delle lacune narrative, nel settimo le cose precipitarono con i nuovi sceneggiatori che si sono dimostrati non all’altezza dei precedenti ed anzi hanno solo peggiorato la trama con alcune scelte discutibili, ad esempio, l’evitabile matrimonio tra Lorelai e Chris (David Sutcliffe); paradossalmente però i nuovi scrittori riuscirono a far evolvere il personaggio di Logan, mostrandolo come qualcuno di più del semplice studente rampollo di Yale. Il 4 maggio 2007 la The WB annunciò la cancellazione della serie, la quale si concluse con un finale frettoloso ma in grado di dare una minima chiusura alle vicende delle ragazze Gilmore. La notizia lasciò sgomenti tutti i fan che chiesero a gran voce un’ottava stagione – anche di pochi episodi – così da concludere le vicende di Una mamma per amica in modo migliore. Nessuno ascoltò le loro richieste, nonostante ciò, negli anni il fandom della serie non si diede per vinto e continuò a chiedere un film finale o un revival. Tale situazione di stallo durò fino al 19 ottobre 2015 quando venne annunciata l’ideazione di un revival da parte di Netflix con il ritorno dei coniugi Palladino e di quasi tutto il cast originale.

E così il 25 novembre 2016 venne distribuito Una mamma per amica – Di nuovo insieme, revival ufficiale della serie composto da 4 episodi (ognuno di essi incentrato su una particolare stagione dell’anno) della durata di un’ora e mezza ciascuno. Tutti i fan erano in trepidante attesa di conoscere il destino delle ragazze Gilmore e la famose quattro parole con cui la sceneggiatrice Amy Sherman-Palladino ha sempre dichiarato di voler chiudere la serie. Le aspettative non vennero però rispettate, o almeno non in parte. Il revival di Una mamma per amica non diede una conclusione adeguata alla storia ed anzi riuscì nel difficile compito di peggiorare molte delle trame principali, ad esempio, il personaggio di Rory ne è uscita distrutta. Fu più un’operazione di marketing e meno un reale omaggio alla serie, ciò rappresentò un vero colpo al cuore per i fan. Sono passati anni ma al momento tale revival sembra aver definitivamente posto la parola fine alle vicende di Una mamma per amica, anche se le vie di Netflix sono infinite per cui mai dire mai!