Meno di un mese fa al TIFF il PR dello Studio Ghibli aveva dichiarato Il ragazzo e l’airone (How do you live?) non sarebbe stato l’ultimo film diretto dal regista Hayao Miyazaki.
Una conferma ulteriore è arrivata dal produttore e co-fondatore dello Studio Ghibli Toshio Suzuki, in un incontro con la stamoa a cui era presente anche Libération:
“Ogni giorno pensa al prossimo progetto e io non riesco a fermarlo, anzi, ho rinunciato. Non cerco più di dissuaderlo, anche se dovesse fare un film insoddisfacente. Nella vita, il lavoro è l’unica cosa che gli piace.
Poco fa abbiamo parlato di nuovo e mi ha detto una cosa incredibile. Mi ha detto: ‘A proposito, di cosa parlava il mio ultimo film? Non me lo ricordo. E poi ha iniziato a parlare di un nuovo progetto, quindi non lo fermerò. Finché lui lavorerà, io non potrò andare in pensione. Ha 82 anni e credo che andrà avanti fino ai 90 anni. Io lo seguirò.”
Recentemente è stata annunciata l’acquisizione del 42,3% dello Studio Ghibli da parte di Nippon TV, che entrerà in vigore venerdì 6 ottobre.
Suzuki ha parlato di quanto sia stato importante mantenere la segretezza:
“Non potevamo parlare con nessuno della vendita delle azioni fino alla firma e all’ufficializzazione dell’accordo [il 21 settembre], il che è stato doloroso. Solo tre persone nello studio ne erano a conoscenza. Se la notizia fosse trapelata, sarebbe stata la fine”.
Apprendiamo che uno dei punti chiave dell’accordo era la libertà di Miyazaki nel continuare a lavorare, e non solo come regista. Continua Suzuki:
“Ma la libertà di Miyazaki nel continuare è una delle condizioni dell’accordo. E questa libertà non si applica solo ai film di Hayao Miyazaki, ma a tutto quello che fa lo Studio Ghibli. Nippon TV ha accettato tutto.
Io e Miyazaki siamo in buona salute e Nippon TV non viene a dirci nulla. Il problema si presenterà quando non ci saremo più. Non so cosa succederà allora. Dovranno pensarci coloro che saranno presenti in quel momento”.