Problemi per Daredevil: Born Again, la serie dei Marvel Studios dedicata all’Uomo Senza Paura. Come sappiamo, lo sciopero degli sceneggiatori, che si è da poco concluso, aveva costretto la produzione a uno stop forzato che però ha fatto emergere qualcosa di ancora più serio.
Secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter, i capi della Marvel, tra cui lo stesso Kevin Feige, hanno avuto modo di vedere gli episodi girati finora, giungendo a una conclusione: la serie non funziona.
Proprio per questo alla fine di settembre, in gran segreto, la Marvel ha licenziato i capo sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman (mantenendoli come produttori esecutivi), sostituendo anche i registi ingaggiati con l’intento di riavviare dal punto di vista creativo la serie.
Lo studio starebbe quindi cercando nuovi sceneggiatori e registi. Alcune scene e alcuni episodi saranno mantenuti, ma saranno rimontati e completati con delle riprese aggiuntive.
Con questa mossa, la Marvel spera di correggere il tiro su un progetto che sta suscitando grandi aspettative. La serie è infatti la prima ad avere come protagonista un eroe che ha già avuto successo su Netflix, con tre stagioni all’attivo. Secondo quanto riportato, Corman e Ord avevano creato un procedurale legale che lontano dall’azione e dalla violenza della serie originale che tanto aveva appassionato il pubblico. Addirittura il protagonista Charlie Cox non avrebbe indossato il costume Daredevil fino al quarto episodio.
Non si tratta certo della prima difficoltà produttiva per quanto riguarda la Marvel sul piccolo schermo e sembra che il motivo di tutte queste grane sia l’approccio usato dalla major per le sue produzioni televisive.
Per tutto questo tempo, l’azienda ha evitato il modello tradizionale di produzione televisiva, non commissionando episodi pilota ma girando intere stagioni con budget di oltre 150 milioni di dollari, il tutto in modo del tutto improvvisato. Inoltre, non ha assunto showrunner, ma ha affidato la gestione delle serie a dirigenti cinematografici. Come per i suoi film, la major si è basata sulla post-produzione e sui reshoot per correggere eventuali problemi.
Nonostante le serie Marvel rimangano tra i programmi più visti su Disney+, insieme alle serie di Star Wars, il consenso da parte di critica e pubblico è progressivamente diminuito.
Moon Knight, ad esempio, ha dovuto fare i conti con l’abbandono del creatore e sceneggiatore dello show, Jeremy Slater. Stessa cosa per She-Hulk, dove la sceneggiatrice Jessica Gao è stata messa da parte una volta che la regista Kat Coiro è salita a bordo nel progetto.
Ma la serie che più ha risentito di tutto questo è stata Secret Invasion, che per tutta la sua lavorazione ha dovuto fare i conti con cambi di regia, sceneggiatura e conflitti interni che hanno inevitabilmente pesato sul risultato finale.
Il cambiamento, arrivati a questo punto, è inevitabile e Marvel sembra averlo capito. Ora la major sta assumendo showrunner per garantire una linea creativa continua dall’inizio alla fine dei suoi show. Inoltre, l’azienda sembra intenzionata a reclutare dirigenti televisivi a tempo pieno. Non si seguirà più l’approccio di girare un’intera serie per poi valutare cosa funziona e cosa no. Marvel sta anche abbracciando l’idea di creare serie televisive multi-stagione anziché limitarsi a formati di serie limitata.
L’obiettivo è creare show che possano durare diverse stagioni, consentendo ai personaggi di sviluppare relazioni con il pubblico e non essere solo una preparazione per un grande evento crossover. Un esempio di questa nuova direzione è la seconda stagione di Loki, che ha recentemente fatto il suo debutto su Disney+.
Avranno sul serio imparato la lezione?