L’horror è da sempre uno dei generi cinematografici più richiesti, soprattutto nella stagione autunnale (complice la festa di Halloween) sono molte le persone che desiderano immergersi in una spaventosa storia e ciò può avvenire con libri, film o serie tv. Negli ultimi anni sulla piattaforma streaming Netflix si è cominciata a sviluppare una sorta di franchise in cui il regista e sceneggiatore Mike Flanagan realizza delle miniserie di stampo horror. Flanagan, appassionato del genere, nel corso della sua carriera ha sviluppato molteplici film spaventosi come Absentia ed il più recente Doctor Sleep, sequel di Shining non particolarmente apprezzato dalla critica.
Dal 2018 Mike Flanagan ha però creato un vero e proprio sodalizio con Netflix e questo grazie alla spaventosa miniserie The Haunting of Hill House. Il 12 ottobre 2023 sempre sul colosso streaming verrà distribuita un’altra miniserie dell’autore: La caduta della casa degli Usher, tratta dall’omonimo romanzo di Edgar Allan Poe e dalla quale il pubblico si aspetta grandi cose. Di seguito ripercorriamo le terrificanti miniserie tv realizzate dal regista e sceneggiatore per Netflix.
Il sodalizio artistico tra Netflix e Mike Flanagan è iniziato quasi per caso nel 2018 grazie a The Haunting of Hill House, tratta dal romanzo L’incubo di Hill House di Shirley Jackson. La storia narrata ha come protagonisti i membri della famiglia Crain e si sviluppa su due linee temporali, quella del passato ambientata negli anni ’80 e quella del presente ambientata ai giorni nostri. Negli anni ’80 vediamo i coniugi Crain traferirsi insieme ai loro cinque figli nella casa estiva di Hill House, con l’obiettivo di restaurarla e rivenderla ad un prezzo maggiore. Appena giunti nella dimora però si accorgeranno di alcune presenze soprannaturali che vi albergano.
Tale esperienza segnerà l’intera famiglia, la quale ci verrà mostrata nel presente ancora profondamente colpita e traumatizzata da quanto vissuto anni prima. Le cicatrici psicologiche dei ragazzi – ormai adulti – rappresentano forse la parte più interessante dell’intera serie, quasi a testimoniare come The Haunting of Hill House non sia solamente un horror ma soprattutto un family drama. I jumpscare non mancano in questa serie tv, ma a spaventare maggiormente sono le paure interiori che vediamo svilupparsi nei protagonisti.
L’enorme successo di The Haunting of Hill House ha portato Netflix a rinnovare lo show per una seconda stagione, rendendolo però antologico. Il secondo ciclo di episodi prese il nome di The Haunting of Bly Manor e presenta per l’appunto una storia totalmente nuova ma con dei membri del cast in comune (come Victoria Pedretti e Oliver Jackson Cohen). Nonostante sia anch’essa tratta da un romanzo (Giro di vite di Henry James), Bly Manor si differenzia notevolmente da Hill House come racconto e messa in scena. La protagonista della storia è Dani Clayton (Victoria Pedretti), la quale decide di accettare un lavoro come tutor di due bambini: Miles e Flora, nipoti di lord Henry Wingrave. La donna si trasferirà nella villa di Bly Manor, così da occuparsi a tempo pieno dei due ragazzi rimasti orfani dei propri genitori, ma da subito capirà di doversi confrontare con un trauma proveniente dal suo passato.
Le atmosfere creepy sono presenti anche in Bly Manor ma non riescono ad avvicinarsi a quelle disturbanti di Hill House. La seconda stagione si potrebbe descrivere quasi come una storia d’amore e non come un horror psicologico. Si va oltre la classica ghost story con annessa casa infestata e per tale motivo The Haunting of Bly Manor non è riuscita ad ottenere gli stessi elogi della precedente stagione.
Nel 2021 una nuova miniserie di Mike Flanagan arrivò su Netflix: Midnight Mass. Fu chiaro fin da subito l’intento dell’autore di discostarsi dalla tipologia di racconto proposta in The Haunting of Hill House e The Haunting of Bly Manor. Niente più fantasmi e case infestate, in Midnight Mass il tema predominante riguarda la fede religiosa e le conseguenze della sua estremizzazione. La serie narra le vicende di due uomini: Riley Finn (Zach Gilford) che, dopo aver scontato 4 anni di pena a seguito di un incidente stradale dove una donna è rimasta uccisa, torna nell’isola in cui abitava e padre Paul (Hamish Linklater), un parroco arrivato sull’isola nel medesimo momento di Riley.
A seguito dell’arrivo di padre Paul, sull’isola inizieranno a verificarsi dei veri e propri miracoli e la comunità abitante (estremamente religiosa) non potrà fare a meno di trovare un nesso tra il giungere del nuovo parroco e l’inizio di questi eventi “miracolosi”; tali manifestazioni soprannaturali porteranno alla creazione di un culto fortemente estremista. In Midnight Mass troviamo un Flanagan maggiormente profondo, più concentrato sull’aspetto filosofico presente nella narrazione ed infatti possiamo assistere a due monologhi molto potenti, i quali hanno come minimo comune denominatore il tema della morte.
Nell’autunno 2022 è arrivata su Netflix The Midnight Club, una nuova miniserie dove Flanagan decide di non tradire il genere horror ma di mixarlo maggiormente con quello del teen drama. La storia ruota intorno a Ilonka (Iman Benson), una promettente studentessa che scoprirà di avere un tumore incurabile. La notizia la sconvolgerà così tanto da farle decidere di entrare in un ospedale per malati terminali, dove farà la conoscenza di altri ragazzi affetti da tumori inoperabili e la cui vita è, purtroppo, appesa ad un filo. Dopo aver stretto le prime amicizie, la ragazza verrà a conoscenza di un club esclusivo messo in piedi da alcuni di loro ed intitolato “Il club di mezzanotte”. Ilonka deciderà di prenderne parte e così ogni notte si riuniranno tutti insieme per raccontarsi delle storie terrorizzanti, vissute in prima persona da loro stessi. Anche in questa serie risulta predominante il tema della setta ma è declinato in modo totalmente diverso rispetto a quanto visto in Midnight Mass.
I ragazzi di The Midnight Club decidono, infatti, di stringere un accordo: il primo di loro a morire invierà agli altri segnali dall’aldilà, così da provare l’esistenza della vita dopo la morte. La serie, quindi, affronta la dinamica della morte e dell’esperienza post mortem servendosi delle emozioni ed esperienze provate dagli stessi protagonisti nel corso della loro vita, i quali sono consapevoli di morire ma conservano una flebile speranza di riuscire a sopravvivere. Una miniserie totalmente diversa da tutte quelle realizzate precedentemente ma in cui Flanagan è riuscito a parlare di depressione, AIDS (lo show è ambientato negli anni ’80) e morte.
Il 12 ottobre 2023 Netflix renderà disponibili tutti gli episodi de La caduta della casa degli Usher, tratta dall’omonimo romanzo di Edgar Allan Poe e sempre di genere horror. Noi vi consigliamo di non perdervela!