Stephen Amell ha commentato lo sciopero degli attori con delle parole che non mancheranno di suscitare forti polemiche. La star di Arrow e Heels, ospite al GalaxyCon di Raleigh, in North Carolina, ha detto di non essere d’accordo con lo sciopero, che ritiene “una tattica di negoziazione riduttiva”:
Mi sento isolato a Hollywood, perché è dove vivo. Credo che molte persone in questa stanza non siano consapevoli dello sciopero. Sostengo il mio sindacato, davvero, e sto dalla loro parte, ma non sono d’accordo con gli scioperi.
E ha proseguito con una frase che sembra contraddirsi:
Penso sia una tattica di negoziazione riduttiva, e trovo la cosa incredibilmente frustrante. Penso che il ragionamento quando si tratta di serie – come quella che interpreto e che ha debuttato ieri sera [Heels] – sia miope, e sto con il mio sindacato.
Stephen Amell non ha fatto ulteriori commenti dopo queste dichiarazioni pubbliche, ma siamo certi che sarà costretto a elaborare ulteriormente nei prossimi giorni. Non resta che attendere per capire cosa l’abbia spinto a fare affermazioni così divisive in un momento molto delicato per Hollywood.
Come da programma, Stephen Amell ha postato un comunicato su Instagram per spiegare meglio le sue affermazioni. L’attore ha scritto:
Comprensibilmente, ci sono state molte reazione ai commenti che ho fatto questo weekend sul nostro sciopero. Per far sì che non ci siano incomprensioni circa le mie opinioni e intenzioni, accosterò quello che ho effettivamente detto con quello che intendevo nel contesto, per assicurarmi che le mie idee non vengano involontariamente male interpretate. Sappiamo tutti che le registrazioni possono essere prese fuori contesto e ho troppo rispetto per i miei compagni di sindacato per non chiarire le mie affermazioni.
Cosa ho detto effettivamente:
1. “Sostengo il mio sindacato, davvero, e sto dalla loro parte”.Questo non ha bisogno di chiarimenti: il mio sostegno è incondizionato e sto dalla loro parte.
Cosa ho detto effettivamente:
2. “Non sostengo gli scioperi”.Cosa intendevo nel contesto: capisco fondamentalmente perché siamo arrivati a questo punto. Lì per lì ho usato la parola “sostengo”, che chiaramente contraddice la mia vera opinione e la mia affermazione empatica sul fatto che sto dalla parte del mio sindacato. Ovviamente non mi piace scioperare, a nessuno piace. Ma dobbiamo fare quello che dobbiamo fare.
Cosa ho detto:
3. “Penso sia una tattica di negoziazione riduttiva, e trovo la cosa incredibilmente frustrante”.Nel contesto: sono una attore e stavo parlando a braccio da oltre un’ora. Mi faccio prendere dall’emotività, ma di certo non penso che queste questioni siano semplici. I nostri dirigenti hanno un lavoro incredibilmente complicato e sono grato per quello che fanno. Nonostante la mia terribile recitazione nei miei primi lavori, vi assicuro che non sono un robot. Da un punto di vista intellettuale, capisco perché stiamo scioperando, ma ciò non significa che non sia emotivamente frustrante su molti livelli per tutti i coinvolti.
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Fonte: The Hollywood Reporter