Tutto è cominciato l’anno scorso, quando, in un momento in cui lo strascico della pandemia stava ancora colpendo duramente il box office sudcoreano, il film Emergency Declaration (nella foto) ha superato i 2 milioni di biglietti venduto in appena 18 giorni, un record che pareva improbabile all’epoca. Al punto che la polizia ha lanciato un’indagine e perquisito gli uffici di distributori ed esercenti cinematografici. Il sospetto era che i dati del box office del film fossero stati deliberatamente gonfiati.
Stacco alla settimana scorsa, quando l’ufficio anti-corruzione della polizia metropolitana di Seoul ha presentato i risultati dell’indagine: 69 dirigenti delle più grandi catene di sale del paese e 24 distributori, incluso il gigante Showbox, avrebbero cospirato per gonfiare le vendite dei biglietti di almeno 323 film negli ultimi 5 anni, fornendo false informazioni al Korean Film Council, l’organo governativo che si occupa di raccogliere i dati del box office – che in Corea del Sud si misura in biglietti venduti, non in incassi.
La polizia di Seoul sostiene che fino a 2,67 milioni di ingressi nei cinema coreani siano stati contraffatti in questo periodo di tempo, in certi casi adoperando la pratica delle “proiezioni fantasma” – quando un distributore compra in blocco i biglietti di una proiezione vuota, in tarda mattinata o tarda serata. In generale, però, il sistema si fondava sulle proiezioni promozionali – première ed eventi marketing – che, pur essendo serate a inviti, venivano conteggiate nella vendita dei biglietti, anche se il numero degli spettatori effettivi era inferiore agli ingressi riportati.
Ora, The Hollywood Reporter rivela che, secondo diverse fonti interne alla filiera sudcoreana, queste pratiche erano il classico segreto di Pulcinella all’interno del settore cinematografico locale. Una fonte del sito afferma che era pratica comune per le catene di sale chiedere ai distributori, come conditio sine qua non per la selezione dei loro titoli, che questi acquistassero in anticipo biglietti in blocco.
Il ministero della cultura Park Bo-gyun ha così commentato:
La controversia sulla manipolazione del box office nell’industria del cinema ha danneggiato la fiducia del pubblico nel sistema integrato di conteggio dei biglietti del Korean Film Council, così come nell’industria del cinema. Per ripristinare la fiducia, il Consiglio deve prendere diverse misure, come il passaggio dall’attuale sistema di conteggio del box office basato sui biglietti a uno basato sugli incassi.
Park ha aggiunto che il ministero rivedrà la legge attuale e multerà distributori ed esercenti che verranno scoperti a manipolare i dati del box office.