Oliver Stone si è unito al coro di voci autorevoli che stanno tessendo le lodi di Oppenheimer, e lo ha fatto attraverso una serie di tweet in cui ha definito il nuovo film di Christopher Nolan “un classico”.
His direction is mind-boggling & eye-popping as he takes reams of incident and cycles it into an exciting torrent of action inside all the talk. Each actor is a surprise to me, especially Cillian Murphy, whose exaggerated eyes here feel normal playing a genius like #Oppenheimer. pic.twitter.com/GwXqUq1V7j
— Oliver Stone (@TheOliverStone) August 1, 2023
Aside from the points mentioned in my previous post, the movie packs in the essence of the tragedy of #Oppenheimer, a man historically in the middle of an impossible situation, though one, as Nolan shows, partly of his own making. pic.twitter.com/8RJJh7qELU
— Oliver Stone (@TheOliverStone) August 1, 2023
Il regista scrive:
Sabato, ho assistito alle tre ore di Oppenheimer, catturato dalla narrazione di Chris Nolan. La sua sceneggiatura è stratificata e affascinante. A conoscenza del libro di Kai Bird e Martin J. Sherwin, un tempo rifiutai il progetto perché non riuscivo a trovare un modo per arrivare alla sua essenza. Nolan lo ha trovato.
La sua regia è sbalorditiva e spettacolare, come la sua capacità di prendere una valanga di episodi e trasformarli in un eccitante fiume di azione nel mezzo delle parole. Ogni attore è una sorpresa per me, specialmente Cillian Murphy, i cui occhi esagerati qui sembrano normali, mentre interpreta un genio come Oppenheimer.
Oppenheimer è un classico, che non avrei mai pensato potesse essere realizzato in questo clima. Bravo. Vorrei solo contestare due punti storici. Io e lo storico Peter Kuznick, nella nostra serie Untold History of the United States (2012), abbiamo fatto l’importante distinzione che…
- Il Giappone non si era reso davvero conto di cosa l’avesse colpito il 6 agosto a Hiroshima. La base aeronautica di LeMay aveva colpito 100 città giapponesi con bombe incendiarie… più di 80 mila persone erano state uccise solamente nella tempesta di fuoco di Tokyo, un milione erano rimaste senza casa e ferite. I leader giapponesi avevano accettato che gli Stati Uniti potessero distruggere le loro città, ma erano disposti a sacrificarle. E…
- Il Giappone non si arrese, come vuole la propaganda americana, per via della bomba atomica, ma perché, pochi giorni dopo, il 9 agosto, un milione e mezzo di soldati russi invasero e distrussero il loro Esercito Imperiale in Manciuria. Subito dopo sarebbe toccato a Hokkaido. I leader giapponesi temevano che i russi non si sarebbero fermati, e avrebbero rimosso il loro amato Imperatore, come avevano fatto con lo Zar durante la rivoluzione del 1917. La supposta, molto discussa invasione americana del Giappone non sarebbe potuta avvenire, secondo i nostri piani, per altri tre mesi. Dati gli eventi in rapida evoluzione, non c’era verso che il territorio giapponese – già devastato, a corto di cibo e sull’orlo della carestia – potesse durare ancora a lungo.
A parte i punti menzionati nel post precedente, il film sintetizza l’essenza della tragedia di Oppenheimer, un uomo storicamente nel mezzo di una situazione impossibile, per quanto una che, come mostra Nolan, era in parte sua responsabilità.
QUI e QUI potete leggere le nostre recensioni di Oppenheimer, nelle sale italiane dal 23 agosto.