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Oppenheimer: Christopher Nolan ha tagliato i giorni di riprese in favore del budget della scenografia

Pubblicato il 30 agosto 2023 di Marco Triolo

Ricostruire la base di Los Alamos in Oppenheimer era talmente importante per Christopher Nolan, che il regista ha deciso di tagliare i giorni di riprese in favore del budget delle scenografie. Il film doveva essere girato in 85 giorni, ma Nolan ha deciso di ridurre il tempo delle riprese a 57 giorni.

Ne ha parlato la scenografa Ruth De Jong durante un episodio del podcast Team Deakins, condotto dall’acclamato direttore della fotografia Roger Deakins. De Jong ha detto:

Sembrava di girare un indie da 100 milioni. Questo film non è Tenet [girato in 96 giorni]. Chris voleva girare attraverso gli Stati Uniti. Solamente i biglietti aerei per portare in giro la troupe [erano costosi]. Senza parlare del fatto che dovevo costruire Los Alamos, che non esiste. Quello pensavo davvero che fosse impossibile.

La scenografa ha proseguito:

Chris mi ha detto: “Dimentica i soldi. Progettiamo quello che ci pare”. Così abbiamo fatto, e quando il reparto edile ha calcolato il budget della mia cittadina, è risultato sui 20 milioni. Chris ha detto: “Ok, no, fermiamoci”. Avevamo un grande modello bianco da cui ho iniziato a togliere edifici. Per non parlare del fatto che volevamo girare a New York, in New Jersey, a Berkeley, a Los Angeles e in New Mexico.

E ancora:

I produttori mi chiedevano cosa avrei potuto fare da parte mia per ridurre [il budget]. Poi Tom [Hayslip, il produttore esecutivo] entra nel mio ufficio e dice: “Chris girerà in 55 giorni”, risparmiando così un sacco di soldi. A quel punto senti di dover superare te stessa, perché lui ha appena rinunciato ai suoi giorni. Lui, più di tutti, sa cosa vuole ottenere ogni singolo giorno e come vuole ottenerlo, e decide di passare da 85 a 55 giorni.

Ruth De Jong conferma dichiarazioni fatte tempo fa dalla star Cillian Murphy, che, durante un episodio del podcast WTF with Marc Maron, ha detto:

Abbiamo fatto il film a una velocità incredibile. Lo abbiamo girato in 57 giorni. Il ritmo è stato folle. I set sono enormi, ma sembra di girare un film indipendente. Ci sono solo Chris e il cameraman – una sola macchina da presa, sempre, tranne quando si tratta di scene davvero grosse – il microfonista e basta. Non c’erano video village, monitor, niente. È un regista molto analogico.

Fonte: Deadline