È stato il protagonista di 28 giorni dopo e Peaky Blinders, Breakfast on Pluto e Il vento che accarezza l’erba, ha ottenuto nomination ai BAFTA e ai Golden Globes ed è apparso nella trilogia di Batman nei panni di Jonathan Crane, alias lo Spaventapasseri. È un attore affermato da almeno vent’anni. Eppure, quando si parla del cinema di Christopher Nolan, Cillian Murphy si è fatto la sua gavetta prima di arrivare in pole position in Oppenheimer. Un ruolo che sta facendo molto parlare di un attore veterano, come se fossimo di fronte a un esordiente che ha ottenuto il suo big break dopo tanti anni di fatiche.
Nato nel 1976 a Douglas, sobborgo di Cork, in Irlanda, da una famiglia di insegnanti, Cillian Murphy (si pronuncia “Killian”, non “Sillian”) scopre la recitazione durante un corso alle medie, ma negli anni dell’adolescenza la sua priorità è diventare una rock star. Con il fratello Páidi forma la band The Sons of Mr. Green Genes (da un brano di Frank Zappa) e ci prova davvero, al punto da ricevere, dall’etichetta Acid Jazz Records, una proposta di contratto per cinque album. I fratelli Murphy decidono però di rifiutarla, perché poco conveniente e perché Páidi era ancora a scuola, e così, dopo essersi fatto le ossa nelle produzioni teatrali dello University College Cork, dove si era iscritto per studiare legge, Cillian intraprende finalmente la strada della recitazione a tempo pieno. Debutta a teatro professionalmente nel 1996, nella play Disco Pigs di Edna Walsh, prodotta dalla Corcadorca Theatre Company della nativa Cork.
Per i primi anni continua a recitare a teatro, ma contemporaneamente inizia a flirtare con il cinema, interpretando corti e piccoli ruoli in lungometraggi. Nel 2001 riprende il ruolo interpretato in Disco Pigs nell’adattamento cinematografico della play, ma recita anche in Come Harry divenne un albero, On the Edge e nella miniserie The Way We Live Now. La svolta arriva però l’anno successivo, nel 2002, quando Danny Boyle lo sceglie per il ruolo di Jim, il protagonista di 28 giorni dopo. Il film, capostipite degli horror sugli zombie veloci, è un successo globale e lo catapulta verso la fama. Nel 2003 interpreta un dipendente di un supermarket che sogna di organizzare una rapina in Intermission, accanto a Colin Farrell; il film diventa il maggiore successo indipendente di sempre al box office irlandese, record battuto pochi anni dopo da un altro suo film, Il vento che accarezza l’erba. Dopo piccoli ruoli in Ritorno a Cold Mountain e La ragazza con l’orecchino di perla, Cillian Murphy incontra finalmente Christopher Nolan.
Nasce una collaborazione ventennale che lo avrebbe infine portato a interpretare J. Robert Oppenheimer nel biopic che sta attualmente spopolando nei cinema di tutto il mondo, e che da noi debutterà il 23 agosto. Murphy diventa una sorta di attore-feticcio per Nolan, apparendo in quasi tutti i suoi film in ruoli più o meno importanti: in Batman Begins è il dottor Jonathan Crane, psicologo pazzo che indossa la maschera dello Spaventapasseri per terrorizzare Gotham City. Murphy ottiene la parte dopo aver fallito nel provino per il ruolo di Bruce Wayne. Nolan racconta al magazine Spin: “Ha degli occhi straordinari, e io tentavo continuamente di inventare scuse per fargli togliere gli occhiali nei primi piani”. Lo stesso anno, il 2005, l’attore appare in Red Eye di Wes Craven e in Breakfast on Pluto di Neil Jordan, dove interpreta un giovane transgender la cui vita si lega a doppio filo con i tragici eventi dell’Irlanda del Nord. La sua performance viene lodata anche se il film in sé riceve recensioni tiepide.
Nel 2006 è la volta de Il vento che accarezza l’erba, film di Ken Loach, ambientato durante la guerra d’indipendenza irlandese, che contiene una delle sue migliori performance in assoluto. Murphy ottiene diverse candidature, tra cui agli European Film Awards e ai British Independent Film Awards, senza vincere alcun premio.
Dopo aver collaborato ancora una volta con Danny Boyle nel thriller sci-fi Sunshine, Cillian Murphy riprendere il ruolo dello Spaventapasseri per un cameo ne Il cavaliere oscuro. Con Nolan la collaborazione prosegue nel 2010: in Inception, interpreta Robert Fischer, ovvero l’uomo che viene sottoposto all’Inception del titolo. Ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno è di nuovo Crane, in Dunkirk un soldato che divide le scene con Mark Rylance.
Negli anni ’10 appare anche in Tron: Legacy, In Time, Transcendence (debutto alla regia di Wally Pfister, all’epoca fidato direttore della fotografia di Nolan), Heart of the Sea e Free Fire. Ma probabilmente il ruolo che ha significato più per lui in questo decennio è quello del gangster Thomas Shelby nella serie Peaky Blinders, enorme successo proseguito per sei stagioni. Prossimamente arriverà anche un film, che ne proseguirà gli eventi.
Oppenheimer arriva dunque in un momento cruciale nella carriera di Cillian Murphy. Ci sono attori a cui bastano pochi ruoli per affermarsi come star di serie A. Altri, invece, lavorano assiduamente ma non trovano mai il ruolo capace di scaraventarli nell’Olimpo di Hollywood. Thomas Shelby in Peaky Blinders è stato forse quel ruolo per Murphy, o per lo meno il suo primo vero grande trampolino verso un riconoscimento globale, nonostante appunto il successo di 28 giorni dopo (comunque riservato alla nicchia dei fan dell’horror). Interpretare per così tanti anni una serie TV di tale successo ottiene spesso questo effetto per attori che, nonostante il loro talento indiscusso e una carriera di successo, fino a quel momento avevano fatto fatica a imporsi come icone. Ora c’è Oppenheimer pronto a fare il resto: il film di Christopher Nolan ha già oltrepassato i 600 milioni di dollari nel mondo, Murphy sarà quasi sicuramente candidato a un Oscar e potrebbe anche vincerlo, dato che i biopic, in genere, fanno miracoli. Per Murphy, oltretutto, si tratta di un trionfo personale: dopo aver interpretato parti secondarie in diversi film di Nolan, finalmente è emerso come protagonista. Difficile che ora torni indietro.
Oppenheimer arriverà nelle sale italiane il 23 agosto, distribuito da Universal Pictures. Per saperne di più: