Blue Beetle è un film pronto a sorprendere, in grado di portare sul grande schermo tutto ciò che dovrebbe essere un cinecomic.
Inizialmente previsto per la distribuzione su HBO Max (oggi solo Max), ha guadagnato la possibilità di uscire in sala e conquistare il pubblico cinematografico.
Il film è al cinema dal 17 agosto. Alla regia Ángel Manuel Soto, mentre per il ruolo di protagonista è stato scelto Xolo Maridueña.
Se volete saperne di più proseguite nella lettura della nostra recensione, rigorosamente priva di spoiler!
Jaime Reyes si è appena laureato, ma sembra che per lui il futuro sia decisamente in salita. Questo fino a quando si presenta quella che crede essere l’occasione della vita, ma che suo malgrado lo porterà a entrare in contatto con lo Scarabeo, un’antica e potente reliquia aliena. Lo Scarabeo lo trasforma in un supereroe, ma lo rende un bersaglio per chi è alla ricerca di questo artefatto, mettendo in pericolo sia Jaime che la sua famiglia.
Blue Beetle porta in scena molti degli elementi più apprezzati da chi ama il mondo dei supereroi. Si tratta di una vera e propria storia di origini, con il protagonista Jaime Reyes che non solo deve confrontarsi con i suoi nuovi poteri, ma è chiamato a comprendere fin da subito l’importanza di un ruolo che inizialmente non desidera.
Al tempo stesso è un film corale. Intorno all’eroe si muovono diversi personaggi, pronti ad affiancarlo nel momento del bisogno (e ad essere a loro volta protagonisti). La famiglia è un tema chiave, e favorisce il coinvolgimento dello spettatore, che non può non ritrovarsi a fare il tifo per la famiglia Reyes.
Non è tutto oro quel che luccica, e qualche critica il film la merita. La villain è piuttosto anonima, nonostante sia interpretata da una attrice come Susan Sarandon. Forse qualche scena in più, magari un flashback, la avrebbe resa più complessa e apprezzabile.
Blue Beetle è un cinecomic molto equilibrato. Le scene d’azione sono molte, e il ritmo rende il film tutt’altro che noioso. La durata di circa due ore è l’ideale per raccontare questo genere di storia.
Il regista ha saputo inserire al momento giusto alcune sequenze dove la pellicola rallenta, con lo scopo di approfondire alcuni personaggi e dar loro maggiore spessore.
Non solo, perché in Blue Beetle non potrete fare a meno di commuovervi (e non aggiungiamo altro!). L’amore per la famiglia, sia nel bene che nel male, è il vero motore dietro a questo film, generando una forte empatia con lo spettatore.
La regia di Soto è molto semplice, senza tratti particolarmente autoriali. È una regia funzionale al tipo di film, e risulta efficace anche nelle scene più elaborate, come quelle dedicate alle singole battaglie.
La CGI è nella norma, non eccelle e non delude. Nel complesso il risultato visivo è piuttosto buono, grazie anche ad un buon lavoro svolto dagli addetti ai costumi.
Arrivati a questo punto la domanda è solamente una: Blue Beetle è un film da vedere? La nostra risposta è decisamente positiva. Le avventure della famiglia Reyes ci hanno permesso di riscoprire la freschezza del mondo dei supereroi.
Uno degli aspetti migliori di Blue Beetle è il suo essere un perfetto film stand-alone. Non bisogna sapere nulla sugli altri supereroi DC, e per questo può essere per tutti un’ottima occasione per passare del tempo al cinema.
E attenti a non alzarvi anche dopo che il film è finito: vi aspettano ben due scene dopo i titoli di coda!
Blue Beetle è nei cinema italiani dal 17 agosto