James Cameron ci ha provato ad avvertirci di non giocare con l’intelligenza artificiale, ma nessuno lo ha ascoltato. Parlando con CTV News, il regista di Terminator ha detto:
Ragazzi, vi ho avvertiti nel 1984, ma non mi avete ascoltato.
Battute a parte, Cameron ha elaborato ulteriormente:
Penso che l’uso dell’intelligenza artificiale come arma sia il pericolo più grande. Penso che entreremo in una corsa simile a quella per il nucleare con l’IA: se non la creeremo noi, la creeranno sicuramente gli altri, e ci sarà un’escalation.
In Terminator, Arnold Schwarzenegger interpreta un cyborg inviato dal futuro per uccidere la madre di John Connor, futuro leader della resistenza umana in una guerra scatenata da un’intelligenza artificiale evoluta, Skynet, che ha bombardato il mondo con testate nucleari dopo essersi ribellata ai suoi creatori. Ultimamente si sta parlando molto del rischio che gli studi sull’intelligenza artificiale potrebbero rappresentare per il futuro dell’umanità. E ovviamente si parla dell’uso dell’IA anche nello spettacolo: sia per quanto riguarda lo sciopero degli sceneggiatori, che per quello degli attori, l’intelligenza artificiale è uno dei temi chiave nella ridefinizione dei contratti con gli studios.
James Cameron, comunque, non crede che l’IA possa sostituire molto presto gli sceneggiatori:
Personalmente, non credo che una mente senza corpo che sta solo rigurgitando cose che altre menti dotate di corpo hanno detto – sulla loro vita, l’amore, le bugie, la paura, la mortalità -, che le ha solo messe insieme a mo’ di insalata e poi rigurgitate… non credo che sia in grado di toccare il pubblico.
Il regista conclude:
Aspettiamo altri vent’anni e, se un’IA vincerà l’Oscar alla migliore sceneggiatura, penso che dovremo prenderle sul serio.