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Secret Invasion, la situazione si fa critica nel quarto episodio

Pubblicato il 12 luglio 2023 di Lorenzo Pedrazzi

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Al giro di boa, Secret Invasion continua a centellinare piccole rivelazioni e svolte narrative importanti, sfruttando la brevità degli episodi per tenere desta l’attenzione.

ATTENZIONE: SPOILER SUL QUARTO EPISODIO

Tra moglie e marito…

I primi minuti della quarta puntata confermano ciò che avevamo già intuito: James Rhodes (Don Cheadle) è uno Skrull in combutta con Gravik (Kingsley Ben-Adir). Il vero War Machine si trova quindi in condizione di stasi nel covo dei terroristi, o almeno possiamo immaginare che sia così, perché non ci è stato ancora mostrato. Comunque, il finto colonnello non scherza affatto: Varra (Charlayne Woodard) dovrà uccidere Nick Fury (Samuel L. Jackson), altrimenti ci penserà lui. Segue un confronto casalingo tra moglie e marito, peraltro molto più civile rispetto a tanti litigi fra coniugi che non sono agenti segreti, e non tengono la pistola sotto il tavolo. I due citano Ultimo frammento, celebre poesia di Carver che sottintende ciò che provano nella loro relazione:

E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos’è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.

Al termine della poesia, i due si sparano a vicenda… ma evitano di colpirsi. Sì, perché Fury sapeva tutto (è pur sempre la più grande spia del mondo), ed era preparato ad affrontare la sua amata. Nessuno dei due, però, vuole fare del male all’altro. È un divorzio o un rinnovo dei voti matrimoniali? Per il momento non lo sappiamo, e forse non lo sanno nemmeno loro. In ogni caso, Varra ha tradito la causa degli estremisti, e dovrà cavarsela da sola mentre Fury continua la battaglia.

E G’iah?

Già, cos’è successo al personaggio di Emilia Clarke? Gravik le aveva sparato per punirla del suo tradimento, ma ovviamente G’iah è sopravvissuta: poco prima di incontrarlo, infatti, ha assunto il virus Extremis, quindi una pallottola non basta certo a ucciderla. Talos (Ben Mendelsohn) si sente in colpa per averla messa in pericolo, ma la riconciliazione è ancora lontana: i due non sono d’accordo su come gestire la situazione. Mentre Talos vuole ottenere un’amnistia per gli Skrull che consenta loro di rimanere sulla Terra, G’iah spera ancora che il suo popolo trovi una nuova casa, un posto dove vivere “nella propria pelle”. Ovvero, senza nascondersi dietro sembianze altrui.

Attacco al potere

Ma torniamo al buon Fury, che s’intrufola nella suite di Rhodes per fare due chiacchiere. L’ex Direttore dello S.H.I.E.L.D. sa che James è uno Skrull, ma non si lancia in accuse dirette, limitandosi piuttosto a farglielo capire. Rhodes allora minaccia di rendere pubblico il video in cui Fury (in realtà Gravik sotto mentite spoglie) uccide la compianta Maria Hill. Poco male: Fury voleva solo offrirgli del buon bourbon “corretto” con un segnalatore liquido, in modo da poterne seguire gli spostamenti. Ah, piccolo dettaglio: all’inizio della scena, scopriamo che dietro le sembianze del Colonnello c’è una Skrull femmina. Non ve l’aspettavate, vero?

Comunque, il piano degli alieni è sempre lo stesso: usare le loro abilità mutaforma per creare tensioni e destabilizzare i rapporti fra le potenze terrestri. Non a caso, Rhodes consiglia al Presidente Ritson (Dermot Mulroney) di usare il pugno di ferro nelle trattative con i russi, quando l’Air Force One atterra su suolo inglese. Il convoglio presidenziale viene poi attaccato dai russi stessi, ma ovviamente sono Skrull guidati da Gravik. Ne nasce la più grande scena d’azione vista finora nella serie: tra elicotteri, razzi e mitragliatrici, una tranquilla strada di campagna diventa una zona di guerra.

Gravik sfoggia i suoi poteri da Super Skrull in versione MCU, con il virus Extremis che lo rende invulnerabile e il DNA di Groot che gli permette di allungare le braccia in spire legnose, come il membro dei Guardiani. Per fortuna, arrivano sul posto Fury e Talos, che hanno seguito le tracce del segnalatore liquido. Il Nostro riesce ad abbattere un elicottero nemico con un lanciarazzi, ma Talos rimane ferito mentre sfonda un finestrino corazzato per salvare il Presidente. Fury mette quest’ultimo sulla sua auto, e promette a Talos di aiutarlo subito dopo. Purtroppo, in soccorso dell’alieno giunge un soldato statunitense che Fury identifica subito come uno Skrull, e ha ragione: si tratta di Gravik.

Il capo dei terroristi è insensibile ai proiettili di Fury, e riesce a pugnalare Talos, lasciandolo a terra esanime prima di fuggire in moto. Fury guarda sconvolto il corpo dell’amico, e poi si volta in direzione di Ritson, svenuto sulla sua auto: con la vita del Presidente in pericolo, il Nostro fa una dolorosa scelta pragmatica, e abbandona Talos sulla strada. Sale quindi in macchina e parte, con il Presidente sul sedile del passeggero. Samuel L. Jackson è bravo a lasciar trasparire il conflitto interiore del personaggio, diviso fra ragion di stato e ragion del cuore, come spesso accade nella sua vita.

A dire il vero, è improbabile che Talos sia morto: è co-protagonista della serie, e le sue schermaglie con Fury sono l’ossatura del racconto. Ucciderlo adesso sarebbe una mossa quantomeno discutibile, ma è curioso che il finale della puntata rispecchi l’epilogo della terza, con Talos al posto di sua figlia. Andrà allo stesso modo? Per avere una risposta dovremo attendere mercoledì 19 luglio, quando il quinto episodio di Secret Invasion arriverà su Disney+. Staremo a vedere.

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La sinossi ufficiale

Nella nuova serie Marvel Studios Secret Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.

Il cast

Nel cast figurano Samuel L. Jackson (Nick Fury), Ben Mendelsohn (Talos), Cobie Smulders (Maria Hill), Martin Freeman (Everett Ross), Kingsley Ben-Adir (Gravik), Killian Scott, Olivia Colman, Emilia Clarke (G’iah), Christopher McDonald, Carmen Ejogo, Martin Freeman, Charlayne Woodard e Don Cheadle.

Lo sceneggiatore

Kyle Bradstreet, sceneggiatore e produttore esecutivo di Mr. Robot, è l’head writer della serie.

I registi

Alcuni episodi sono stati diretti da Thomas Bezucha, noto per Big Eden, La neve nel cuore, Monte Carlo e Uno di noi. Altri sono stati invece diretti da Ali Selim, regista del film Sweet Land e di varie serie tv, tra cui In Treatment, Criminal Minds, The Looming Tower, Manhunt e Condor.