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La passione di Cristo: secondo Jim Caviezel i sequel potrebbero essere due

Pubblicato il 07 luglio 2023 di Marco Triolo

Sono anni che si parla di un sequel de La passione di Cristo, che dovrebbe riunire il regista Mel Gibson e la star Jim Caviezel e raccontare, ovviamente, la resurrezione di Cristo (titolo provvisorio: The Passion of the Christ: Resurrection). Si farà mai questo film? Ci sono fortissimi dubbi per varie ragioni, principalmente il fatto che Mel Gibson non è più tanto ben visto a Hollywood (anche se ora sta per girare un nuovo film, Flight Risk), che il film è invecchiato male per via di certe accuse di antisemitismo e che Jim Caviezel ha ormai 55 anni, 22 in più rispetto all’età che dovrebbe avere Gesù.

Eppure ogni tanto se ne sente parlare, e ora lo stesso Caviezel, apparso di recente in un episodio di The Shawn Ryan Show, ha rivelato un nuovo dettaglio, che rende il progetto sempre più improbabile: il sequel non sarà uno, ma due. O forse tre, chissà.

L’attore ha detto di aver parlato di recente con Mel Gibson per capire quando le riprese inizieranno:

Gli ho chiesto se sarebbe stato pronto a partire a gennaio, mi ha detto “Sì, forse”. Gli ho detto: “Che ne dici della fine dell’autunno?”, mi ha detto “Sì, forse”. “Settembre?”. “Sì, forse” […]. Chi lo sa? So che sta lavorando a un film con Mark Wahlberg, sta finendo quello, ma sta lavorando a questo da molto tempo. Sarà il più grande film della storia. Potrebbero essere due film, forse tre, ma penso siano due.

Le riprese di The Passion of the Christ: Resurrection sarebbero dovute partire in primavera, ma non c’è stato niente da fare. Ora si parla, quindi, del tardo autunno o dell’inverno. Sarà vero? O è l’ennesimo caso di un progetto spinto in là fino a perderne definitivamente le tracce?

Di certo, La passione di Cristo fu un successo, e incassò 612 milioni nel mondo a partire da un budget di 30. Un sequel avrebbe anche senso, da un punto di vista puramente commerciale, ma come la mettiamo col fatto che il protagonista è invecchiato di vent’anni da allora? La tecnologia per ringiovanire gli attori esiste, ma se nemmeno Indiana Jones e il Quadrante del Destino, con tutto il suo budget, è stato in grado di renderla del tutto convincente, cosa potrà mai sperare di fare un film con un budget dieci volte inferiore?