SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, ha indetto uno sciopero a partire dalla mezzanotte di questo venerdì, il primo dal 1980 e il primo doppio sciopero degli attori insieme a quello della Writers Guild Of America (WGA), attualmente in corso, dal 1960.
In una conferenza stampa via streaming presso la sede di Los Angeles, la presidentessa Fran Drescher e il direttore esecutivo nazionale e capo negoziatore Duncan Crabtree-Ireland hanno detto che ‘probabilmente’ lo sciopero durerà per un po’.
Secondo Deadline, la Drescher e gli altri inizieranno a protestare domani mattina con un autobus che partirà dal quartier generale della SAG-AFTRA intorno alle 8:30, dove si recheranno a Netflix, Paramount, Warner Bros. Discovery e infine alla Disney.
Mercoledì si sono infrante le trattative e questa mattina il consiglio nazionale della SAG-AFTRA ha votato per indire uno sciopero.
Crabtree-Ireland ha dichiarato:
“Dal momento in cui sono iniziate le trattative, il 7 giugno, lo staff della SAG-AFTRA e i membri del nostro comitato di negoziazione hanno fatto gli straordinari dedicando le loro serate, i fine settimana e le vacanze al raggiungimento di un accordo che garantisse un futuro sostenibile per la professione degli attori. Ma nonostante gli sforzi del nostro team, l’AMPTP è rimasta ferma nel suo impegno a svalutare il lavoro dei nostri membri”.
Drescher, in un discorso appassionato, ha detto:
“Abbiamo un problema.
Questa è un’ora molto importante per noi. Ho pensato che saremmo stati in grado di evitare uno sciopero. La gravità di questa mossa non mi sfugge.
È una cosa molto seria che riguarda migliaia, se non milioni di persone in tutto il Paese e nel mondo. Non solo i membri di questo sindacato, ma anche le persone che lavorano in altri settori al servizio di chi lavora in questa industria”.
Ha aggiunto:
“Non avevamo scelta. Siamo noi le vittime. Siamo vittime di un’entità molto avida.”
Nel corso dell’intervento si è detta “scioccata” dal modo in cui i dirigenti degli studios trattano gli attori.
“Non riesco a credere, francamente, a quanto siamo distanti su molte cose. È disgustoso. Si vergognino. Stanno dalla parte sbagliata della storia”.
L’attrice ha aggiunto che gli attori non possono continuare a essere “emarginati, non rispettati e disonorati” da un modello di business che è stato modificato dallo streaming.
“Se non ci alziamo in piedi adesso, saremo tutti nei guai. Rischiamo di essere sostituiti dalle macchine e dalle grandi aziende.
Non riesco a credere a quanto siamo distanti su molte cose, a come si appellino alla povertà… quando danno centinaia di milioni di dollari ai loro amministratori delegati. È disgustoso. Si vergognino, in questo momento sono dalla parte sbagliata della storia”.
Crabtree-Ireland si è detto altrettanto deluso per la mancanza di un accordo accettabile. Ha aggiunto che l’attuale modello di streaming ha “ridotto” il reddito residuo degli interpreti, mentre le aspettative sulle audizioni in videocassetta inducono gli attori a sostenere i costi da soli.
Ha continuato:
“Questa proposta “innovativa” sull’AI che ci hanno fatto ieri, secondo cui le comparse dovrebbero essere scannerizzate e pagate per un giorno di paga e le loro aziende dovrebbero possedere la scansione della loro immagine, la loro effige per poterla usare per il resto dell’eternità in qualsiasi progetto vogliano senza alcun consenso e senza alcun compenso, se pensate che sia una proposta innovativa vi suggerisco di ripensarci”.
“Anche se siamo tutti delusi dalla riluttanza dell’AMPTP a collaborare, la solidarietà tra i membri della SAG-AFTRA non è mai stata così forte”, ha aggiunto. “Credo davvero che questo sindacato abbia l’unità e la determinazione necessarie per lottare per il futuro delle loro carriere”.
La Guild diffonderà un avviso che delineerà le modalità e le regole dello sciopero, ma Duncan Crabtree-Ireland ha dichiarato che in generale non sarà consentita alcuna promozione in occasione di festival, convention, anteprime, panel o sui social media o in altri modi.
Alla domanda su quando la Guild potrebbe riunirsi con gli studios e gli streamer, Drescher ha risposto:
“Dipende da loro. Siamo pronti a incontrarci stasera”.
Crabtree-Ireland ha aggiunto:
“Non dubito affatto che queste aziende avrebbero potuto accettare ogni singolo punto della nostra proposta nei nostri pacchetti senza alcun problema per i loro profitti.
Avrebbero potuto farlo. Hanno scelto di non farlo…. Questo sciopero si sarebbe potuto evitare al 100% se queste compagnie fossero state semplicemente ragionevoli e nulla di questo contratto avrebbe danneggiato queste compagnie. Si tratta di rispetto per i membri della SAG-AFTRA e per il loro lavoro, e non c’è”.
Ha inoltre respinto una dichiarazione rilasciata martedì mattina dall’Alliance Of Motion Picture And Television Producers (AMPTP), secondo la quale gli studios e gli streamer avrebbero offerto “aumenti storici delle retribuzioni e dei diritti residuali”.
Deadline ha rivelato all’inizio di questa settimana che la strategia dell’AMPTP nei confronti degli sceneggiatori, è quella di andare avanti fino a ottobre, quando gli sceneggiatori saranno a corto di soldi.
Un dirigente dello studio ha dichiarato a Deadline:
“L’obiettivo è lasciare che le cose si trascinino fino a quando i membri del sindacato non inizieranno a perdere i loro appartamenti e le loro case”
Diverse altre fonti hanno ribadito la dichiarazione e riconosciuto l’approccio freddo come il ghiaccio. Un insider lo ha definito “un male crudele ma necessario”.
Ha detto Drescher:
“Un male necessario? Ci credete? Avevamo una lavagna con le citazioni solo perché la sala ricordasse alcune delle cose che erano state dette. Sapete una cosa? Alla fine la gente abbatte i cancelli di Versailles, e allora è finita e noi siamo in quel momento”.
Le aziende associate all’AMPTP sono entrate in trattativa con la SAG-AFTRA con l’obiettivo di forgiare un nuovo contratto che fosse vantaggioso per entrambe le parti. L’AMPTP ha presentato un accordo che offre aumenti storici sulla retribuzione e sui contributi residui, massimali sostanzialmente più alti per i contributi pensionistici e sanitari, tutele per i provini, periodi di opzione per le serie più brevi e una proposta innovativa sull’AI che protegge le immagini digitali degli attori per i membri della SAG-AFTRA. Uno sciopero non è certo il risultato che speravamo, perché gli studios non possono operare senza gli interpreti che danno vita ai nostri show televisivi e ai nostri film. Il sindacato ha purtroppo scelto una strada che porterà a difficoltà finanziarie per innumerevoli migliaia di persone che dipendono dall’industria.
Ecco alcune proposte dei produttori a cui la SAG-AFTRA ha scelto di rinunciare in favore di uno sciopero:
Degli effetti che tutto questo potrebbe avere sull’industria cinematografica, ne abbiamo già parlato in QUESTO ARTICOLO.