Venezia 80 perde il suo film di apertura: Challengers di Luca Guadagnino è stato ritirato dalla selezione in seguito allo sciopero degli attori, che impedirà al cast – composto da Zendaya, Josh O’Connor e Mike Faist – di recarsi a Lido per presentare il film e che quindi rende nullo l’interesse promozionale della sua presenza alla Mostra.
Dopo una settimana di discussioni, l’organizzazione della Mostra ha confermato in un comunicato che Challengers non parteciperà a seguito di una decisione presa dalla produzione. Il film sarà distribuito da Metro Goldwyn Mayer Pictures/Amazon Studios in USA e da Warner Bros. a livello internazionale.
Al posto del film di Guadagnino, toccherà dunque a Comandante di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, aprire la Mostra di Venezia. Il film, distribuito da 01, sarà in concorso.
Dal regista Luca Guadagnino – già candidato all’Oscar® nella categoria miglior film con Chiamami col tuo nome – arriva Challengers, con protagonista Zendaya nel ruolo di Tashi Duncan, ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte (Mike Faist – West Side Story), la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai finito Patrick (Josh O’Connor – The Crown), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi dovrà chiedersi qual è il prezzo della vittoria.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo.
Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.
Scoppia una una breve ma violenta battaglia nella quale il Comandante Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo sarà costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.
Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, il Comandante Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
Fonte: Variety