Il fenomeno dell’estate cinematografica ha un nome: “Barbenheimer“. Non riguarda tanto l’Italia, dove Barbie uscirà il 20 luglio e Oppenheimer il 23 agosto, quanto gli Stati Uniti, il Regno Unito e gli altri paesi in cui, al contrario, questi due film così diversi, al punto che li possiamo definire proprio “diametralmente opposti”, usciranno lo stesso giorno, il 21 luglio. Una scelta di controprogrammazione che, da un punto di vista puramente commerciale, ha senso, ma che ovviamente nell’era dei meme ha scatenato la creatività del popolo di Internet. Quando arrivano i poster realizzati dai fan (il primo di Sean Longmore, il terzo di BossLogic)…
Barbenheimer poster art by @ThatTallGinger pic.twitter.com/tXUAdxm6qb
— DiscussingFilm (@DiscussingFilm) July 7, 2023
I just saw this Barbenheimer poster on Reddit. (Unfortunately, I don’t know who made it, so I can’t credit them.) pic.twitter.com/cYWSY24sz4
— DavideLNX 🏳️🌈 (@DavideLNX) July 8, 2023
@Bosslogic clears pic.twitter.com/IYR0aAB9at
— Mrinal Rohilla (@MrinalRohilla) July 7, 2023
…e i trailer parodia…
…vuol dire che stai lasciando il segno. Ma non è tutto, perché ovviamente sono anche arrivate le magliette a tema: tra due mesi nessuno si ricorderà più di Barbenheimer, ma TU sì, se avrai comprato la maglietta!
A contribuire a questo fenomeno è stato anche Tom Cruise, che, da eterno sostenitore dell’esperienza cinematografica, ha twittato una foto di se stesso, in compagnia del regista di Mission: Impossible – Dead Reckoning, Christopher McQuarrie, con il biglietto in mano, davanti ai poster delle grosse uscite estive, Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Barbie e Oppenheimer.
This summer is full of amazing movies to see in theaters.
Congratulations, Harrison Ford, on 40 years of Indy and one of the most iconic characters in history.
I love a double feature, and it doesn’t get more explosive (or more pink) than one with Oppenheimer and Barbie. pic.twitter.com/udWHHj4fAe
— Tom Cruise (@TomCruise) June 28, 2023
Greta Gerwig e Margot Robbie hanno subito risposto, facendo sapere a Cruise e McQuarrie di aver “accettato la missione”:
Mission: Accepted! pic.twitter.com/DJ2gm5e4XU
— Barbie Movie (@barbiethemovie) June 30, 2023
E il fandom vola. Barbenheimer diventa un evento imperdibile, si comincia a ipotizzare di vedere i due film in un double feature, la stessa sera, e c’è chi inizia anche a interrogarsi sull’ordine giusto in cui vedere i film: meglio prima Oppenheimer, che, secondo le voci, lascerà gli spettatori “devastati” dalla visione, per poi riprendersi con una bella mano di rosa con Barbie? Oppure meglio prima la leggerezza di Barbie e solo poi la pesantezza storica di Oppenheimer?
me after Oppenheimer waiting in the line for Barbie https://t.co/8CpvFb19lP pic.twitter.com/kebppew8Be
— shrav 💌 (@mercsluckycharm) June 20, 2023
La possibile risposta arriva da una fonte autorevole: la Nuclear Threat Initiative (NTI), organizzazione americana non-profit che si occupa di prevenire attacchi e incidenti nucleari, ha diffuso un comunicato per dire che, sì, meglio vedere prima Oppenheimer e poi Barbie.
Anyone participating in “Barbenheimer” should see #Oppenheimer first. Trust us on this one.
Read our full statement ⬇️ pic.twitter.com/DKghTNKXGR
— NTI (@NTI_WMD) June 29, 2023
Nel comunicato si legge:
Nel corso degli ultimi mesi, un grande dibattito è emerso. Ha toccato tutti gli angoli della cultura – cinema, accademia, media e meme – e, ora, la sicurezza globale. In quanto leader nel movimento per costruire soluzioni sistemiche alle minacce nucleari e biologiche che mettono a rischio l’umanità, ci sentiamo in dovere di aggiungere la nostra voce al coro. Non possiamo più restare in silenzio.
Dopo attente analisi e considerazioni, NTI ha concluso che l’unico ordine di visione sensato per “Barbenheimer” è prima Oppenheimer, seguito da Barbie. Questo dovrebbe includere una significativa pausa dopo Oppenheimer, in modo che lo spettatore possa riprendersi fisicamente ed emotivamente, e ripulire il proprio palato irradiato in vista della delicata e meno esplosiva pietanza a seguire. Ciò darà allo spettatore anche il tempo di riflettere profondamente sul messaggio del film e le minacce esistenziali che le armi nucleari ancora rappresentano per il nostro mondo. Solo allora Barbie potrà essere apprezzato nella sua fiorente interezza.
Crediamo che l’ordine di visione opposto (o l’omissione della pausa) renderanno più difficile per la maggior parte degli spettatori apprezzare entrambi i film. Coloro che tenteranno quest’impresa rischieranno di rovinarsi la giornata e, peggio, non riuscire ad assorbire gli importanti temi e lezioni indubbiamente contenuti in entrambi i film.
NTI si impegna a costruire un mondo più sicuro – per Barbie, Ken e tutte le creature, di plastica o meno.
Ma poi, a ben vendere, sono davvero così diversi questi due film? Dal trailer di Barbie, si evince che la bambola verrà esiliata dal suo mondo fatato e partirà per un viaggio rivelatore nel mondo reale dopo essersi posta una domanda sulla morte, in un mondo in cui questo pensiero è vietato. Anche Oppenheimer parla di morte, ovviamente, considerando che lo stesso J. Robert Oppenheimer dichiarò, citando la Bhagavadgita: “Sono diventato morte, il distruttore di mondi”. Non è che alla fine questo double feature sarà tematicamente più azzeccato di quello che si crede?
Non lo sappiamo. Nel dubbio, ecco qualche altro meme.
here’s a new Barbenheimer poster for yall #barbie #Barbenheimer #Oppenheimer #OppenheimerMovie pic.twitter.com/qL8M9GbLun
— rahalarts.eth (@rahalarts) July 6, 2023
Barbenheimer. 2023 ✍🏽#Barbie #Oppenheimer pic.twitter.com/aeKpxE1qH9
— JustRalphy (@JustRalphyyy) July 3, 2023
HAPPY BARBENHEIMER MONTH pic.twitter.com/ywvLwNtEI0
— Film Updates (@FilmUpdates) July 1, 2023
they should be friends#Barbie #Oppenheimer #Barbenheimer pic.twitter.com/8ww7WKXGxm
— Z 🍑 ⏩ GA Pop and Horror Con (@thelilnan) July 9, 2023
Comunque vada – le proiezioni parlano di un esordio tra gli 80 e i 100 milioni di dollari per Barbie e sui 50 milioni per Oppenheimer – una cosa è evidente: a giovarne, da questa sfida mediatica a colpi di meme, vera e propria campagna pubblicitaria dal basso attuata senza che gli studios debbano sborsare un centesimo, saranno entrambi i film.