Due anni fa Armie Hammer era stato travolto da uno scandalo che ha avuto pesantissime conseguenze sulla sua carriera.
L’attore, visto in pellicole come The Social Network, Mine, Chiamami col tuo nome e Assassinio sul Nilo era finito al centro di un vero e proprio caso mediatico con accuse gravissime, che comprendevano anche lo stupro, ma la polizia di Los Angeles, dopo un’attenta indagine, ha annunciato che non sarà processato con questa accusa.
Secondo quanto dichiarato, non è stato possibile stabilire con ragionevole certezza se ci sia stato uno stupro a causa della “complessità del rapporto” tra l’attore e la sua accusatrice. L’ufficio del procuratore ha sottolineato che non ci sono prove sufficienti per incriminare Hammer e che, a causa della complessità del rapporto e dell’impossibilità di dimostrare un rapporto sessuale forzato non consenziente, non è stato possibile procedere al di là di ogni ragionevole dubbio.
L’attore ha commentato la notizia su Instagram:
Sono davvero grato al procuratore distrettuale per aver condotto un’approfondita indagine e per essere giunto alla conclusione che ho sempre sostenuto, e cioè che non è stato commesso alcun crimine. Non vedo l’ora di iniziare quello che sarà un processo lungo e difficile per rimettere in sesto la mia vita ora che il mio nome è stato riabilitato.
Lo scorso febbraio Armie Hammer aveva per la prima volta parlato di quanto successo, rivelando di aver pensato al suicidio e aggiungendo che i suoi comportamenti erano la diretta conseguenza di un abuso sessuale subìto all’età di 13 anni, per mano di un giovane prete. QUI trovate maggiori dettagli.