Cinema Festival

Thierry Fremaux respinge le accuse: Cannes non è un “festival per stupratori”

Pubblicato il 15 maggio 2023 di Marlen Vazzoler

Adèle Haenel, la protagonista di Ritratto della giovane in fiamme, ha dichiarato che Cannes: “È un festival per stupratori” in una lettera aperta pubblicata su Telerama la scorsa settimana.

Il direttore del Festival di Cannes, Thierry Fremaux, ha detto che questi commenti sono falsi e ha chiesto oggi ai giornalisti se credono davvero che Cannes celebri gli stupratori. Ha detto:

“Posso solo commentare quello che ha detto su Cannes, dicendo che, suppongo per essere radicale, si sia sentita in dovere di fare questo commento su Cannes, ma è falso, errato.”

Riferendosi alla partecipazione della Haenel alla Selezione Ufficiale del festival con Ritratto della giovane in fiamme e BPM, ha spiegato:

“Non la pensava così quando è venuta al festival come attrice, almeno spero che non fosse in una sorta di assurda contraddizione.
Cannes è un evento con una forte eco a livello mediatico e la gente usa Cannes per parlare di certi problemi. Lo trovo normale. Non mi dà fastidio. Cannes può essere interpretato in modi diversi e gli si possono dare identità diverse, che non rispecchiano la realtà.
Molte persone parlano di Cannes e non ci sono mai state. Posso solo dire che non è vero e la prova è che se pensaste che questo è un festival per stupratori, non sareste qui ad ascoltarmi, non vi lamentereste di non poter ottenere i biglietti per entrare alle proiezioni.”

Adèle Haenel

In passato Haenel ha accusato il regista francese Christophe Ruggia di averla molestata sessualmente per anni, da quando be aveva solo 12, dando vita al movimento francese #MeToo.

Alla cerimonia di premiazione dei Cesar 2020 l’attrice lasciò la sala in un impeto di rabbia quando Roman Polanski vinse come miglior regista. Al sentire il nome del filmmaker, la donna lasciò la sala urlando “Bravo pedofilo!”.

Da allora, Haenel ha lasciato il mondo del cinema per dedicarsi all’attivismo politico, al teatro e alla danza con l’artista Gisèle Vienne.

Nella sua lettera aperta ha accusato il Festival di Cannes di “difendere gli stupratori” perché ha celebrato registi accusati di cattiva condotta sessuale o di abusi, citando Roman Polanski (che ha vinto la Palma d’Oro nel 2002 per Il pianista) e Gerard Depardieu, un ospite abituale della Croisette.

Johnny Depp

Un giornalista con la sua domanda ha lasciato intendere che l’aver scelto di aprire il Festival con Jeanne du Barry interpretato da Johnny Depp, abbia creato dei problemi in alcuni settori dei media e dell’industria statunitensi.

Fremaux ha dichiarato che l’immagine pubblica di Depp non ha influito sulla decisione di scegliere il film:

“Non conosco l’immagine di Johnny Depp negli Stati Uniti. A dire il vero, nella mia vita ho una sola regola: la libertà di pensiero, la libertà di parola e di azione all’interno di un quadro legale. Se a Johnny Depp fosse stato vietato di recitare in un film, o se il film fosse stato vietato, non saremmo qui a parlarne… Questa [polemica] è nata dopo l’annuncio del film a Cannes”.

Ha aggiunto:

“È straordinario nel film in un ruolo difficile. Non so perché sia stato scelto. Dovrete chiedere a Maïwenn le motivazioni dietro la sua scelta”.

E ha poi concluso di non essere interessato alla vita privata di Depp o alle sue controversie legali:

“Sono l’ultima persona che può discutere di tutto questo. Se c’è una persona al mondo che non ha trovato il minimo interesse in questo processo molto pubblicizzato [contro la Heard], sono io. Non so di cosa si tratti. A me interessa Johnny Depp come attore”.

Fonti THR, Variety