La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, un prequel che unisce passato e presente – LA RECENSIONE IN ANTEPRIMA

La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, un prequel che unisce passato e presente – LA RECENSIONE IN ANTEPRIMA

Di Gian Marco Novelli
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Tratto dai romanzi di Julia Quinn e prodotto da Shonda Rhimes, Bridgerton rappresenta per Netflix uno show di grande successo; basti pensare che entrambe le due stagioni fino a questo momento prodotte sono presenti nella TOP 10 degli show più visti di sempre sulla piattaforma streaming. Sarebbe stato quindi sciocco per Netflix non ampliare la storia dei romanzi (la quale coprirà 8 stagioni) con prequel e spin-off su determinati personaggi, facendo diventare il marchio Bridgerton un vero e proprio franchise. La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton nasce come un prequel che va in questa direzione, cercando di trattare più specificatamente la storia di un personaggio chiave della serie originale come quello della regina Carlotta.

Essa in Bridgerton (dove viene interpretata da Golda Rosheuvel) ci viene presentata come una sovrana algida, in cui però traspaiono molte fragilità. Saranno proprio queste ultime ad essere centrali nel prequel; infatti, se nella serie madre ne abbiamo avuto solo un assaggio, in questo nuovo show scopriremo i motivi del suo carattere spigoloso ed enigmatico. A differenza di Bridgerton, questo prequel non è tratto da un romanzo ma dal 9 maggio 2023 sarà possibile acquistare proprio un libro scritto da Julia Quinn e Shonda Rhimes, basato su di esso. I 6 episodi de La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton saranno invece disponibili sulla piattaforma Netflix il 4 maggio 2023.

Carlotta e Giorgio: una struggente storia d’amore

Fin da quei frammenti mostrati in Bridgerton abbiamo avuto modo di capire quanto la storia d’amore tra la regina Carlotta ed il re Giorgio sia molto profonda. Ne La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton ci vengono mostrate le fondamenta di tale amore, con una narrazione più oscura di quella viste in Bridgerton. Se, infatti, nella serie madre il protagonista di ogni stagione deve trovare la propria metà così da avere un finale alla “E vissero per sempre felici e contenti”, in questo prequel nulla assomiglia ad una favola. Quello tra Carlotta e Giorgio (nelle loro versioni giovani rispettivamente interpretati da India Amartifio e Corey Mylchreest) è un amore capace di superare numerosi ostacoli, primo tra tutti quello delle condizioni di salute del re.

La salute mentale del sovrano rappresenta infatti la tematica più importante di questo nuovo show, il quale si concentra più sulle difficoltà di rendere un amore duraturo in salute e malattia che sulla ricerca stessa dell’amore. In tal senso un applauso va fatto ai due attori protagonisti, in particolare a Corey Mylchreest capace di cogliere ogni sfumatura del difficile personaggio assegnatogli. Quella dei due sovrani è una storia d’amore nata per costrizione, ma in grado di crescere con il tempo fino a divenire un rapporto indissolubile. Una complicità tale da far breccia nel cuore di chi guarda ed anche capace di far commuovere.

Un prequel che muove gli eventi della serie principale

La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton nasce come prequel, ma nei suoi 6 episodi riesce anche a portare avanti alcune trame “secondarie” della serie madre, grazie a numerosi intrecci tra passato e presente. È per tale motivo che nel cast riprendono i loro ruoli le attrici Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury) e Ruth Gemmel  (Lady Violet Bridgerton). Lo show si muove egregiamente in questa doppia linea temporale, concentrandosi soprattutto a delineare una comparazione tra la Carlotta del passato, catapultata nelle vesti di sovrana per dare un erede a re Giorgio (ed a tutta la dinastia), e quella del presente in grado di esortare in prima persona i propri (pigri) figli affinché trovino una moglie con cui continuare la dinastia che lei e suo marito hanno, con non poche difficoltà, cercato di portare avanti.

In entrambe le linee temporali ad emergere è soprattutto il ritratto di una sovrana estremamente sola, una caratteristica capace di accumunarla allo stesso re Giorgio (tenuto quasi nascosto a causa delle sue fragili condizioni mentali) ma anche ad altri personaggi come la giovane Lady Danbury (Arsema Thomas), della quale si scoprirà un passato non propriamente facile.

Il cambiamento culturale ed etnico portato in scena dalla serie

La serie porta anche in scena la tematica del razzismo e della lotte di classe, una questione appena accennata in Bridgerton. In quest’ultimo infatti non è presente il razzismo nei confronti di coloro aventi un colore della pelle diverso da quello comunamente accettato, mentre ne La regina Carlotta: una storia di Bridgerton ci viene spiegato che non è sempre stato così; le persone black hanno dovuto lottare duramente contro i pregiudizi della corte reale (e non solo) prima di essere accettate. La stessa Carlotta viene inizialmente vista non di buon occhio a causa del suo colore della pelle, ma è Lady Danbury il personaggio ad aver più sofferto prima di riuscire a prendersi il posto che le spettava all’interno dell’alta società.

La condizione di solitudine descritta nel precedente paragrafo riguarda quindi anche il razzismo subito da queste donne, le quali però non si sono lasciate abbattere ed a loro modo hanno cercato di traghettare perfettamente la società all’età della reggenza inglese, periodo transitorio che porterà alla conclusione del regno di Giorgio III. La penna di Shonda Rhimes si vede tutta in questo prequel, la sceneggiatrice è infatti famosa per aver scritto delle donne afro dalla spiccata personalità come Miranda Bailey (Chandra Wilson) in Grey’s Anatomy, Olivia Pope (Kerry Washington) in Scandal o Annalise Keating (Viola Davis) ne Le regole del delitto perfetto.

La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton riesce quindi ad aggiustare alcuni limiti della serie madre, non snaturando però il proprio stile narrativo bensì rendendolo più maturo e adulto, adatto a chi è piaciuto Bridgerton e a chi non l’ha apprezzato. La serie arriverà su Netflix il 4 maggio 2023, noi siamo pronti a scommettere in un nuovo successo targato Shonda Rhimes e Shondaland.

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