SerieTV Recensioni

La fantastica signora Maisel 5: la lunga scalata verso il successo – LA RECENSIONE DELLA STAGIONE FINALE

Pubblicato il 27 maggio 2023 di Gian Marco Novelli

La fantastica signora Maisel ha rappresentato il primo grande successo per la piattaforma Prime Video, la prima hit che ha dato poi la spinta decisiva per la produzione di numerosi altri ambiziosi progetti come The Boys e Gli anelli del potere. Dopo una corsa durata 5 stagioni e 35 episodi, La fantastica signora Maisel si è conclusa venerdì 26 maggio con un finale sorprendente e commovente, capace di non deludere il pubblico ma anzi di lasciarlo soddisfatto ed appagato per quanto visto. La scorsa annata si era conclusa con un confronto aperto tra la protagonista Midge Maisel (interpretata da una bravissima Rachel Brosnahan) e Lenny Bruce (Luke Kirby), quest’ultimo cercò di svegliare la donna dal torpore creativo in cui era caduta.

Quella stagione ha rappresentato il punto più basso per Midge, la quale non credeva più di poter coronare il suo sogno: diventare finalmente una comica di fama mondiale. Tale malessere della protagonista si è ripercosso in tutta la scorsa stagione, che infatti è risultata essere più di transizione (ma non per questo meno bella). Nell’ultimo ciclo di episodi, però, tutto cambia: la scrittura della serie è tornata a prendere vita e ad essere splendente come le prime due annate (le migliori dal punto di vista creativo), supportate da una sceneggiatura così forte anche le interpretazioni degli attori ne sono uscite rafforzate. Se non avete ancora concluso la stagione, vi consigliamo di non continuare la lettura perché DI SEGUITO SARANNO PRESENTI SPOILER (anche sul finale di serie).

L’aggiunta di flashforward agrodolci

L’ultima stagione de La fantastica signora Maisel si apre con una sorpresa per il pubblico: l’inserimento della tecnica narrativa del flashforward. Tale espediente ha come obiettivo quello di catapultare gli spettatori avanti nel futuro in alcune scene, senza quindi distogliere l’attenzione dagli eventi principali della serie (in questa quinta annata collocati nel 1961). Ad essere mostrato è però un futuro a lunghi tratti agrodolce per Midge, ci viene subito detto che è diventata una star della comicità (sua aspirazione più grande) ma al contempo la vediamo sola. Tale solitudine è evidenziata da un rapporto minimo con i figli, ma soprattutto dall’assenza della manager ed amica Susie Myerson (Alex Borstein).

Nel bellissimo sesto episodio (dedicato completamente al personaggio di Susie) scopriremo il vero motivo del loro allontanamento per tutti quegli anni, avvenuto a seguito di un profondo litigio.  L’episodio si conclude però con la proposta di rivedersi, fatta da Midge (attraverso un filmato) in occasione di una serata dedicata a Susie. Il legame tra le due, anche a distanza di anni e dopo un brutto litigio, è rimasto quindi indissolubile. Midge e Susie rappresentano l’anima della serie e nel finale le vediamo proprio trascorrere la vecchiaia insieme, guardando quiz in tv, seppur in città e dimore differenti. Un epilogo importante ed adeguato per la relazione più bella portata in scena dallo show.

La parabola discendente di Lenny Bruce

Se quello tra Midge e Susie è il legame più bello, il comico Lenny Bruce è sicuramente il personaggio maschile più interessante (nonché il primo insieme a Susie ad aver creduto nel talento di Midge). Tra Midge e Lenny nel corso degli episodi si instaura un legame profondissimo e sono in tanti ad aver sperato fino all’ultimo per l’endgame della “coppia”. In quest’annata finale vediamo Lenny solo in due episodi (il primo e l’ultimo), la sua presenza appare però sempre così magnetica e ciò grazie soprattutto allo straordinario talento di Luke Kirby. Quello del comico è infatti l’unico personaggio presente (con continuità) nella serie ad essere esistito veramente, nella realtà ha aperto la strada a molti performer appartenenti alla stand up comedy. Il destino del vero Lenny è però stato caratterizzato da un triste epilogo: il suicidio (avvenuto nel 1966), a seguito di una potente overdose. I fan della serie hanno dibattuto a lungo sul futuro del personaggio, chiedendosi se i coniugi Palladino avrebbero in qualche modo modificato questo triste evento.

La fantastica signora Maisel non mostra esplicitamente la morte di Lenny, ma nel finale decide di anticiparcela. Nel 1965 (un anno prima del tragico evento) assistiamo ad uno spettacolo dell’uomo ed anche ad un dialogo tra lui e Susie, mandata segretamente da Midge per offrirgli un lavoro. Quello che vediamo però non è più il Lenny mostrato fino a quel momento, ci troviamo infatti di fronte ad un personaggio cupo e quasi arrendevole nei confronti della vita. Nell’episodio conclusivo Lenny è però protagonista di un’altra intensa scena, questa volta con Midge, ambientata durante il finale della stagione 4. I due sono a cena in un ristorante cinese, l’uomo predirà il futuro glorioso di Midge e soprattutto in un biscotto della fortuna troverà un biglietto con su scritto i numeri fortunati della donna. Nella sera del suo primo vero debutto Midge porterà con sé quei numeri, un’ennesima testimonianza dell’intenso legame che li legherà per sempre.

Il meritato successo in un finale che non tradisce le aspettative

In quest’ultimo ciclo di episodi vediamo Midge divenire un’autrice dell’importante show di Gordon Ford (Reid Scott), destreggiandosi così in un ambiente dove sono gli uomini (neanche a dirlo) a farla da padrone. Con non poca fatica la donna riuscirà ad ottenere sempre più l’ammirazione dei colleghi ed in parte dello stesso Ford. L’obiettivo di Midge (aiutata da Susie) era però riuscire ad ottenere un piccolo spazio nella storica trasmissione dell’uomo, così da esibire tutto il suo talento comico. Nel finale la donna si prenderà con “la forza” il palco, un po’ come aveva fatto nel primissimo episodio della serie, sorprendendo tutti e ricordando a Gordon Ford (piuttosto restio al debutto di un autore nel proprio show) che lei non ama seguire le regole. Con soli 4 minuti a disposizione Midge incanta la platea ed il pubblico a casa, grazie ad un monologo comico in cui Rachel Brosnahan dona una delle sue performance migliori (l’attrice meriterebbe di vincere un secondo Emmy Award per questo ruolo).

Quei 4 minuti apriranno la strada alla sfavillante carriera di Midge, permettendole così di raggiungere finalmente il tanto agognato successo. In tutta la stagione finale (e nell’intera serie) la disparita lavorativa tra uomo e donna è una delle tematiche portanti e la stessa Midge ci tiene a sottolinearlo nel suo monologo, che per noi spettatori sarà l’ultimo ma invece per il personaggio rappresenterà solo uno dei tanti. La quinta ed ultima annata è inoltre quella della piena consapevolezza di Abe (Tony Shalhoub)  e Rose (Marin Hinkle), i genitori di Midge, in relazione all’innato talento della loro figlia; in particolare, nel penultimo episodio Abe dà vita ad uno straordinaria riflessione in cui si dichiara orgoglioso di avere una figlia come Midge, una scena potentissima recitata egregiamente da Tony Shalhoub.

La fantastica signora Maisel conclude, quindi, splendidamente la sua corsa. Probabilmente poteva esserci ancora qualcosa da dire, ma i coniugi Palladino hanno preferito far immaginare al pubblico alcuni momenti della vita di Midge e Susie. Se il finale del revival di Una mamma per amica aveva fatto perdere fiducia al pubblico nei confronti di questo brillante team (nella vita e nel lavoro), quello de La fantastica signora Maisel li ha invece completamente riabilitati. Sempre per Prime Video, i due saranno al timone di una nuova serie tv: Étoile, con protagonista proprio Luke Kirby. Nel pieno stile della serie non ci resta che dire: Tits up! (Tette in fuori!).