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20 anni dal bellissimo finale di Buffy l’ammazzavampiri

Pubblicato il 20 maggio 2023 di Gian Marco Novelli

Il 20 maggio 2003 negli Stati Uniti andava in onda per la prima volta il finale della settima ed ultima stagione di Buffy l’ammazzavampiri, quest’anno si celebra quindi il ventesimo anniversario della sua messa in onda e ci sembrava opportuno onorarlo come merita. Non è mai facile concludere adeguatamente una serie così amata dal pubblico (ed il recente caso di Game of Thrones ce lo ha dimostrato), ma quello di Buffy l’ammazzavampiri viene universalmente considerato come uno dei finali di serie maggiormente apprezzati e riusciti. Chosen (tradotto in italiano con il titolo La prescelta) riesce infatti in soli 42 minuti non solo a mostrare la battaglia finale contro il Primo (nemico assoluto dell’ultimo ciclo di episodi), ma anche a chiudere numerose questioni affrontate dai vari personaggi nel corso della stagione (e nell’intera serie); alcune trame però vengono lasciate da Joss Whedon volutamente aperte e senza una risposta certa, in primis la vita amorosa di Buffy (Sarah Michelle Gellar).

Angel/Buffy/Spike: un insolito triangolo amoroso

Solitamente i triangoli amorosi scaldano sempre gli animi del pubblico, tra chi decide di schierarsi da una parte e chi da un’altra, in Buffy l’ammazzavampiri però il triangolo  tra Angel (David Boreanaz), Buffy e Spike (James Marsters) è molto diverso poiché la protagonista non si innamora dei due vampiri rivali nello stesso momento, bensì in due fasi completamente diverse della sua vita. Quello tra Buffy e Angel è un amore più puro e può essere considerato il primo vero amore della ragazza, mentre la relazione tra Buffy e Spike viene costruita poco alla volta e parte come un bisogno fisico della ragazza di scappare dalla realtà in uno dei momenti per lei più delicati (essere stata riportata forzatamente in vita); la relazione tra i due cambia notevolmente dopo aver toccato il fondo con il tentato stupro da parte del vampiro. In tale momento Spike capisce che non potrà mai essere amato da Buffy se prima non otterrà un’anima e dopo averlo fatto cercherà in tutti i modi di dimostrare alla ragazza di essere meritevole del suo amore. Pian piano la protagonista comincerà di nuovo a fidarsi di lui, fino ad innamorarsi(anche se non vuole ammetterlo a sé stessa).

La decisione di far tornare Angel nell’ultimo episodio della serie ma non farlo partecipare alla battaglia finale risulta molto peculiare,  il suo ritorno è servito alla protagonista per fare il punto sulla sua situazione sentimentale così da farle prendere finalmente coscienza dei suoi sentimenti per Spike. Proprio poco prima della morte di quest’ultimo Buffy gli confesserà di essere innamorata di lui ed anche se il vampiro pensa che lei lo stia facendo solo per compassione, la ragazza è invece realmente innamorata. La vita amorosa della protagonista rimane quindi aperta a fine serie, ci sarà mai spazio per i due eterni vampiri (Spike ritornerà in vita nella quinta ed ultima stagione dello spin-off Angel)?

Un grandissimo girl power

Uno dei tanti pregi di Buffy l’ammazzavampiri è sempre stato quello di aver parlato di girl power prima dello sdoganamento di tale status; la serie nasce proprio con l’obiettivo di ribaltare lo stereotipo classico della biondina, apparentemente poco intelligente, che finisce sempre uccisa per prima nei film horror. Buffy è invece la prescelta per salvare il mondo da demoni e vampiri, lei è la cacciatrice (come ci ricorda il claim della serie). Tale condizione a lungo andare la porterà a sentirsi estremamente sola, specialmente nelle ultime stagioni (quelle più cupe).

È lo stesso Primo a fornirle (inconsciamente) l’arma per batterlo: condividere la propria forza con tutte le altre potenziali cacciatrici, tramite un rito magico pronunciato da Willow (Alyson Hannigan), un altro personaggio su cui si potrebbero scrivere moltissime pagine. Grazie a tale idea (non priva di rischi) Buffy per la prima volta non è più la sola ad avere il peso del mondo sulle sue spalle, riuscendo inoltre anche a disinnescare la forza del Primo e dei suoi adepti. Il discorso pronunciato dalla protagonista a tutte le potenziali cacciatrici andrebbe studiato nei corsi di sceneggiatura, soprattutto quando si parla di girl power e femminismo:

“D’ora in avanti, ogni ragazza nel mondo che potrebbe essere una cacciatrice, sarà una cacciatrice. Ogni ragazza che potrebbe avere il potere avrà il potere e se vorrà ribellarsi, lo potrà fare. Cacciatrici, tutte! Fate la vostra scelta. Siete pronte ad essere… potenti?”

Adesso cosa faremo?

Dopo la distruzione di Sunnydale e la conta dei caduti, tra i più importanti Spike ed Anya (Emma Caulfield), i superstiti si ritrovano al di fuori dei confini della cittadina infernale. Buffy dopo anni in cui è stata la sola ad avere il peso del mondo sulle proprie spalle può finalmente respirare e vivere come una persona normale. Non è, quindi, casuale che alla domanda di Dawn “Adesso cosa faremo?”, la protagonista risponde solo con un grandissimo sorriso. Vediamo quindi quest’ultima finalmente sollevata, dopo un anno in cui è stata messa duramente alla prova (anche troppo).

Il suo sorriso non deriva solo dalla vittoria sul nemico, ma dalla conquista della libertà. Metaforicamente  si potrebbe quasi pensare che la domanda di Dawn venga posta come se quest’ultima faccia parte del pubblico e non sia un personaggio dello show; infatti, è quasi impossibile non domandarsi cosa facciano i personaggi di un’opera (sia essa letteraria, cinematografica o televisiva) dopo la sua conclusione. Il sorriso di Buffy è la perfetta chiusura del cerchio per una serie rilevante anche a 20 anni di distanza dalla sua fine.