SerieTV

Twin Peaks: il capolavoro di David Lynch compie 33 anni

Pubblicato il 13 aprile 2023 di Gian Marco Novelli

“Il capolavoro televisivo degli anni ’90 ha tutto, ma non somiglia a niente”, era ciò che dichiarava lo spot di Canale 5 promuovendo la serie televisiva per eccellenza: Twin Peaks. Nata dalla geniale mente di David Lynch (uno dei registi più acclamati di sempre grazie a titoli cinematografici come Velluto Blu e Mulholland Drive) e Mark Frost, Twin Peaks è ancora oggi considerata una pietra miliare della serialità. È impossibile parlare e scrivere di serie tv senza averla mai vista almeno una volta, in quanto è stata capace di influenzare notevolmente tutto ciò che arrivato dopo. L’8 aprile 1990 andava in onda negli Stati Uniti il memorabile primissimo episodio della serie, sono passati esattamente 33 anni ma Twin Peaks continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo, il quale non si arrende e spera ancora in un continuo della storia (nonostante un revival sia già stato fatto nel 2017). Di seguito proveremo ad omaggiare questo importante traguardo, arrivato proprio a ridosso della Pasqua, elencando alcuni dei motivi principali che hanno reso lo show un successo planetario.

Chi ha ucciso Laura Palmer?

La serie è ambientata nell’immaginaria cittadina di Twin Peaks, la quale viene sconvolta dall’omicidio di una delle adolescenti più popolari del liceo: Laura Palmer (Sheryl Lee). Proprio il ritrovamento del suo cadavere rappresenta quindi l’evento che dà avvio alla serie, insieme ovviamente al contemporaneo arrivo in città dell’agente speciale Dale Cooper (Kyle MacLachlan). La scoperta della vera identità dell’assassino all’epoca diventò una vera ossessione per il pubblico di tutto il mondo, ovunque ci si chiedeva chi avesse ucciso Laura Palmer. Fu il primo vero evento televisivo capace di catalizzare così tanto l’attenzione degli spettatori, con la prima comparsa dei forum su internet in cui di settimana in settimana si dibatteva dei vari episodi, cercando anche degli indizi così da riuscire a risolvere il puzzle. David Lynch e Mark Frost non nascosero mai agli spettatori la presenza di elementi paranormali e soprannaturali, come la Loggia Nera. Quest’ultima si trova in un piano astrale alternativo a quello della cittadina, un luogo al confine tra la vita e la morte dove albergano oscure figure. La contrapposizione tra bene e male rappresenta infatti una delle tematiche principali della serie.

L’identità dell’assassino di Laura Palmer fu rivelata nella prima metà della seconda stagione, a causa di enormi pressioni che l’emittente ABC aveva fatto a David Lynch e Mark Frost. Per tale ragione la trama riguardante l’omicidio della ragazza si concluse anzitempo e ciò scatenò l’ira dello stesso Lynch, il quale decise di abbandonare la scrittura della serie. Fu una decisione veramente suicida da parte della rete, risolvere anticipatamente la trama principale fece infatti perdere allo show la propria magia ed il crollo di ascolti fu costante. Nonostante il ritorno di David Lynch nel finale della seconda stagione, la serie fu cancellata lasciando i fan con un enorme cliffhanger.

“Ci rivedremo tra 25 anni”

Twin Peaks venne cancellato dopo due stagioni ma continuò a vivere a lungo, nel 1992 venne infatti realizzato da David Lynch e Mark Frost un film prequel della serie intitolato Fuoco cammina con me. Gli eventi della pellicola riguardavano gli ultimi giorni di vita di Laura Palmer, fino ad arrivare alla sua uccisione. Quasi l’intero cast della serie riprese i ruoli dei personaggi interpretati, ad eccezione di pochissimi casi isolati. Nel 2017 arrivò però anche un revival della serie chiamato Twin Peaks – The Return ed in onda con 18 episodi sulla rete via cavo Showtime. Questa nuova stagione è stata inevitabilmente ambientata 25 anni dopo la conclusione della serie originale, così da spiegare il naturale invecchiamento degli attori (quasi tutti tornati), e lo stesso Lynch dichiarò di considerarla un unico film di 18 ore. In Twin Peaks – The Return cambiò però notevolmente il tono rispetto alla serie originale, David Lynch pretese infatti completa carta bianca da Showtime così da essere totalmente libero di esprimere tutta la propria arte cinematografica. Il regista raccomandò ai fan della serie di vedere (e rivedere) anche il film prequel realizzato anni prima, in quanto il revival sarebbe stato molto più collegato a quello rispetto alle due precedenti stagioni.

Effettivamente in Twin Peaks – The Return spariscono gli elementi soap, centrali nella serie originale, in favore di atmosfere criptiche ed oscure come quelle del film. Molti fan storici dello show hanno appoggiato tale scelta, altri invece hanno dichiarato di non essere molto d’accordo con questa svolta così cupa. È però innegabile che il revival ha portato in scena alcuni degli episodi più belli dell’intera serie, divenuti in pochissimo tempo storia del piccolo schermo come l’intenso “Part 8”, girato quasi esclusivamente in bianco e nero. In tale episodio David Lynch e Mark Frost hanno definitivamente chiarito l’origine di molti eventi principali della serie, i quali si estendono notevolmente al di fuori dei confini della cittadina. Una stagione estremamente complessa a cui però non è mancato l’applauso della critica di tutto il mondo, il finale (in pieno stile Lynch) è inoltre considerato ancor più rivoluzionario di quello della seconda stagione.

Da Angelo Badalamenti a Julee Cruise: la colonna sonora

La colonna sonora in Twin Peaks detiene un’importanza primaria e questo grazie soprattutto alle bellissime composizioni di Angelo Badalamenti (recentemente scomparso), il quale aveva già lavorato in molti film di David Lynch. Sono, infatti, proprio le sue musiche a rendere iconici molti momenti della serie, come ad esempio il ballo di Audrey Horne (Sherilyn Fenn) accompagnato da un’apposita composizione creata e pensata per il suo personaggio. Nel 1991 Badalamenti vinse un Emmy Award per il miglior tema musicale, ovvero la sigla di Twin Peaks. Per l’appunto parte del successo della serie lo si deve proprio alla potenza della sua sigla di apertura, capace ancora oggi di colpire nel profondo i fan di vecchia e nuova data. Un’altra importante composizione dell’autore è il tema di Laura Palmer, presente in tutti i momenti più importanti aventi come protagonista la ragazza (incluso il ritrovamento del suo cadavere); lo stesso autore in una celebre intervista dichiarò che per comporla si fece guidare soltanto dalle parole di Lynch, doveva essere una composizione più oscura della sigla ed intrisa di tristezza. Protagonista di importanti scene della serie fu invece la cantante Julee Cruise (deceduta nel 2022), la quale si esibisce nel locale notturno di Twin Peaks con dei brani scritti appositamente per lo show come Falling e The World Spins.