Durante un episodio del podcast The Hot Mic, lo scooper Jeff Sneider ha rivelato qualche dettaglio sulla serie HBO Max di Harry Potter e, soprattutto, sul perché Warner Bros. abbia deciso di procedere con un reboot che sta già venendo contestato dai fan.
Sneider ha specificato di prendere la notizia “cum grano salis”, ma a quanto pare Warner non intendeva coinvolgere J.K. Rowling, per via delle sue affermazioni controverse sulla comunità transgender. Oltretutto, proprio queste affermazioni avevano allontanato sia Daniel Radcliffe che Emma Watson, in particolare quest’ultima. Warner avrebbe tentato di lavorare a un adattamento cinematografico di Harry Potter e la maledizione dell’erede, ma la reticenza di Radcliffe e Watson avrebbe spinto lo studio a tentare una strada azzardata: acquisire in toto la proprietà di Harry Potter dalla scrittrice. Missione fallita, in quanto Rowling avrebbe chiesto ovviamente “cifre folli”.
E così le opzioni sul piatto si sono ridotte a una sola: non potendo allontanare J.K. Rowling, e quindi convincere Emma Watson e Daniel Radcliffe a tornare, non restava che un reboot. Sneider però sostiene anche che, per quanto Warner sia convinta davvero di realizzare la serie, quest’ultima starebbe anche venendo usata come arma per fare leva sugli attori e convincerli in extremis a tornare per Harry Potter e la maledizione dell’erede; “Se non tornerete, non sarete più in Harry Potter e noi andremo avanti”. “Più facile a dirsi che a farsi”, ammette Sneider.
Inoltre, Warner avrebbe proposto alla Rowling dei pitch [della serie, supponiamo] ambientati in America e a Parigi, pitch che l’autrice avrebbe immediatamente scartato, convinta che Harry Potter dovrebbe rimanere nel Regno Unito. Ci sarà però lo sforzo consapevole di assemblare un cast inclusivo, con una maggiore varietà etnica, e pare che l’idea – che, sicuramente, come fa notare l’host John Rocha, non mancherà di scatenare polemiche – sia quella di affidare il ruolo di Hermione a un’attrice non bianca.
Infine, Sneider rivela che alcuni sceneggiatori veterani della saga cinematografica – e dunque, immaginiamo, Steve Kloves – saranno coinvolti nella writers’ room. Non dovrebbe invece essere coinvolta J.K. Rowling, se non nelle fasi preliminari della writers’ room. Qui sotto potete ascoltare la conversazione per intero.