Arrivati al terzo episodio della stagione 3 di The Mandalorian, è sempre più evidente quanto detto a proposito del secondo: la serie è ormai quasi totalmente orizzontale. Al punto che, se fino alla stagione 2 Mando era al centro di ogni singolo episodio, questa terza stagione si può anche prendere la libertà di incentrarne uno su un altro personaggio, in preparazione di svolte a venire. In questo caso si tratta del Dr. Pershing (Omid Abtahi), che abbiamo incontrato per la prima volta nella stagione 1, quando lavorava per il “Cliente”, il personaggio interpretato da Werner Herzog, ed era un esperto di clonazione. Nel frattempo, Pershing è entrato in un programma di riabilitazione della Nuova Repubblica, e ora lo ritroviamo su Coruscant, dove fatica a lasciarsi alle spalle le vecchie abitudini nonostante le buone intenzioni.
Senza entrare troppo nel dettaglio, The Convert, questo terzo episodio della stagione, racconta due storie parallele, molto simili eppure opposte: quella di una (sorta di) redenzione, che porta un personaggio ad abbracciare un Credo, e quella di una “caduta dal paradiso” determinata dall’incapacità di abbracciarne un altro. È inoltre un episodio che si pone un interessante dilemma morale. In sintesi: la trilogia originale di Star Wars si concludeva con la caduta dell’Impero, e, in quanto narrazione semplice, buoni vs. cattivi, bianco vs. nero, non si poneva il problema di cosa sarebbe venuto dopo. The Convert invece lo mette al centro della narrazione, usando la Nuova Repubblica come allegoria di tutte le ricostruzioni post-belliche che, pur armate delle migliori intenzioni, hanno creato nuovi cicli di insoddisfazione, che hanno portato a nuove scappatoie, sempre con le migliori intenzioni, che a loro volta hanno condotto a nuovi soprusi e nuovi assolutismi. Un circolo vizioso che conosciamo bene: laddove il lavoro verso una società democratica ed equa è molto lento, difficile e frustrante, i tiranni danno risposte immediate e consolatorie a esigenze di pancia, e spesso vincono i cuori delle persone a suon di slogan efficaci. La tentazione di abbandonarsi a essi, e alle loro scorciatoie giustificate dal “buon senso”, è sempre dietro l’angolo, e The Convert parla proprio di questo. Ed è bello che lo faccia: The Book of Boba Fett, con i suoi messaggi equivoci sui tiranni illuminati, è per fortuna un capitolo chiuso, e Star Wars può tornare a trattare i temi che ha sempre trattato (e l’ha già fatto con Andor, per altro).
Dall’altra parte c’è il prosieguo della storia di Din Djarin e Bo-Katan, che, dopo aver raggiunto le acque delle miniere di Mandalore, incontrano altri ostacoli lungo la via, ma trovano una comunanza inaspettata per la fine dell’episodio. Difficile dire di più senza spoilerare, ma possiamo dire che il loro percorso è speculare e, come si diceva, opposto rispetto a quello dell’altra metà dell’episodio.
Diretto da Lee Isaac Chung, regista di Minari, questo The Convert non fa nulla per cambiare la formula della stagione e tornare a quella originale di The Mandalorian. Detto in parole povere: quando mi ambienti più di metà dell’episodio su Coruscant, centro stesso della Galassia, mi stai chiaramente dicendo che la serie non è più ai margini della mitologia come prima, ma ci si sta tuffando con tutte le scarpe. The Mandalorian non è più uno Star Wars in miniatura, è Star Wars e basta: ci sono i duelli aerei con i Tie Fighter, la Nuova Repubblica, l’ombra dell’Impero, i massimi sistemi. Non è detto che si prosegua così, sia chiaro, eppure il fatto stesso che la serie stia preparando il ritorno trionfale di Moff Gideon, e il fatto che su tre episodi le avventure verticali non siano più contemplate, sono prove più che evidenti del nuovo corso. Prendere o lasciare.
Per fortuna, almeno, questo The Convert è un episodio solido, uno studio di personaggio interessante e con un discorso politico che fa bene ascoltare, in quest’epoca in cui gli autoritarismi, con le loro risposte semplici a problemi complessi, stanno riemergendo in forze. La memoria del passato passa anche attraverso le opere di finzione, Jon Favreau lo sa e porta avanti la torcia con The Mandalorian. Questo è Star Wars.
Il terzo episodio di The Mandalorian 3 è ora disponibile su Disney+.