The Mandalorian 3: la recensione del quinto episodio, The Pirate

The Mandalorian 3: la recensione del quinto episodio, The Pirate

Di Marco Triolo

Sembra incredibile, ma siamo già oltre la metà della terza stagione di The Mandalorian: questo quinto episodio, The Pirate, chiude il cerchio aperto dal primo, con il ritorno di Din Djarin a Nevarro per lo scontro decisivo con i pirati guidati da Gorian Shard (Nonso Anozie), ma apre una nuova strada narrativa e ci lascia con un cliffhanger che sembra spingere verso la fase finale della stagione. Il tutto racchiuso in un episodio nella media, non brutto, ma che non stupisce.

Soprattutto, questo è finalmente l’episodio in cui la mancanza di Cara Dune (Gina Carano) è resa evidente da uno stratagemma narrativo studiato abbastanza palesemente per girarle intorno: un altro personaggio viene riesumato in un ruolo che altrimenti sarebbe stato senza dubbio riservato a lei. The Pirate è anche un episodio con delle evidenti ingenuità: si parla del fatto che Moff Gideon (Giancarlo Esposito) “non è mai arrivato al processo” come di una diceria – ma la Nuova Repubblica una cosa del genere non dovrebbe saperla con certezza? In secondo luogo, quando i pirati attaccano Nevarro e Greef Karga (Carl Weathers) fugge dalla città con gli abitanti, il numero striminzito di comparse denuncia i limiti del mezzo televisivo. Quello che dovrebbe essere un pianeta indipendente sotto attacco ha più l’aria di un villaggio di campagna. È chiaro che, nell’universo di Star Wars, i pianeti sono sempre stati rappresentati da quel poco che ne vedevamo, quasi fossero città, neppure stati, figurarsi interi mondi. Ma qui è davvero troppo, e fa il paio con tutta l’estetica di Nevarro e dei pirati nell’evocare in maniera preoccupante il look televisivo di The Book of Boba Fett. The Mandalorian ci aveva abituati a ben altro, o per lo meno Jon Favreau era stato più bravo a nascondere gli ovvi limiti di budget, mentre stavolta saltano all’occhio in maniera evidentissima.

A parte questo, l’episodio si lascia guardare senza intoppi e siamo comunque lontani dall’aria raffazzonata di The Book of Boba Fett. Ogni episodio finora, a parte il primo, con quell’inspiegabile sottotrama su IG-11 lasciata completamente cadere, si è mosso verso una direzione molto precisa, che, come abbiamo già detto, prende le distanze dalle prime due stagioni in termini di struttura. The Pirate non è da meno: è l’ennesimo tassello nell’arco narrativo collettivo dei Mandaloriani, intenti a tornare alla luce del sole e ricostruirsi una società.

The Pirate rende evidente anche un’altra cosa: per quanto Favreau non abbia rinunciato del tutto alle trame verticali, perché evidentemente si diverte a scriverle, questo far parte di un affresco più grande sta indebolendo i singoli episodi che, per quanto buoni, non sono al livello della stagione precedente. Basti pensare che il quinto episodio della stagione 2 era The Jedi, quello diretto da Dave Filoni in cui faceva il suo esordio live-action Ahsoka Tano (Rosario Dawson). Un episodio che una direzione e una componente visiva esemplari, che citava il cinema di samurai e, ovviamente, il western, in un omaggio sentito e rigoroso. Qui di rigoroso non c’è quasi più nulla, e persino il trucco cavalca la linea sottile tra old-school e pacchiano (come in The Book of Boba Fett, appunto).

La qualità delle prime due stagioni di The Mandalorian l’abbiamo trovata l’anno scorso in Andor – e non a caso uno dei migliori episodi di questa stagione, The Convert, si rifaceva proprio a quelle atmosfere. Forse il problema è che il budget di una serie TV si sposava molto bene con le storie “piccole” delle prime due stagioni, mentre le ambizioni di questa lo stanno mettendo a dura prova, costringendo la produzione a risparmiare in alcuni episodi, come questo, inficiandone la qualità generale.

Ora mancano tre episodi, e la promessa del cliffhanger di The Pirate è che i nodi cominceranno a venire al pettine dal prossimo. Speriamo venga mantenuta in maniera spettacolare.

La terza stagione di The Mandalorian è disponibile su Disney+.

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