Lo scorso 21 marzo, un cavallo è purtroppo morto sul set della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Amazon Studios ha diffuso un comunicato che ha confermato quanto accaduto:
Ci addolora profondamente confermare che un cavallo della produzione è morto il 21 marzo. L’incidente è avvenuto di mattina, mentre il cavallo veniva allenato prima delle prove. L’addestratore non era in costume e le riprese dovevano ancora iniziare. Sia un veterinario che un rappresentante della American Humane Association erano presenti al momento. L’autopsia indipendente ha confermato che il cavallo è morto di insufficienza cardiaca.
A quanto pare, più di trenta cavalli stavano venendo impiegati nel giorno dell’incidente. Il cavallo avrebbe subito l’arresto cardiaco mentre si trovava in un gruppo di una ventina di esemplari.
La PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha subito reagito condannando l’incidente ed esortando l’industria del cinema a smettere di utilizzare animali veri nelle produzioni. Scrive la senior vice president della PETA Lisa Lange:
A quanto pare, vivere sottoterra con gli orchi si adatta perfettamente ai produttori de Il Signore degli Anelli, perché hanno l’opzione di usare la CGI, attrezzature meccaniche e altri metodi umani che non porterebbero cavalli vulnerabili a morire sul set. PETA esorta i creatori della seria – e tutti gli altri produttori – a intraprendere una nuova avventura senza usare veri cavalli. Se non potranno evitare di sfruttare animali per la loro arte, dovrebbero trovare un nuovo medium, perché nessuno vuole vedere uno spin-off televisivo con il tormento come tema.
Anche Peter Jackson aveva ricevuto critiche in passato, per la morte di tre cavalli, e altri animali, sul set de Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato. Con l’evolversi degli effetti visivi al computer, il dibattito sull’uso di veri animali nelle produzioni non è destinato a estinguersi molto presto.
Fonte: Variety