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Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri – Un tiro salvezza perfettamente riuscito

Pubblicato il 29 marzo 2023 di Roberto Recchioni

Salve a tutti, mi chiamo Roberto Recchioni e sono un giocatore di Dungeons & Dragons da trentasette anni. Questo significa che l’uscita del film Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri mi ha tenuto parecchio sulle spine. Il film esce oggi e questa è la mia recensione.
Come noterete, è divisa in dei comodi set, a seconda del vostro livello di esperienza.

DUNGEONS & DRAGONS: regole base – Set 1
La scatola rossa.

A questo livello, il film Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è esattamente quello che vuole essere, una perfetta macchina di intrattenimento, adatta a chiunque, anche a chi di D&D non ha mai sentito parlare. Certo, la derivazione dall’approccio dell’MCU è evidente, e Universal e Hasbro, attraverso il lavoro dei due registi e sceneggiatori Jonathan Goldstein e John Francis Daley (con l’ausilio, in scrittura, di Michael Gilio), non fanno altro che replicare uno schema ormai assodato, ma lo fanno alla perfezione e questo Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è quello che Guardiani della Galassia Vol. 2 non è riuscito (purtroppo) a essere: un film divertente, capace di dare qualcosa a tutti, con personaggi simpatici e ben definiti, un grande cast (su tutti, quel gigione di Hugh Grant che si ruba la scena ogni volta che appare a schermo), un grande ritmo (costellato di tutti i colpi di scena necessari e le battutine sempre al posto giusto), begli effetti (ma non straordinari, il giusto compromesso tra costo e qualità), un montaggio efficace e una bella colonna sonora. Certo, se siete alla ricerca di qualcosa di epico o drammatico, statene alla larga, ma se volete passare una serata spensierata tra vecchi amici che avete appena conosciuto, questo è il film che fa per voi.

DUNGEONS & DRAGONS: regole expert – Set 2
La scatola blu.

Sapete qualcosa di D&D e magari avete fatto qualche serata con gli amici a giocare con la sua versione carta e penna o, magari, vi è capitato di giocare a uno dei molti videogiochi tratti dalla creazione di Dave Arneson e Gary Gygax (questo è il giusto ordine in cui mettere i due nomi, accettatelo)? Anche in questo caso, Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è un film adatto a voi, perché capace di ricreare quelle atmosfere e suggestioni in maniera egregia, senza però soffocare la pellicola con un eccesso di lore (l’insieme degli eventi e delle storie che raccontano, in modo non lineare, gli elementi di un mondo o di una ambientazione). Gli scenari, i luoghi, le creature del gioco di ruolo ci sono tutti e sono tutti al loro posto, con il giusto nome e il giusto aspetto, ma potrete guardare il film (e godervelo appieno) anche se non doveste aver mai letto le preziose guide di Volo che tanto hanno aiutato ogni avventuriero nella scoperta della Costa della Spada.

DUNGEONS & DRAGONS: regole companion – Set 3
La scatola celestina.

Qui le cose si fanno serie. Siete dei veri appassionati di D&D e non solo conoscete a menadito il gioco, le sue regole e le sue numerose ambientazioni, ma siete anche appassionati di tutti i prodotti e le opere collegate al franchise. Casa vostra è piena di romanzi di R. A. Salvatore, Margaret Weis e Tracy Hickman, conoscete i vicoli di Baldur’s Gate, sapete quali sono i migliori mercanti di Waterdeep e non vi fate mai mancare una visita a Neverwinter, quando potete, alla taverna di Yawning avete il vostro posto a sedere riservato e quel bastardo di Xanathar ha persino un dossier su di voi. Insomma, a voi non la si fa e noterete qualsiasi imprecisione o licenza creativa che il nuovo film dedicato al vostro franchise si sarà preso rispetto ai sacri dogmi originali. E, anche in questo caso, avrete poco da lamentarvi, perché Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri si prende sì qualche piccola libertà nell’interpretare alcuni aspetti dell’ambientazione in cui è calato, ma nulla che possa davvero far storcere il naso, soprattutto in virtù del fatto che queste piccole eresie sono sempre pensate in funzione della spettacolarità della narrazione. Per esempio, dato per assodato che è anomalo che un tiefling druido si possa trasformare in un guforso (ma la cosa è spiegata nella scheda del personaggio di Doric, se volete approfondire), questo porta però ad avere una strana versione di Hulk in salsa D&D, particolarmente divertente ed efficace. Quindi, ben venga questa violazione del canone, no? Detto questo, oltre alle tonnellate di riferimenti al gioco e alle sue meccaniche, il film è anche pieno di varie strizzate d’occhio ai veri appassionati e si diverte a portare in scena i mille luoghi comuni e tormentoni che sono tanto comuni per quelli che a D&D ci giocano spesso. Insomma, si vede che chi ha scritto e messo in scena il film ha fatto i compiti a casa e che ha voluto creare un’opera capace sì di parlare ad un pubblico generalista più largo possibile, ma sempre rispettando quel “vero fan” che sa con minuti d’anticipo che aprire quell’invitante forziere non è una buona idea. A margine, la citazione al gruppo di avventurieri protagonisti della serie animata di Dungeons & Dragons degli anni ottanta è davvero spassosa.

DUNGEONS & DRAGONS: regole master – Set 4
La scatola nera.

E qui veniamo alle uniche note relativamente negative legate alla pellicola.
Abbiamo detto che Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è un prodotto e un’opera di intrattenimento praticamente perfetta, ma questo significa pure che è un film, in qualche maniera, significativo? Ecco, no. È la perfetta replica di una formula (inventata e messa a punto da altri, leggasi, Kevin Feige), ma oltre a questo non sa andare. È un film ben riuscito dell’MCU, che però non appartiene all’MCU. La sua caratteristica più rilevante, se proprio vogliamo essere critici, è che è un perfetta cartina tornasole che ci ricorda perché la formula Marvel ha funzionato benissimo per oltre dieci anni e quanto la Marvel sia finita per allontanarsene in tempi recenti, perdendo lungo la strada il segreto del suo successo. Quindi, in conclusione, vale la pena guardare il film di Jonathan Goldstein e John Francis Daley? Assolutamente sì, se siete alla ricerca di un paio di orette di svago di alto livello, se siete appassionati di D&D o se volete capire perché una volta i film MCU funzionavano e ora non funzionano più. Se però state cercando qualcosa di più di un prodotto programmaticamente perfetto, un film magari meno riuscito ma in grado di sorprendervi e di sfidarvi, ecco, forse è meglio rivolgersi da qualche altra parte.

QUI potete vedere il trailer finale di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, nelle sale dal 29 marzo.