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The Flash, il trailer del Super Bowl spiegato a mia nonna

Pubblicato il 13 febbraio 2023 di DocManhattan

Sono stato svegliato nella notte da una telefonata. All’altro capo del telefono, mia nonna voleva sapere perché nel “trailerdelsuperbòl” di The Flash c’erano, oltre a due Flash, due Batman del passato. E anche cosa fosse questo Flashpoint di cui le hanno parlato tanto le amiche del circolo del burraco. E allora mettiti comoda, nonna: cerco di fare in fretta.

IL PUNTO, PER FLASH, È – INEVITABILMENTE – FLASHPOINT

(Sì, quel furgoncino sulla maglietta del Barry bambino è la Mystery Machine di Scooby Doo)

Non poteva essere altrimenti. E non è ovviamente un caso che a un certo punto, anni addietro, si disse che questo film avrebbe dovuto intitolarsi, anziché The Flash, proprio Flashpoint. All’inizio del trailer di The Flash, la voce di Michael Keaton chiede a Barry Allen perché vuole restare a lottare in quell’universo, anziché farsi un giro in altre linee temporali e in universi differenti. Flash/Barry risponde che quello è l’universo in cui vive sua madre: in originale il senso di quel “lives” è leggermente diverso. In quell’universo sua madre è (ancora) viva, e infatti subito dopo Barry aggiunge che non vuole “perderla di nuovo”.

Ecco, Flashpoint, una miniserie a fumetti pubblicata nel 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert, parte proprio da una Nora Allen misteriosamente viva (anni dopo la sua morte), in un mondo in cui i supereroi che Flash conosce sono quasi tutti assenti, o sono profondamente diversi: lì, ad esempio, Batman non è Bruce Wayne ma suo padre Thomas, mezza Europa è finita sotto il mare per colpa di Atlantide e di Aquaman, e le Amazzoni di Wonder Woman hanno fatto la Brexit al contrario conquistando il Regno Unito.

E perché proprio questa storia? Non solo perché parlare di multiverso permette di riportare in scena alcune figure del passato come i Batman di Michael Keaton e di Ben Affleck, ma anche e  soprattutto perché è la base perfetta per fare un bel formattone alla fine. Nei fumetti, proprio Flashpoint ha permesso il reboot dell’intera linea di titoli della DC Comics, con l’iniziativa nota come New 52. Sul grande schermo, The Flash avrà una funzione simile per il fu-DC Extended Universe, da anni claudicante. James Gunn ha dichiarato a scanso di equivoci, due settimane fa, che questo film “resetterà l’intero DC Universe”.

Quale modo migliore, quindi, per a) spianare il terreno per far spazio a una nuova incarnazione di Superman e dei suoi compagni, a cui Gunn e Safran stanno lavorando, b) far cassa giocando sulla nostalgia per il primo vero Batman del grande schermo, quello di Keaton, a oltre 30 anni da Batman – Il ritorno, c) avere la scusa pronta per sbarazzarsi di un protagonista difficile da gestire come Miller? Tre batpiccioni con una lampofava!

Come dici, nonna? Ti sembra così un bravo ragazzo questo giovane attore?

Dai, nonna, non trollare…

QUINDI GLI EROI SONO DOPPI PER UN’ALTRA STORIA A BASE DI MULTIVERSI, TIPO NO WAY HOME?

Esatto. Il Barry Allen del vecchio DCEU ha viaggiato indietro nel tempo per salvare la madre, generando così – in stile Ritorno al Futuro Parte II – una nuova linea temporale in cui non ci sono apparentemente metaumani. Le sue azioni hanno alterato il corso degli eventi, e ora gli tocca “cancellare” quello che ha fatto.

Lì, in questa nuova realtà, incontra l’altro Barry Allen (questa cosa nel fumetto non c’era) e, per fermare l’invasione guidata dal Generale Zod (quello del film L’uomo d’acciaio, a cui Superman, nell’universo che conosciamo, ha tirato il collo come a una gallina) chiede l’aiuto del Batman di Ben Affleck (nel vecchio DCEU) e del Batman di Michael Keaton, che presumibilmente è proprio il Batman di questa realtà. Ben Affleck è di sicuro il Bruce Wayne che conosciamo (Barry lo chiama per nome), ma anche Keaton sembra Bruce, e non Thomas Wayne come nel fumetto Flashpoint. Poi vai a sapere.

CI SONO UN SACCO DI BAT-COSI!

Sì. Affleck sul Batpod, la Batcaverna, la Batmobile e il Batwing di Keaton, con il tema di Danny Elfman del Batman dell’89. E nella versione TV Spot del trailer si vede anche la collezione di costumi del Batman locale:

KARA TI AMO (MI SENTO CONFUSA)

Superman, in questa nuova realtà, non c’è (Barry dice “Ho creato un mondo senza metaumani”), ma c’è sua cugina! Supergirl, alias Kara Zor-El, è apparsa nei fumetti DC sin dal 1959. La sua storia, come quella di tanti personaggi storici DC, è stata rimaneggiata più volte (e la prima incarnazione di Kara è morta nell’86 nella saga Crisi sulle terre infinite), ma di base si tratta di un’altra sopravvissuta di Krypton, imparentata con Superman. Qui non è bionda, ma interpretata da un’attrice bruna (Sasha Calle), per distinguerla dalla Supergirl televisiva dell’Arrowverso e calarla meglio nei panni di cugina e supplente di Superman, forse.

La scena in cui si vede Kara pelle e ossa, al buio, ricalca proprio quanto succede per Superman nel fumetto Flashpoint: lì Flash, Cyborg e Thomas Wayne trovano il kryptoniano in un laboratorio in cui viene usato come cavia dal governo, ed è debole e magrissimo.

E DOPO?

Quindi i due Flash e i loro alleati devono sconfiggere Zod e, dicevamo, rattoppare il continuum spaziotemporale, incollando l’incollabile. Ma l’universo che ne verrà fuori potrebbe a questo punto anche essere un altro, proprio la tabula rasa di cui James Gunn e Peter Safran hanno bisogno per rilanciare il DC Universe. The Nostalgia Batman The Flash uscirà nei cinema italiani il 14 giugno. Il Batman più anziano, nel frattempo, cercherà saggiamente di non restare ucciso: