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The Authority: James Gunn e “il The Boys” del DC Universe

Pubblicato il 02 febbraio 2023 di DocManhattan

Chi o cosa è The Authority, perché questo supergruppo (che all’inizio non faceva neanche parte dell’universo DC a fumetti) ha cambiato il volto dei super-eroi USA, e cosa c’è da aspettarsi dalla sua trasposizione cinematografica nel nuovo DC Universe di James Gunn e Peter Safran.

PIÙ FORTE

Immaginate degli “eroi”come quelli che avete visto in The Boys, ma se possibile ancora più badass. Duri, violentissimi, pronti a qualsiasi cosa. Ora immaginate un fumetto che nel 1999, agli sgoccioli del millennio, cambia le carte in tavola in un campo, quello dei supertizi a fumetti, che negli USA muta solo molto lentamente, e sempre a strappi.

Un fumetto (pubblicato dalla Wildstorm, da principio un’etichetta editoriale della Image) su un supergruppo che fa cose mai viste, superando la decostruzione del super-eroe operata dieci anni prima da Alan Moore e Frank Miller, e presentando una formazione di cazzutissimi bastardi, che gira attorno a una versione gay e tosta come il titanio di Batman e Superman.

Questo è, tanto per iniziare, The Authority. E ora quei due personaggi lì, che si chiamano Midnighter e Apollo, dopo essersi trasferiti anni fa nel DC Universe cartaceo, stanno per popolare anche quello portato sul grande schermo.

ANTIEROI IN CARRIER(A)

Tutto ha avuto inizio, dicevamo, nel 1999. Lo scrittore Warren Ellis ripesca alcuni personaggi che aveva presentato poco prima in un’altra testata di super-eroi Image, Stormwatch, e insieme al disegnatore Bryan Hitch li rende i protagonisti di The Authority. Dodici numeri su questo gruppo, che ai citati Apollo e Midnighter affiancava l’inglese Jenny Sparks (incarnazione dello spirito del XX secolo), un uomo che viveva in simbiosi con le città chiamato Jack Hawksmoor, la tibetana Swift, Engineer e una specie di sciamano tossico, Doctor. A bordo del Carrier, una specie di astronave capace di scivolare tra le dimensioni, i membri di Authority affrontano in quei dodici numeri di tutto, dagli invasori alieni a… Dio.

Ai dodici numeri scritti da Ellis fa seguito un secondo ciclo di storie scritto da Mark Millar e disegnato da Frank Quitely e Arthur Adams. Ed è qui che The Authority, ancora al suo secondo anno di vita, raggiunge il suo picco. Lo stesso Mark Millar e il disegnatore della prima “stagione”, Bryan Hitch, facendo tesoro dell’esperienza maturata con The Authority daranno vita due anni dopo a una versione supercazzuta dei Vendicatori/Avengers, gli Ultimates, in casa Marvel.

E gli Ultimates influenzeranno a loro volta la visione iniziale degli Avengers nell’MCU, cioè del cuore della più grande macchina da soldi della storia del cinema.

TRASLOCO

Intanto Midnighter, Apollo e gli altri cambiano casa. Il boss della Wildstorm, Jim Lee, ha portato la sua etichetta alla DC Comics già nel 1999, ma fino al 2010 quest’ultima è rimasta un’entità separata dal DC Universe tradizionale. In seguito alla chiusura di Wildstorm, nel 2010, i suoi personaggi confluiscono poi un po’ alla volta proprio nell’universo DC. Così Midnighter e Apollo (che nel 2016 ottengono anche una loro miniserie) finiscono per interagire con il mondo dei veri Batman e Superman, apparendo ad esempio nella serie Grayson (sull’ex Robin e poi Nightwing Dick Grayson) o nella miniserie del 2021 Superman and the Authority, ambientata in un futuro immaginario.

COME NICHOLSON

E l’interazione, dicevamo, si estenderà ora anche all’universo cinematografico, con questo film dedicato ad Authority. Perché? Perché serve, innanzitutto, a spiegare cosa vuol dire James Gunn – che un gruppo sboccato e violentissimo in un film DC l’ha già diretto di persona, con The Suicide Squad – quando parla per il futuro del DCU cinematografico di un “mondo che non sarà composto esclusivamente da eroi e supercattivi. Non tutti i film e le serie parleranno di un buono contrapposto a un cattivo, con cose gigantesche che piovono dal cielo e la vittoria alla fine del buono. Ci saranno anche delle sfumature di grigio.”

Uomini e donne quelli di Authority, ha aggiunto Safran, come il colonnello di “Jack Nicholson in Codice d’onore“. Che era uno psicopatico, ricordiamolo…