Cinema

TÁR: cinque motivi per cui è un film imperdibile

Pubblicato il 02 febbraio 2023 di Redazione

Sono passati sedici anni da Little Children, film con cui Todd Field confermò, dopo l’esordio di In the Bedroom, di essere una delle migliori nuove voci del cinema indipendente americano. Sedici anni durante i quali Field ha vagliato diversi progetti senza che nessuno di questi si concretizzasse. Sedici anni in cui molti si sono chiesti se quei due film, candidati in totale a otto Oscar, sarebbero stati anche gli unici diretti dal regista di Portland. E invece eccolo tornare, dopo tanto tempo, con il suo terzo lavoro, TÁR, un film che, come i precedenti, promette di lasciare il segno. Presentato alla scorsa Mostra di Venezia, TÁR ha fruttato a Cate Blanchett la Coppa Volpi e un Golden Globe alla migliore attrice, ed è candidato a sei premi Oscar: migliore attrice protagonista, miglior film, regia, sceneggiatura originale, fotografia e montaggio.

In attesa di vederlo finalmente nelle sale italiane, dove uscirà il 9 febbraio distribuito da Universal, ecco cinque ragioni per cui TÁR è un film imperdibile.

Todd Field

Il regista di TÁR ha iniziato la sua carriera da attore. Dopo il debutto in Radio Days di Woody Allen, ha interpretato, tra gli altri, Twister e Eyes Wide Shut (era il pianista Nick Nightingale). Il passaggio alla carriera di regista è avvenuto con In the Bedroom, nel 2001, candidato a cinque Oscar. Nel 2006 è arrivato Little Children, candidato a tre Oscar (tra queste, le nomination agli attori Kate Winslet e Jackie Earle Haley). Entrambi sono stati accolti con grande entusiasmo dalla critica internazionale, che attendeva al varco Field con il suo terzo film. Il regista si è però fatto attendere, ma a quanto si legge in giro (QUI la nostra recensione), è valso la pena aspettare, perché con TÁR Field si ripete ai livelli dei suoi primi due film. Il regista è stato anche lodato da Martin Scorsese, che ne ha definito la messa in scena “magistrale”.

Cate Blanchett

Una delle ultime grandi dive torna qui con un’interpretazione di enorme impatto, che sta venendo premiata a destra e a manca, e una parte che è stata espressamente scritta per lei. La statuetta è quasi assicurata per Cate Blanchett, e sarebbe la sua terza dopo The Aviator e Blue Jasmine. Qui, l’attrice interpreta una direttrice d’orchestra di grandissimo successo, genio artistico dall’indole autoritaria il cui autocontrollo inizia a sgretolarsi durante un’importante incisione dal vivo con l’orchestra di Berlino. Non vedere TÁR significherebbe perdersi una delle migliori performance dell’anno e della carriera dell’attrice, indipendentemente che poi vinca o meno la statuetta.

Il resto del cast

Ad affiancare Cate Blanchett nel film di Todd Field troviamo Noémie Merlant (Ritratto della giovane in fiamme), Nina Hoss (La spia – A Most Wanted Ma, Homeland) e Mark Strong, tra gli altri. Una manciata di grandi interpreti in grado di lavorare intorno all’indiscutibile stella di Cate Blanchett, mettendola ancora più in risalto.

Il tema

Il film è ambientato a Berlino, nel mondo della musica classica, raramente battuto al cinema. E qui la musica è veramente centrale, permea tutto il film. Todd Field è anche un compositore, e dunque TÁR si configura quasi come una summa della sua poetica, un’opera in cui musica e immagini si sposano alla perfezione e sono complementari.

I premi

Oltre alle sei candidature agli Oscar 2023, TÁR è anche candidato a cinque BAFTA (film, regia, attrice protagonista, sonoro, sceneggiatura), sette Film Independent Spirit Awards (film, sceneggiatura, montaggio, protagonista, regia, fotografia, performance di supporto a Nina Hoss), e poi un Producers Guild of America Award, uno Screen Actors Guild Award e un Directors Guild of America Award. Ha inoltre vinto un Golden Globe (Cate Blanchett) e due Critics Choice Awards (a Cate Blanchett e alla colonna sonora di Hildur Guðnadóttir).

TÁR arriverà nelle sale italiane il 9 febbraio, distribuito da Universal Pictures. QUI ne potete vedere il trailer.