Ray Liotta omaggiato con una stella postuma sulla Walk of Fame

Ray Liotta omaggiato con una stella postuma sulla Walk of Fame

Di Marco Triolo

Lo rivedremo presto in Cocainorso, in uscita da noi il 13 aprile (ma già uscito in USA), uno degli ultimi ruoli prima della sua prematura scomparsa a 67 anni lo scorso maggio, ma Ray Liotta aveva ovviamente alle spalle una carriera illustre, per la quale ora ha ricevuto finalmente un onore riservato ai grandi dello spettacolo: una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

L’evento si è svolto venerdì e ha visto la partecipazione della figlia dell’attore, Karsen Liotta, della regista di Cocainorso, Elizabeth Banks, e della co-star di Ray Liotta nella miniserie Black Bird, Taron Egerton. Accettando l’onorificenza in vece del padre, Karsem Liotta ha dichiarato:

Sono così commossa nell’accettare questo onore a nome di mio padre. Non potrei essere più orgogliosa di lui. Era un attore unico nel suo genere, e il migliore amico, fratello e padre che chiunque potrebbe sperare di avere. Ho avuto un colpo di fortuna con te. Se avete un Ray nella vostra vita, siete fortunati. Ti voglio tanto bene. Grazie per il tuo lavoro e per il segno che hai lasciato su di me e tutte le persone che ti hanno voluto bene. Tutti si meritano un Ray nella loro vita.

Taron Egerton ha detto:

Era quel raro tipo di artista che porta tutto se stesso nel proprio lavoro, tutta la sua intensità, la sua vulnerabilità e, nel caso della nostra serie, il suo amore. Ray mi ha profondamente ispirato, era l’epitome dell’attore tutto d’un pezzo.

Elizabeth Banks ha aggiunto:

Ho sempre ammirato la sua recitazione, ma l’ho anche sinceramente apprezzato come essere umano. Nonostante fosse noto perché interpretava duri, l’ho trovato affascinante e un po’ monello, il che lo rendeva affascinante come attore e uomo, e davvero perfetto per Cocainorso.

Quando un attore del calibro di Ray ripone la sua fiducia su di te come regista, è un dono. Ma Ray mi ha dato molto di più. Il rispetto di Ray nei miei confronti, come regista e suo capo sul set, ha significato tutto per me, perché se riesci a dirigere Henry Hill puoi fare quel c***o che ti pare in questa città.

Fonte: People

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